La
Underwolf Records ristampa in formato digitale questo lavoro del
2008, album di debutto del bassista Giacomo Merega, coadiuvato
efficacemente dal chitarrista David Tronzo e dal sassofonista Noah
Kaplan.
Questo
disco ha richiesto parecchi prolungati ascolti da parte mia, per
diversi motivi. Primo non avevo mai ascoltato nessuno dei musicisti
coinvolti, scoprendo come il chitarrista David Tronzo abbia un
curriculum di tutto rispetto che ha attraversato un po’ tutti e
generi musicali collaborando con musicisti come il chitarrista di
David Bowie Reeves Gabrels, Wayne Horvitz, David Sanborn e il gruppo
The Lounge Lizards. Così come non conoscevo il bassista italiano
Giacomo Merega, assemblatore di questo progetto, e Noah Kaplan,
entrambi studenti all’epoca con Joe Maneri al NEC e Boston
Microtonal Society.
The
Light and Other Things presenta una durata di circa un’ora con i
titoli dei brani che citano e si ispirano direttamente a altrettanti
dipinti omonimi di Paul Klee, che fungono da riferimenti figurativi.
E’
un disco di musica improvvisata, di non semplice ascolto, tutto il
disco sembra reggersi su una sottile e a volte inquietante tensione
creata tra i tre musicisti impegnati che si scambiano ruoli e
priorità: non sembra emergere un leader a cui gli altri si
affiancano, ma il suono finale che emerge sembra essere il frutto di
una strettissima interazione tra i musicisti stessi. Anche se
sicuramente non suona come un disco di musica ambient ho trovato
piacevole immergermi nell’ascolto della loro musica accettando il
gioco di evitare un ascolto diretto e intenzionale lasciandomi
piuttosto cullare e guidare dai suoi degli stessi strumenti:
l’assenza di uno strumento ritmico in questo trio da all’inizio
un effetto un po’ estraniante che continua anche quando ci si
accorge di come ciascuno dei musicisti contribuisca ad aggiungere di
volta in volta elementi ritmici forzando i limiti del proprio
strumento e lavorando su texture di suoni ai limiti della
microtonalità.
Lavoro
davvero interessante e per palati fini. Speriamo in un seguito.
Nessun commento:
Posta un commento