Per la varietà del repertorio e la
vivacità delle esecuzioni, il CD d'esordio del quartetto di chitarre
GuitArtistas è destinato ad un pubblico vastissimo e questo, se da
un lato si può considerare la scelta migliore per un debutto
discografico ha anche il grande merito di liberare dagli spesso
ristretti circoli chitarristici la bellezza delle sei corde per
portarla all'attenzione del grande pubblico, musicisti e non.
Gli arrangiamenti da celebri musiche
Bizet, Haydn, Tchaikovsky, Boccherini, Corea e Brahms, sono sostenuti
da una lucida musicalità e una tecnica pulitissima.
Quattro chitarriste, quattro giovani
ragazze in perfetta sintonia e dal piglio deciso, un quartetto di
chitarre con le sonorità di un'intera orchestra. Infatti, grazie
all'utilizzo della chitarra basso e della chitarra ottavata, in
aggiunta a due chitarre classiche da concerto, il registro è ampio e
spazia dalle frequenze del contrabbasso a quelle dell'arpa.
Un'insolita strumentazione che dà sicuramente una marcia in più al
quartetto di chitarre. L'effetto è davvero di una musica
tridimensionale!
La qualità della registrazione è
cinque stelle! E dire che tutto il CD è stato registrato in soli
sette giorni, a conferma della bravura di questa formazione che ha
già vinto numerosi premi in concorsi internazionali, anche in
Italia.
Dalla ritmica Aragonaise di Bizet
d'apertura (con tanto di suono di nacchere e percussioni ottenuto
direttamente sulle chitarre) al Bonus Track (la Ninna nanna di Brahms
trascritta da Andrea Wild, componente del quartetto) passando per
punte di virtuosismo chitarristico come nell'Introduzione e Fandango
di Boccherini (trascritta da Jeremy Sparks) non c'è mai un calo di
attenzione. L'aspetto timbrico è curato minuziosamente da ogni
componente del quartetto e fa sì che ogni strumento assuma un
carattere non casuale all'interno della formazione, ad ulteriore
conferma che la dimensione orchestrale che vogliono assumere le
GuitArtistas non è mai sottovalutata o lasciata in secondo piano.
Giuseppe Chiaramonte
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