mercoledì 3 aprile 2013

Nuovi Media: Bang & Olufsen sposa lo streaming di Spotify




Cari amici collezionisti di cd e dischi di vinile ... c'è chi sta suonando la nostra ultima ora? Bang & Olufsen ha diffuso la lnotizia secondo cui la casa danese ha infatti integrato nell’impianto audio BeoSound 5 il sistema di streaming musicale Spotify che permette di accedere a una collezione di oltre 20 milioni di canzoni. L'uso della funzione Spotify su ichiede un abbonamento Spotify Premium. BeoSound 5 consente di disporre di tutta la musica da un'unica interfaccia intuitiva, indipendentemente da dove sia stata memorizzata. Connettendosi a una varietà di fonti - tra cui Na, Airplay, Dlna, A2DP Bluetooth e ora Spotify - gli LCD di BeoSound 5 e la rotellina di scorrimento rendono l'intrattenimento musicale ancora più semplice. Spotify supporta la riproduzione di file Wma e Flac lossless oltre alla musica mp3 ed ha una capacità di storage on-board pari a 175mila brani, o 10.000 tra i CD preferiti. L'esclusiva funzione Mots analizza la canzone che si sta ascoltando – controllando l'audio, gli aspetti ritmici e dinamici – per creare automaticamente un elenco di riproduzione dalla musica memorizzata e portarti in luoghi della tua raccolta musicale che potrebbero essere rimasti inesplorati troppo a lungo. Il prezzo di 3.300 euro è decisamente salato ma in pieno stile B&O, ma soprattutto ... è cool.
Niente più computer o tablet collegato in rete, ciascuno potrà avere accesso con gli stessi gesti che si usano abitualmente a una collezione musicale praticamente infinita e a costo bassissimo tramite abbonamento. La musica così (come ho scritto nel mio libro Netlabels) diventa definitivamente una commodity virtuale, intangibile, indistinguibile e gestibile con la quotidianità. Non saranno necessari software o conoscenze informatiche particolari, tutto sarà gestibile nello stesso modo in cui oggi ascoltiamo le nostre stazioni radio.
Gli effetti di questa che sembra una semplice innovazione di prodotto sono in realtà molto più profondi e vanno al di là del semplice design o di un prodotto alla moda: conoscendo la rapidità in cui si abbassano i costi grazie alla gestione delle economie di scala (Apple docet), quali saranno gli effetti a cascata non solo nel mercato dell'industria discografica ma anche delle radio e dei network? 

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