La prima formazione musicale di Nuccio D'Angelo avviene in tenera età, in famiglia, attraverso gli insegnamenti di uno zio musicista, che lo inizierà a un rapporto con la musica e con la chitarra particolarmente giocoso e aperto a tutte le esperienze. Infatti, dai 14 ai 19 anni, pur praticando gli studi classici si dedica anche ad esperienze di improvvisazione, pop, jazz ecc... La composizione lo coinvolge e lo accompagna fin da ragazzino.
Determinante sarà poi, dal '76 all'83, lo studio al conservatorio di Firenze, città dove risiede tuttora. Qui e delinea sempre più un suo linguaggio compositivo studiando nella classe di G. Giani-Luporini e perfeziona la sua visione strumentale e interpretativa studiando chitarra sotto la guida di A. Company. E' proprio nell'84, alla fine del periodo di studio (si diplomerà in chitarra cum laude) che nasce uno dei suoi brani più fortunati: "Due Canzoni Lidie". Il brano vanta molte incisioni negli ultimi anni, è stato inserito nel programma per i finalisti del concorso "Radio France" dell' 88, e nel programma di diploma alla scuola "Cortot" di Parigi e continua ad essere suoinato in tutto il mondo e presentato a molti concordsi di chitarra.
L'esperienza compositiva e quella interpretativa, nella carriera di Nuccio D' Angelo sono complementari e collegate. Nei suoi concerti alterna sue composizioni e di brani tratti dal repertorio spagnolo e sud-americano. Grazie alla sua esperienza giovanile che lo ha portato ad apprezzare e praticare vari generi musicali, visita ed elabora di tanto in tanto brani a vari generi (popolare, jazz), o scruta tra i modi orientali del far musica. Qualche esempio: la "Suite Barocca" del 1991 (elaborazioni temi di Sanz, Corbetta e De Murcia) per orchestra di chitarre e percussioni incisa nel '91 con la "Guitar Symphonietta" diretta da L. Brouwer; un "Raga" per pianoforte preparato (che imita il suono del sitar); una "Ballad" (jazzistica) per pianoforte (in cui sono previsti percorsi scritti o, a scelta, improvvisazioni su materiali dati); due quintetti (1993 e '94) dedicati e ispirati allo stile di Astor Piazzolla ed una elaborazione di “Cafè 1930”, sempre di Piazzolla.
Sempre su questa linea di esplorazione verso mescolanze stilistiche, ha invitato nel suo CD “Homages” alcuni jazzisti come i contrabbassisti Lello Pareti e Pippo Pedol, il percussionista Alessio Riccio e il pianista Peppe Porcelli, che a sua volta ha richiesto la sua collaborazione nei suoi CD “Isola” e “Rilevamenti da un sestante”.
Frutto di queste esperienze e di questa visione delle musica è anche "Electric Suite" (per chitarra dedicata all'arte della chitarra elettrica. Nel brano vengono esplorati e citati diversi effetti ed armonie ispirati alla strumentalità della chitarra elettrica e trasversali a vari generi in cui essa viene utilizzata.
Nuccio D'Angelo caratterizza spesso i suoi brani con cellule melodiche e particolari colori armonici. Tali caratteristiche si possono intendere come elementi strutturali non rigorosi, non limitanti rispetto alla libera invenzione, e danno riconoscibilità ai brani stessi. Nelle sue composizioni convivono e interagiscono elementi formali moderni e parametri "tradizionali" come quelli ritmici, armonici e melodici.
All' interno dei suoi brani si avvicendano così, diversi "ingredienti" stilistici e strumentali, utilizzati a seconda delle situazioni emotive da trasmettere, dove l'ispirazione, il gusto e l'atmosfera hanno sostanzialmente il ruolo principale e non vengono “controllati” dale strutture scelte.
Nella sua attività concertistica è stato ospite nei festivals di numerose associazioni concertistiche italiane e si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Francia, Grecia, Svizzera, Portogallo, Germania, U.S.A. e Canada.
Le sue musiche, apprezzatissime da molti grandi musicisti come L. Brouwer, R. Smith-Brindle e T. Riley, pubblicate da Max Eschig, Ricordi e Lemoine vengono inserite frequentemente nei recitals di famosi chitarristi.
Ha ottenuto vari premi di composizione:
"Onyukai Association" (Tokio - 1984): Primo premio a "Due Canzoni Lidie";
"A.Segovia" (Granada -1991): Primo premio a "Magie";
"Ibla Foundation" (New York - 1996): "Special Prize" a "Corale" "Quattro Travestimenti" e "Spazio"
"La chitarra d'oro per la composizione" (Alessandria - 1997)
E' docente di chitarra presso l'istituto musicale "Mascagni" di Livorno e ha tenuto seminari di chitarra e composizione in Germania, U.S.A., Canada, Spagna e in molte città italiane.
Ha tenuto nel 2005 la cattedra di chitarra e nel 2006 un corso di composizione alla “Indiana University” di Bloomington (U.S.A.). A luglio del 2007 è stato invitato in Australia a tenere un concerto di proprie composizioni al “Darwin International Guitar Festival”. A gennaio del 2009 è stato insegnante ospite nel “Sydney Summer School” di Sydney (AU) dove ha diretto una sua composizione commissionata dalla “Sydney Guitar Association”, tenuto un concerto e una master class.
