martedì 14 ottobre 2008

Recensione di MusicaIncerta a cura di Arturo Tallini di Empedocle70


MusicaIncerta
A cura di Arturo Tallini
Ut Orpheus Bologna 2000
Pagine: pp. 92Prezzo: € 25.00

Come scrive Arturo Tallini nell’introduzione, esiste un rapporto di evidente estraneità e quasi di rifiuto instaurato da molti chitarristi nei confronti di quella che viene genericamente definita “Nuova Musica”. Un rapporto difficile, comune anche ad altri strumenti, e che nel caso della chitarra classica può essere fatto risalire all’atteggiamento di quasi ostracismo verso questo repertorio da parte di Andrès Segovia.
Oggi però la situazione è diversa: la chitarra è diventata assieme agli strumenti a percussione e al pianoforte “preparato” uno degli strumenti di maggiore attenzione da parte dei compositori contemporanei che sembrano aver superato i limiti proposti da Berlioz e che richiedono un nuovo atteggiamento da parte dei chitarristi, una loro maggiore ricettività e una maggiore ampiezza di vedute.
In questo contesto si inserisce MusicaIncerta, un libro unico nel suo genere non solo nel panorama editoriale italiano ma a livello mondiale: il rapporto di diffidente estraneità instaurato da Andrés Segovia con la nuova musica può oggi evolversi in qualcosa di diverso: a distanza di 50 anni i chitarristi sono in grado di porsi in un atteggiamento di maggior ricettività e, non più costretti a procurarsi una ‘visibilità’ nel mondo musicale, possono rivolgersi più serenamente alla musica dei loro contemporanei.
Musica Incerta cerca di rendere possibile questo mutamento di prospettiva: Arturo Tallini si è rivolto a Enrico Fubini, al musicologo Filippo Poletti e a sei compositori italiani, progettando il presente volume che è così costituito:
• Il pensiero musicale del Novecento e le avanguardie di Enrico Fubini dedicato al rapporto fra linguaggio e storici della musica;
• Nel segno del Novecento di Filippo Poletti che sviscera in profondità tutti gli aspetti grafici della simbologia usata negli ultimi decenni da parte dei vari compositori, non solo fornendo spiegazioni sull’esecuzione, ma aiutandoci a scorgere il significato semiotico del rapporto fra segno e oggetto musicale, partendo dall’impostazione del filosofo e linguista nordamericano Charles Pierce;
• sei composizioni per chitarra scritti per questa occasione da Mauro Bortolotti, Mauro Cardi, Fabrizio Casti, Agostino Di Scipio, Fausto Razzi e Italo Vescovo, tra i più rappresentativi compositori italiani dei nostri anni e dedicati ad Arturo Tallini.

- Mauro Bortolotti - L'impervia, pervia via. Studio di media difficoltà per chitarra
- Mauro Cardi - Impromptu
- Fabrizio Casti - L'Anima Visionaria
- Agostino Di Scipio - Ektopos
- Fausto Razzi - Invenzione
- Italo Vescovo - Come la quiete notturna. Notturno per chitarra

Ciascun brano è corredato da note dell’autore, note del curatore, indicazioni tecniche e diteggiature che aiutano l’esecutore nello studio.
Un libro semplicemente indispensabile sia per il chitarrista che desidera iniziare un nuovo percorso musicale che per l’appassionato di musica che vuole allargare i propri orizzonti culturali. Da mettere a fianco a "Semiolgrafia della Nuova Musica" di Luigi Donorà. Imprescindibile.


Empedocle70


Il libro è acquistabile direttamente sul sito:
http://www.utorpheus.com/utorpheus/product_info.php?cPath=1_47_132&products_id=599

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