giovedì 16 agosto 2012

Recensione di Apollo di Icebreaker, Cantalupe Music, 2012



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Sembra giunto il momento per una nuova consacrazione per Brian Eno. Dopo esser stato una rock star in gioventù con i Roxie Music, aver inventato il genere Ambient, dopo una eccezionale carriera come talent scout e produttore discografico (David Bowie, Devo, Talking Heads, U2 e di recente i Coldplay), curatore di mostre e di rassegne di arte contemporanea, installazioni e brillante saggista, finalmente le sue musiche vengono prese in seria considerazione da importanti ensemble di musica contemporanea. Dopo il bellissimo DVD con Music for Airport eseguite dai Bang on a Can, ora l’ensemble Icebreaker e la pedal steel del chitarrista BJ Cole presentano la loro ispirata versione, tra suoni elettronici, elettrici e acustici, di uno dei dischi ambient più interessanti e importanti: “Apollo: Atmospheres and Soundtracks” composto nel 1983 da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois per il documentario di Al Reinert sulla missione spaziale Apollo, For All Mankind.
Questa nuova versione era stata originalmente concepita e commissionato nel 2009 dal Museo di Scienza di Londra per commemorare il 40 anniversario degli sbarchi di luna. Il compositore coreano Woojun Lee è riuscito con il suo arrangiamento a riportare la musica alla sua concezione originale: Eno definì scherzosamente Apollo come un tentativo di comporre musica a zero gravità, utilizzando le note lunghe e sognanti della pedal steel guitar per evocare le vuote distese spaziali e catturare l’involontario umorismo dei salti sulla superficie lunare e delle galleggianti passeggiate spaziali degli astronauti.
Realizzata con l’aiuto dello stesso Eno, la registrazione di questo disco venne completata dopo una serie di concerti e di performance  tenuti nell’estate del 2009 presso il Science Museum IMAX cinema a Londra e nella primavera del 2010 alla Brighton Dome in occasione di una serie di eventi curati dallo stesso Eno per il Brighton International Festival.
La bellissima versione incisa per la casa discografica indipendente Cantalupe Island (di proprietà dell’ensemble Bang on a Can) getta una nuova luce su queste musiche bellissime e di grande atmosfera, ascoltate queste disco in queste calde serate estive, le stelle e la Luna sembreranno ancora più belle.

Link:  http://cantaloupemusic.com/album.php?catno=071

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