Determinante sarà poi, dal '76 all'83, lo studio al conservatorio di Firenze, città dove risiede tuttora. Qui e delinea sempre più un suo linguaggio compositivo studiando nella classe di G. Giani-Luporini e perfeziona la sua visione strumentale e interpretativa studiando chitarra sotto la guida di A. Company. E' proprio nell'84, alla fine del periodo di studio (si diplomerà in chitarra cum laude) che nasce uno dei suoi brani più fortunati: "Due Canzoni Lidie". Il brano vanta molte incisioni negli ultimi anni, è stato inserito nel programma per i finalisti del concorso "Radio France" dell' 88, e nel programma di diploma alla scuola "Cortot" di Parigi e continua ad essere suoinato in tutto il mondo e presentato a molti concordsi di chitarra.
L'esperienza compositiva e quella interpretativa, nella carriera di Nuccio D' Angelo sono complementari e collegate. Nei suoi concerti alterna sue composizioni e di brani tratti dal repertorio spagnolo e sud-americano. Grazie alla sua esperienza giovanile che lo ha portato ad apprezzare e praticare vari generi musicali, visita ed elabora di tanto in tanto brani a vari generi (popolare, jazz), o scruta tra i modi orientali del far musica. Qualche esempio: la "Suite Barocca" del 1991 (elaborazioni temi di Sanz, Corbetta e De Murcia) per orchestra di chitarre e percussioni incisa nel '91 con la "Guitar Symphonietta" diretta da L. Brouwer; un "Raga" per pianoforte preparato (che imita il suono del sitar); una "Ballad" (jazzistica) per pianoforte (in cui sono previsti percorsi scritti o, a scelta, improvvisazioni su materiali dati); due quintetti (1993 e '94) dedicati e ispirati allo stile di Astor Piazzolla ed una elaborazione di “Cafè 1930”, sempre di Piazzolla.
Sempre su questa linea di esplorazione verso mescolanze stilistiche, ha invitato nel suo CD “Homages” alcuni jazzisti come i contrabbassisti Lello Pareti e Pippo Pedol, il percussionista Alessio Riccio e il pianista Peppe Porcelli, che a sua volta ha richiesto la sua collaborazione nei suoi CD “Isola” e “Rilevamenti da un sestante”.
Frutto di queste esperienze e di questa visione delle musica è anche "Electric Suite" (per chitarra dedicata all'arte della chitarra elettrica. Nel brano vengono esplorati e citati diversi effetti ed armonie ispirati alla strumentalità della chitarra elettrica e trasversali a vari generi in cui essa viene utilizzata.
Nuccio D'Angelo caratterizza spesso i suoi brani con cellule melodiche e particolari colori armonici. Tali caratteristiche si possono intendere come elementi strutturali non rigorosi, non limitanti rispetto alla libera invenzione, e danno riconoscibilità ai brani stessi. Nelle sue composizioni convivono e interagiscono elementi formali moderni e parametri "tradizionali" come quelli ritmici, armonici e melodici.
All' interno dei suoi brani si avvicendano così, diversi "ingredienti" stilistici e strumentali, utilizzati a seconda delle situazioni emotive da trasmettere, dove l'ispirazione, il gusto e l'atmosfera hanno sostanzialmente il ruolo principale e non vengono “controllati” dale strutture scelte.
Nella sua attività concertistica è stato ospite nei festivals di numerose associazioni concertistiche italiane e si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Francia, Grecia, Svizzera, Portogallo, Germania, U.S.A. e Canada.
Le sue musiche, apprezzatissime da molti grandi musicisti come L. Brouwer, R. Smith-Brindle e T. Riley, pubblicate da Max Eschig, Ricordi e Lemoine vengono inserite frequentemente nei recitals di famosi chitarristi.
Ha ottenuto vari premi di composizione:
"Onyukai Association" (Tokio - 1984): Primo premio a "Due Canzoni Lidie";
"A.Segovia" (Granada -1991): Primo premio a "Magie";
"Ibla Foundation" (New York - 1996): "Special Prize" a "Corale" "Quattro Travestimenti" e "Spazio"
"La chitarra d'oro per la composizione" (Alessandria - 1997)
E' docente di chitarra presso l'istituto musicale "Mascagni" di Livorno e ha tenuto seminari di chitarra e composizione in Germania, U.S.A., Canada, Spagna e in molte città italiane.
Ha tenuto nel 2005 la cattedra di chitarra e nel 2006 un corso di composizione alla “Indiana University” di Bloomington (U.S.A.). A luglio del 2007 è stato invitato in Australia a tenere un concerto di proprie composizioni al “Darwin International Guitar Festival”. A gennaio del 2009 è stato insegnante ospite nel “Sydney Summer School” di Sydney (AU) dove ha diretto una sua composizione commissionata dalla “Sydney Guitar Association”, tenuto un concerto e una master class.
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