mercoledì 3 giugno 2009

Recensione di Jesus Blood, never failed me yet di Gavin Bryars, POINT 1993

Jesus Blood, never failed me yet, there's one thing I know, cause He loves me so ...".

Jesus Blood, never failed me yet di Gavin Bryars

Narrano le note del cd che Gavin Bryars stava girando per Londra con un registratore in cerca di suoni per un programma della BBC. Si imbattè in un barbone forse ubriaco, naufragato all'interno di una stazione della metropolitana di Londra che trascinava ripetitivamente tra i pochi denti una canzoncina, quasi una specie di canto religioso che diceva "Il sangue di Gesù non mi ha mai tradito finora", e lo ripeteva … come un mantra, come uno che si aggrappa a un salvagente .. emotivamente. Bryars si portò a casa il suo nastro e lo tenne lì. Ogni tanto lo riascoltava e ci pensava su. Perché da un canto così dolce e malinconico e soprattutto "vero", talmente vero, reale da dare i brividi non ci si separa facilmente, ti fa sentire così solo e fuori luogo anche solo ad ascoltarlo che ti costringe ad agire, a farci qualcosa. E così si inventa un capolavoro minimalista, per settantatrè minuti fa ripetere per circa centocinquanta volte la stessa strofa sottratta quella notte alla voce del barbone londinese, campionata e ripetuta per tutta l'opera e ci aggiunge progressivamente un arrangiamento orchestrale sempre più denso, che parte da un timido quartetto d'archi e si arricchisce man mano di altri strumenti, cori, e infine una seconda voce solista che chiude la composizione sottobraccio al barbone. Per inciso la voce straordinaria, e forse l’unica che poteva essere associata a quella di un barbone ubriaco, quella di Tom Waits. E alla fine la voce del barbone che sfuma e torna alla sua solitudine ed alla metropolitana da cui è venuta.

Jesus Blood, never failed me yet di Gavin Bryars

Disco straordinario, unico, notturno, struggente, inquietante. Mette quasi in soggezione.

Empedocle70

Nessun commento: