Persona squisita e grande musicista, il Maestro ha deciso di fare un grande regalo ai lettori del blog: l’interpretazione della Sonata in sol minore (RV 85 – F XVI n.4) per chitarra e cembalo (dall’originale per violino, liuto e continuo) nell’interpretazione di Fernando Lepri e della clavicembalista Vera Alcalay! E inoltre troverete i files pdf della parte della chitarra del “Larghetto” e esempi di realizzazione dei trilli su due corde e il relativo file mp3 che vi consentirà di poterlo eseguire con Base clavicembalistica del “Larghetto”!
Non credo potessimo chiedere di meglio! Non mi resta che ringraziare sentitamente il Maestro Fernando Lepri per la sua cortesia, la sua gentilezza e la disponibilità dimostrate, invitandolo a tornare presto a trovarci qui sul blog, dove è e sarà sempre persona gradita.
Vi ricordo ancora l'indirizzo internet del sito del Maestro: http://www.fernandolepri.com/ che trovate anche nella sezione Link del blog.
Grazie ancora Maestro!
Norman Czabo
Antonio Vivaldi
Sonata in Sol minore RV 85 per chitarra e clavicembalo
Chitarrista: Fernando Lepri
Clavicembalista: Vera Alcalay
Download gratuito
- Andante molto
- Larghetto
- Vivace
- Base clavicembalistica del “Larghetto”
- Accordatura (La 440 hz.)
- Parte della chitarra del “Larghetto”
- Esempi di realizzazione dei trilli su due corde
Download completo di tutti i files: http://www.4shared.com/dir/5289569/67d87dad/sharing.html
Cenni introduttivi
Antonio Vivaldi ha dedicato al liuto quattro lavori: il celebre concerto in Re per liuto e archi, il concerto in Re minore per viola d’amore, liuto ed archi e due “sonate a tre” per liuto, violino e basso, una in Do e una, appunto, in Sol minore.
Nella versione originale della Sonata in Sol minore, il liuto e il violino suonano la linea melodica quasi sempre all’unisono e per questo è consuetudine eseguire la Sonata anche con due soli strumenti affidando la parte solistica alla chitarra e il basso continuo al clavicembalo.
La Sonata, oltre ad essere un brano affascinante, è anche un ottimo pretesto per introdurre alcune caratteristiche della prassi esecutiva barocca come abbellimenti e diminuzioni. Queste erano note di passaggio, quasi sempre improvvisate, con cui si “fioriva” una linea melodica e venivano generalmente introdotte nei ritornelli.
Nello spartito allegato, relativo al secondo tempo della sonata, troverete scritte in piccolo queste proposte di diminuzioni. Ovviamente ognuno sarà libero di inserirne di nuove o di diverse.
La relativa facilità del brano mi permette anche di stimolare gli esecutori a realizzare gli abbellimenti su due corde. Questa pratica non si rifà a criteri filologici ma estetici: il trillo su due corde ha il pregio di risultare più “presente” di quello tradizionale ed ha un tipo di sonorità che, a mio parere, si adatta molto bene alla musica barocca.
Un ringraziamento va alle Edizioni A.f.M. che mi hanno dato la possibilità di mettere a disposizione dei lettori di “Chitarra e dintorni” questo lavoro che è tratto da una mia pubblicazione del 1998 più ampia e articolata che comprendeva, tra l’altro, anche l’incisione e la revisione critica del Concerto in Re per chitarra e archi.
Chi vuole saperne di più può cliccare qui:
http://www.fernandolepri.com/download.html#vivaldi
A chi desidera approfondire lo studio della prassi esecutiva barocca, consiglio alcuni testi:
- L’interpretazione della Musica nei Secoli XVII e XVIII di Arnold Dolmetsch (ed. Rugginenti)
- I segreti della musica antica di A. Geoffroy-Dechaume (e. Ricordi)
- Suonare il clavicembalo di Howard Schott (ed. Franco Muzzio)
- Saggio di metodo per la tastiera – L’interpretazione della musica barocca di C.Ph.E. Bach (ed. Curci)
Fernando Lepri
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