Angelo Barricelli: Qual'è stata la sua prima volta con la chitarra?
Christian Saggese: Il mio primo contatto con la chitarra avvenne a 10 anni, guidato da mio fratello Elenio. Poi mi iscrissi ad un corso di chitarra classica ad Asti, con Candido Lodezzano.
AB: L'approccio è stato semplice o difficile?
CS: E' stato naturale e piacevole, ricordo che era molto più spontaneo e facile suonare allora che adesso....
AB: Quali sono e quali sono stati i suoi metodi,o meglio quale scuola didattica le ha fornito gli strumenti tecnico-musicali per suonare a questi livelli?
CS: Per quanto riguarda la tecnica meccanica : Il trattato di tecnica chitarristica di Gilardino, il Dominio delle corde di Storti, Esercizi di tecnica superiore di Mozzani, Esercizi speciali di virtuosismo di Biscaldi ed i miei esercizi. Invece per la tecnica musicale ed il fraseggio, l' analisi e l'ascolto giornaliero di grandi interpreti come Horowitz, Benedetti Michelangeli, Cortot .. ect. Non ho mai studiato su cd di chitarra e frequentato masterclasses di chitarristi classici (solo i corsi estivi di Gilardino)
AB: Pur giovanissimo,ha un curriculum di tutto rispetto,cos'è il talento per Lei?
CS: Non saprei dire, talento o no... devo studiare sempre e tanto, forse più degli altri.
AB: A suo giudizio,quali sono gli ingredienti fondamentali per diventare Chitarristi?
CS: Potrei dire per diventare musicisti. Modestia, sacrificio, una capacità non comune di ragionare con la propria testa e di seguire la propria strada, anche quando il mondo intero dice che è sbagliata.
AB: Lei è uno dei rari chitarristi eclettici ma di alto livello,ci può raccontare come organizza le sue giornate di studio e/o di lavoro?
CS: Mi alzo presto al mattino studiando molto, divedendomi tra la chitarra ed il mandolino (suono come mandolinista nel Divertimento Ensamble di Sandro Gorli) poi insegno di sera fino a tardi.
AB: In alcuni video, s'intravede la sua tecnica impressionante, mangia spinaci come braccio di ferro oppure........?
CS: Se si vede quanto sono bravo... vuol dire che non lo sono abbastanza ...
AB: Lei è un chitarrista sereno e con l'animo che sorride ,a cosa è dovuto tutto ciò?
CS: L'anno scorso è stato sabbatico in cui non ho dato concerti solistici ...ed ho cambiato drasticamente il mio modo di suonare. Ho cominciato a "vivere" la musica in un altro modo, in pratica non penso più alle dita quando .. e adesso sono molto meno stressato, senza la cosiddetta "ansia da prestazione".
AB: Non le chiederò che strumenti adopera (ehehehe) ma abbiamo saputo che si sta dedicando al decacordo, 6 corde oppure 8 corde le stanno “strette” oppure è una questione legata al repertorio?
CS: Non mi vanno strette 6 corde, al contrario penso che per conoscere bene l' esacorde non bastino 10 vite consecutive... ma mi affascinano molto le possibilità timbriche e di risonanza simpatica che il decacordo
offre.
... SEGUE ...
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