Giovane, classe
1988, talentuoso e con un ottimo curriculum il tedesco Jonas Löffler
fa il suo esordio discografico con un cd semplicemente impeccabile
sia dal punto di vista musicale che dall’aspetto e dal packaging.
Ho notato di recente
una nuova tendenza da parte delle nuove leve per la chitarra
classica: se in passato, anche recente, i concertisti preferivano
dividersi tra repertorio classico e repertorio contemporaneo,
specializzandosi in ciascuno di essi, oggi i loro allievi presentano
una visione più ampia proponendo come loro prime opere discografiche
repertori dal più ampio respiro, in grado di spaziare agilmente
nell’intero repertorio a disposizione.
Credo sia un segno
dei tempi: maggiore apertura mentale, maggiore flessibilità, una
visione musicale più ampia, una migliorata capacità tecnica e,
perché no, anche la necessità di poter rispondere meglio alle
richieste del pubblico e del mercato musicale.
Jonas Löffler
risponde perfettamente a queste esigenze muovendosi a suo agio in un
immaginario recital che va dalla BVW 998 di Bach, al Tellur fur
Gitarre solo di Murail, dal rinascimento di John Dowland al Tiento di
Ohana al romanticismo di Sor e di De Falla. Nessun problema, tutto
eseguito con e una sicurezza, una maturità e una preparazione
tecnica e interpretativa da far semplicemente invidia a concertisti
più maturi e rodati. Uno dei dischi di chitarra classica da avere in
casa per questa prima metà del 2014 e, mi auguro un ottimo biglietto
da vista e di presentazione per questo giovane chitarrista a cui non
mancano decisamente capacità, talento e impegno.
Aggiungo una stella
in più per la eccellente qualità di registrazione e una lode per il
packaging del cd e per le foto in bianco e nero che lo accompagnano
scattate dallo stesso Löffler. Spero di avere l’occasione di
conoscerlo di persona in Italia.
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