La nostalgia
contemplativa rinascimentale di Dowland apre l’ultimo appuntamento
della ventottesima stagione dedicata alla rassegna delle giovani
promesse in musica degli Amici della Musica “Giorgio Vianello” di
Bassano del Grappa. La poetica del liuto c’è tutta
nell’interpretazione dei giovani chitarristi Lisa Novello e
Riccardo Giubilato, i giovani propongono un interessante iter
musicale, dai brani trascritti dall’originale per liuto alla musica
del Novecento, facendo vivere al pubblico l’emozione delle
differenti scritture musicali. E’ colorata di una luce propria la
celebre Passacaglia di Hӓndel, l’interpretazione del duo,
nell’attenzione ai dettagli musicali ne offre una lettura fresca,
animata dai colori paesaggistici cui è associata nell’immaginario
collettivo in ricordo del celebre Intervallo Rai. Un suono che
acquista spessore nei crescendo, portando con naturalezza verso
l’articolarsi delle Variazioni , suggerendo immagini nuove nello
scorrere del tempo. Con Albeniz di “Rumores de la Caleta” si è
subito nella Spagna vivace, nei festosi vicoli che risuonano di
melodie dalle origini arabe. Ci sono tutti i colori delle
architetture di Siviglia, ogni ornamentazione del duo ne richiama gli
elementi, mentre la più intensa cantabilità è riservata alla parte
centrale del brano, più legata al folklore tzigano. In De Falla il
duo non delude, riuscendo a differenziare le intenzioni degli autori
spagnoli e immergendo nell’impressionismo la Danza del Molinero
tratta da “Il cappello a tre punte”. L’idea musicale è
accompagnata da un suono pieno, dalla densità vellutata e
l’intercedere di danza fa il suo ingresso con naturalezza
aggraziata. Più delicate le atmosfere nel Circolo magico, dai suoni
lontani, quasi a descrivere antiche leggende con piccole linee
musicali alla Debussy. Spigliatezza e robustezza di suoni
nell’animata e coinvolgente Danza rituale del Fuoco, in cui
luccichii e fuochi d’artificio animano una magica festa. Il “
Thème varié et Finale” di Ponce , interpretato da Riccardo
Giubilato,unisce la cantabilità del tema iniziale ai diversi colori
delle variazioni sfruttando le diverse possibilità del suono e la
ricercatezza nelle armonie, limando così ogni spigolosità. Ogni
variazione è parlante nei giochi di arabeschi, mai appesantita e
ricca di sfumature. Particolare il “Nocturnal, after John
Dowland”op 70 di Britten, in cui la staticità iniziale della linea
monodica si articola in uno sviluppo sorprendente. Il silenzio più
cupo che simboleggia la morte è analizzato con spigliatezza,
mettendo in luce elementi sempre nuovi. Lo spirito della musica di
Dowland vive nel gusto antico della melodia, in quell’ostinato
ripetersi di sei suoni in senso discendente, che simboleggia il
precipitare negli abissi della morte. Il tema di Dowland appare solo
alla fine del brano nell’attesa nostalgica di una nuova vita. Lisa
Novello è spigliata nelle Bagatelles di Walton, unendo leggerezza e
libertà nell’articolare le linee melodiche di brani dal carattere
contrastante. Accattivante e movimentata la Spagna del duo in
“Interludio”da “La vida breve” di De Falla, in un’ondeggiare
spensierato prima del bis con una breve composizione di Robinson.
Vincenza Caserta
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