Lavoro
davvero interessante questo libro realizzato da Joe Morris,
chitarrista, contrabbassista, compositore e improvvisatore
statunitense, interamente dedicato alla Free Music, nicchia musicale
di origine prevalentemente newyorkese che integra al proprio interno
elementi tratta dalla musica contemporanea, dal free jazz, dalla
libera improvvisazione e dalla musica etnica.
Se
mi è permesso fare una comparazione, questo libro può stare
comodamente a fianco dei volumi della serie Arcana edita da John Zorn
e al fondamentale Improvisation: Its Nature and Practice in Music di
Derek Bailey.
L’obiettivo
del libro è infatti quello di formulare una precisa analisi delle
caratteristiche improvvisative e compositive che accomunano la
comunità di musicisti che da diversi anni si dedicata con assiduità
e impegno alla Free Music. E’ singolare che, come già per il libro
di Bailey e per quelli editi da John Zorn, siano gli stessi musicisti
a impegnarsi in questo gravoso compito. Come mai questa
particolarità? Concordo sul fatto che questo genere musicale non
goda né di molta popolarità e seguito né che sia particolarmente
semplice da descrivere e interpretare, anche tecnicamente, però
trovo che questa sia l’ennesima dimostrazione di una grave carenza
da parte del giornalismo musicale, carenza che in pratica costringe i
musicisti stessi a improvvisarsi (scusate il gioco di parole) loro
stessi giornalisti e informatori del loro pubblico.
E
devo anche dire che ci riescono decisamente bene: il libro di Morris
è ottimo e ha il grande pregio di non solo dare delle informazioni
tecniche sulle caratteristiche che riguardano l’improvvisazione e
la composizione, ma anche di dare una prospettiva storica sullo stato
dell’arte della Free Music, citando e spiegando correttamente anche
le diverse “sorgenti musicali” (Unit Structures, Harmolodics,
Tri-Axiom Theory e European Free Improvisation) da cui la Free Music
attinge e corredando il tutto con 15 interviste a musicisti
direttamente impegnati e collegati con questo genere musicale.
Attenzione
non si tratta di un libro strettamente tecnico, nel senso che non ci
sono all’interno consigli specifici o metodologie tecniche da dover
seguire per poter suonare Free Music, ma piuttosto un’analisi
dettagliata delle caratteristiche stesse della Free Music e delle
filosofie che accomunano la comunità di musicisti che si muove in
questo ambito musicale. In questo senso trovo si tratti davvero di un
ottimo lavoro, impegnativo e coraggioso nello stesso tempo, un libro
che non solo conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, le doti e la
statura musicale di Morris, ma anche le sue complesse e articolate
capacità di analisi e di pensiero musicale. Non per nulla Joe Morris
è un chitarrista ….
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