Maestro facciamo un po’ il punto
della situazione? Io l’ho conosciuta come saggista, poi
concertista, insegnante, promotore di festival e iniziative culturali
legate alla chitarra e ora come curatore di una nuova serie di corde
di chitarra per la Dogal … lei decisamente non sa annoiarsi …
Come mai la decisione di collaborare a
questo nuovo set di corde e quali sono le sue caratteristiche
particolari?
Caro Andrea,
innanzitutto ti ringrazio per questa domanda.
Le corde per i
chitarristi sembrano un optional esclusivamente legato al volume
sonoro desiderato. Poco ci si
relaziona invece sulla risposta e fatica-carico dello strumento e
delle mani. Nella mia
estetica cerco corde leggere, ma sonanti, senza però scordare
l’armoniosità.
Con le molte
corde di oggi si producono spesso solo suoni metallici, avvicinando
di più la sonorità classica a quella folk.
Ebbene queste
corde Dogal Infinito in via di perfezionamento continuo vorrebbero
accontentare i cercatori di suoni dolci e trattabili.
Come mai la scelta di lavorare con la
Dogal? Premesso che da buon veneziano sono contento di questa
collaborazione .. la Dogal è una azienda storica in questo campo …
La Dogal si è
rivelata l’unica casa cordaia aperta a questa ricerca, che già si
distinse con il noto Set Amato. Ragion per cui pensai che non mi
avrebbe negato la disponibilità “a
cercare la corda ideale”.
Prevedete una fase di test ulteriore
per queste corde? La loro messa in commercio sarà accompagnata da
qualche promozione e dall’uso di una confezione particolare?
Ti sto
rispondendo oggi, sebbene so’ che queste domani stanno sulla mia
scrivania già da quasi due anni. Ciò significa che stiamo ancora
studiando la corda sognata, ma
per ora sono soddisfatto dell’insieme,ovvero della resa
chitarra-suonatore-corda.
E’ come se il suonatore si intromettesse tra lo strumento chitarra
e le corde: due parti molto distinte ed indipendenti l’uno
dall’altra, ma al contempo reciprocamente influenzabili.
Una delle questioni annose che ruotano
attorno alla chitarra classica è il suo limitato volume di suono in
confronto con altri strumenti classici che la rende poco adatta a
suonare in ensemble, queste corde possono dare un aiuto in questo
senso? Non tanto per il volume di suono quanto per favorire un
migliore amalgama musicale?
Caro Andrea,
quando un chitarrista inizia a dubitare del volume sonoro, è fuori
campo.
Anche la chitarra
più intima o minima nel suono, in una sala da musica giusta, la
senti.
Ho notato che lei è spesso invitato a
suonare e insegnare in Norvegia, come è la situazione culturale
laggiù?
Ai norvegesi
piace la chitarra classica, a partire da Carulli, cioè senza
esagerare con certe oscurità post-novecentesche. Amano la musica
douce
ed in particolare quella italiana tra ‘600 e primo ‘900.
Quella che suono
regolarmente quando siedo davanti a loro.
Qualche tempo fa
ci lamentavamo assieme della mancanza di contatti, della difficoltà
di un musicista di essere attivo in Italia, come va adesso? La crisi
.. la riforma
Gelmini … la cultura derisa e umiliata … lo sa che a Venezia un
comune cittadino non può più entrare in Conservatorio? .. la porta
si apre solo con un badge magnetico … ma che stiamo facendo? Che ci
stanno facendo?
Vieni voglia di
fare anche noi musicisti come loro: evitare la Siae, comprare in
nero, suonare i campanelli la notte presso la casa dei politici e via
di questo passo...o mettere le pizze nelle custodie delle chitarre.
Ma l’Arte non bisogno di nessun clamore, va avanti pura e sola.
Ottima oggi per ritrovare se stessi, ottima per meditare e pregare,
ottima per chi non può fare l’eremita a tempo pieno.
Quali saranno le sue prossime
iniziative? Su cosa sta lavorando?
Ho di recente
scritto un Metodo per chitarra in poesia e un saggio storico sulla
dinastia dei Liutai Rovetta… tra un libro e l’altro, proseguo lo
studio del repertorio inedito italiano del primo ‘900.
Ultima domanda, proviamo a voltare
verso la musica le tre domande di J.P.Sartre verso la letteratura:
Perché si fa musica? E ancora: qual è il posto di chi fa musica
nella società contemporanea? In quale misura la musica può
contribuire all’evoluzione di questa società?
E’ evidente
come il Vaticano per i cattolici. La Musica, quella esatta per
l’essere umano, fa cantare anche i miei pappagalli quando la suono
bene.
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