Quando
hai iniziato a suonare la chitarra e perché? Che studi hai fatto e
qual è il tuo background musicale? Con che chitarre suoni e con
quali hai suonato?
Ho
iniziato a suonare la chitarra quando avevo 10 anni vedendo mio
fratello strimpellare le canzoni. Ho iniziato per gioco, chi
l'avrebbe mai detto che alla fine sarebbe diventata tutta la mia
vita...
A
14 anni sono entrato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove mi
sono diplomato con il Maestro Arturo Tallini, ma insieme alla
chitarra classica ho sempre suonato anche l'elettrica e l'acustica e
devo dire che mi è capitato di affrontare davvero tutti i generi,
dal rock al metal, dal jazz al punk, fino ad arrivare
all'elettronica, genere che coltivo grazie alla mia band, con loro mi
diverto anche a "smanettare" con campionatori, synth e drum
machine.
Insomma
tra un concerto e un concorso di chitarra classica, do sfogo anche
agli altri lati della mia personalità, ed ho sempre pensato che
affrontare diversi generi musicali sia un vantaggio e serva in tutti
i campi: ti apre la mente, ti rende più reattivo, ti abitua a non
pensare per schemi e preconcetti chiusi. Tornassi indietro, rifarei
le stesse esperienze che ho fatto.
Quali
sono state e sono le tue principali influenze musicali?
Ho
avuto la fortuna di ascoltare tanta musica di qualità sin da quando
ero molto piccolo. I primi, come per molti, sono stati i Beatles poi
sono arrivati gli Smashing Pumpkins, i Radiohead per proseguire con
Sigur Ros e Mogwai. Ci sarebbero tantissimi artisti da citare perché
ho ascoltato, e ascolto tutt’ora, tantissima musica senza
distinzione di genere.
Per
quanto riguarda la musica classica ovviamente mi sento più vicino al
repertorio del Novecento, che poi è quello che cerco di proporre nei
miei concerti. Tra tutti gli autori, come attitudine e come modo di
pensare la musica, quello che preferisco e al quale mi sento più
vicino è Aleksandr Skrjiabin.
Cosa
ti ha spinto a entrare in Supernova .. ?
Supernova
è un progetto ambizioso e allo stesso tempo molto stimolante.
Suonare con dei tuoi coetanei che però sono già ad alto livello nel
mondo della musica classica è qualcosa di stupendo: si può lavorare
su repertori molto interessanti, c'è uno scambio continuo l'uno con
l'altro e non ti nego che è anche molto divertente...alla fine siamo
pur sempre dei ragazzi giovani, la voglia di divertirsi c'è sempre!
Sapevo
che suonare in otto non sarebbe stato facile, ma adesso il feeling
tra di noi sta crescendo e quindi suonare insieme diventa sempre meno
difficile e più bello: per tutti noi questi sono momenti di grande
crescita, musicale e non.
Insomma
in questo caso si può proprio dire che l'unione fa la forza!
Quali
sono i tuoi progetti per il futuro?
Beh
per ora tra i tanti concerti da solista con la chitarra classica, i
concerti con la mia band “Libra” della quale è da poco uscito il
disco, Supernova e le varie scuole dove insegno: non mi annoio di
certo!
Non
so bene cosa mi riservi il futuro però sicuramente voglio continuare
a fare quello che faccio ma sempre a più alto livello è uno degli
obiettivi!
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