sabato 30 gennaio 2010

Recensione delle Sonate di Paganini di Guido Fichtner


Kodo Sawaki, uno dei più importanti maestri Zen del XX secolo, parlò in un testo tradizionale dello spirito zen, collegandolo allo studio delle arti marziali: “la vera tecnica del corpo, il waza, deve essere la sostanza dello spirito. La sostanza è lo spirito. Non c’è nemico. Lo spirito è senza forma, ma talvolta può assumerne una; in zazen accade la stessa cosa.”*
Senza commento è un testo di ardua comprensione, ma coloro che hanno praticato intensamente arte marziali possono intuirne lo spirito.
State tranquilli non avete né sbagliato Blog né recensione: stiamo parlando del doppio cd di Guido Fichtner Paganini The 37 Guitar Sonatas edito nel 2007 per la Dynamic. Le frasi prima citate mi sono semplicemente tornate alla mente ascoltando questo doppio cd: una coincidenza secondo me non casuale e legata alla particolare forma musicale affrontata da Fichtner. Paganini è autore tecnicamente complesso, le sue Sonate richiedono perizia e abilità non indifferenti come spiega giustamente Danilo Prefumo nel bel libretto di 18 pagine che accompagna il cd, facile per un virtuoso lasciarsi prendere la mano e accondiscendere al desiderio di soddisfare il proprio ego mostrando a tutti la propria bravura, la propria tecnica … il proprio waza.
Ma come nelle arti marziali, colui che eccelle è chi riesce a superare la condizione di dipendenza dalla propria tecnica e dal proprio ego per sviluppare una nuova forma e assumere il pieno dominio di sé e del proprio spirito, così l’artista, il musicista che si prefigge lo scopo di svelare la bellezza della forma musicale, di una forma musicale in questo caso antica nel tempo ma non nello spirito riesce a andare oltre al semplice, quasi banale desiderio di mostrare le proprie abilità, diventando egli stesso musica, arte, forma e spirito.
Guido Fichtner mette a disposizione la propria tecnica, la propria chitarra (in questo caso una copia di una Louis Panormo del 1822 realizzata dal liutaio Renato Barone) a favore delle musiche di Paganini in uno spendido doppio cd dalla registrazione pulita ed equilibrata per complessivi 115 minuti intensi e senza mai un calo nella sua tensione poetica. Il tempo si arresta, le tensioni si placano, la musica acquista una sua forma, gentile, sublime e vibrante di passione. Il mondo, magari, non ascolterà … ma noi possiamo farlo. Cinque stelle.

Empedocle70



*Citazione da Taisen Deshimaru, Lo Zen e le Arti Marziali, Edizioni SE, 1995

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