venerdì 25 gennaio 2008

Su Giullaresque ed altro: musica modale (e neo-modale) di Fausto Bottai - parte quinta

Ora, escludendo, oltre ai sette modi antichi, la scala per toni interi abbiamo di fronte la metà esatta delle 16 combinazioni sopra elencate: analizzandole con attenzione scopriamo che ci sono cinque scale su cui è possibile costruire un'identica sequenza accordale (e che quindi sono caratterizzate da rapporti modali reciproci paragonabili a quelli che intercorrono fra i modi antichi). Le trascrivo di seguito partendo dal modo che ha per 'tonica' Do IV-II Do-Re-Mi-Fa#-Sol-La-Sib I-III Re-Mi-Fa#-Sol-La-Sib-Do II-IV Mi-Fa#-Sol-La-Sib-Do-Re (*) Fa#-Sol-La-Sib-Do-Re-Mi II-I Sol-La-Sib-Do-Re-Mi-Fa# III-II La-Sib-Do-Re-Mi-Fa#-Sol (*) Sib-Do-Re-Mi-Fa#-Sol-La Qui ho riportato le scale a partire dal Fa# e dal Sib, che non fanno parte delle sedici combinazioni diatoniche prese in esame, e la ragione è facilmente verificabile: basti pensare che in entrambi i casi abbiamo di fronte (fra I e IV grado in un caso, fra V e VIII nell'altro) una sequenza di quattro note ad un intervallo complessivo non compreso fra quelli caratteristici dei nostri tetracordi (quarta giusta o aumentata). Fra Fa# e Sib c'è infatti un intervallo di quarta diminuita, enarmonicamente una terza maggiore, ragion per cui le due scale in questione non sono propriamente eptatonali, ma esatonali con la facoltà di una variazione cromatica su un grado... In altre parole, questa scala anomala di DO è trasponibile modalmente cinque volte (al contrario della scala di DO maggiore che può essere trasposta sette volte, una per ogni grado della scala stessa). E questa è la sequenza di triadi accordali sui vari gradi della scala: due maggiori, due con quinta diminuita, due minori, uno con quinta aumentata.


A questo punto, delle sedici combinazioni possibili ne abbiamo considerate tredici. Restano tre scale (I-IV, III-I, II-IV) che presentano scarsissime possibilità accordali di tipo tradizionale (a partire dal fatto che su di esse non si possono formare 7, ma solo 6 triadi).. Qui mi fermo, dopo una tirata mozzafiato, al termine della quale almeno quel che può essere definito il "sistema sonoro precompositivo" di questa musica dovrebbe essere chiaro (o almeno spero).. Mi resta da aggiungere soltanto il nome con cui ho ‘battezzato’ queste creature un po’ strane…Non brillando di fantasia, ho usato i termini con cui sono indicati i modi tradizionali, con l’aggiunta del prefisso ps (che sta per pseudo). Ho solo cercato di abbinare i due modi (l’antico e il suo ‘cugino’ pseudo) sulla base della maggiore affinità possibile… Ecco l’elenco, ancora a partire dal modo che ha per tonica DO: Do modo ps.lidio Re modo ps.misolidio Mi modo ps.ipofrigio Sol modo ps.dorico LA modo ps.frigio Giullaresque appunto è scritta in modo ps.misolidio. Mi rendo conto che, alla fin fine, il bottino raccolto può sembrare alquanto miserello… Nella rete sono rimasti…cinque pesciolini, cinque modi, dei quali uno, lo ps.ipofrigio, è praticamente inutilizzabile (come l’ipofrigio, del resto), un altro, lo ps.dorico, corrisponde perfettamente alla scala minore armonica… Comunque..

http://rapidshare.com/files/82513352/esercizioamelia.mp3

Fausto Bottai

Nessun commento: