lunedì 26 agosto 2013

Recensione di The First Four Albums di Barney Kessel, Avid Jazz 2008



Lavoro di ristampa davvero eccellente questo doppio cd realizzato nel 2008 dalla Avid Jazz che condensa i primi 4 Lp realizzati dal grande jazzista Barney Kessel tra il 1953 e il 1956 per la Contemporary Records dai titoli: Vol. 1: Easy Like, Vol. 2: Kessel Plays Standards, Vol. 3: To Swing or Not to Swing e Music to Listen to Barney Kessel.
Lavoro prezioso che ci da la possibilità di ricordare uno dei più grandi innovatori della chitarra jazz, un musicista finissimo dallo swing semplicemente irresistibile. Nato nel 1937 Kessel ha praticamente attraversato tutta la storia del jazz suonando semplicemente con chiunque e dimostrandosi uno dei migliori eredi di Charlie Christian.
Io ho personalmente di lui un bellissimo ricordo. Milano, agosto 1990, concerto all’aperto … non ricordo in che piazzetta. Poca gente, tutti appassionati. Inizia il concerto addirittura Giorgio Gaslini che per 45 minuti suona ininterrottamente musiche di Albert Ayler, poi sale sul palco, cortesemente invitato dallo stesso Gaslini, questo gentiluomo elegantissimo con in mano una Gibson a cui era stato accuratamente cancellato il logo. E suona. Da solo. Per un’ ora e mezza. Cancellando il respiro alla gente. Giuro, si poteva sentire cadere uno spillo per terra e eravamo all’aperto, a Milano, a fianco di una strada. Non avevo mai sentito suonare be-bop con la chitarra ed era la prima volta che ascoltavo un concerto in solo di chitarra jazz. Non sapevo neanche cosa fosse uno standard. Ero lì solo perché avevo letto una sua intervista su un numero di Lugio/Agosto di Guitar Club ed ero curioso di conoscere una leggenda.
Ricordo ancora le sue versioni di All the things you are e di Laura. Kessel univa un suono stupendo a una costruzione di accordi incredibile, ogni nota, ogni passaggio erano pura eleganza e fluidità con in più uno swing che ti spingeva immediatamente a batter il piede. Commovente. Bellissimo. Struggente. Fu un concerto fantastico. E in più alla fine riuscii a farmi autografare quella rivista da lui, fu gentilissimo e rispose senza scomporsi alle mie emozionate e ingenue domande. Senza nessun problema ci mostrò la sua strumentazione, un vero gentiluomo.
Così adesso riascoltare questi 46 brani suddivisi su questi due cd unisce la commozione del ricordo al dispiacere che lui non sia più con noi. Davvero sfortunato Mr. Kessel, prima un ictus nel 1992, poi un tumore al cervello nel 2004 ci hanno privato di Mr. Swing e della sua squisita eleganza … speriamo stia suonando con Charlie Christian e tutti gli altri grandi musicisti che hanno fatto la storia del jazz. Davvero imperdibile questo doppio cd che viene venduto a un prezzaccio a dir poco economico, ogni brano è un esercizio di stile e Kessel da prova di un lirismo semplicemente unico, lasciatevi conquistare nella penombra della sera di questa calda estate.

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