Quando
hai iniziato a suonare la chitarra e perché?
Fin
da piccolo mi divertivo ad improvvisare canzoncine e motivetti
ascoltati in tv su una piccola tastiera-giocattolo che mi era stata
regalata. A 10 anni decisi che era il momento di passare ad uno
strumento più serio!
Che
studi hai fatto e qual è il tuo background musicale?
Ho
iniziato a studiare con Marco Cerroni presso il Collegium Artis di
Frascati, dove attualmente svolgo attività didattica, per poi
diplomarmi al Conservatorio di Perugia nella classe di Leonardo De
Angelis. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, ho
arricchito i miei studi musicali frequentando numerose masterclasses:
Arturo Tallini, Paolo Pegoraro, Adriano Del Sal, Carlo Marchione,
Pavel Steidl, Piero Bonaguri, Hugo Gueller…
Con
che chitarre suoni e con cui hai suonato?
Attualmente
suono una chitarra del liutaio belga Walter Verreydt e uno strumento
del liutaio Mario Grimaldi. Entrambe hanno tavola in abete e
fasce-fondo in palissandro indiano; mentre la Grimaldi è di
costruzione tradizionale (fan bracing), la chitarra di Walter
Verreydt presenta la diversa formula costruttiva del lattice-bracing
(tuttavia senza l’aggiunta di materiali diversi dal legno). In
passato ho suonato le classiche “chitarrone” spagnole in cedro:
la Doble tapa premium del liutaio Contreras II ed il Modelo especial
armonico di Antonio Gonzalez Cardenal.
Quali
sono state e sono le tue principali influenze musicali?
Le
mie influenze derivano soprattutto dai maestri con cui studio:
attualmente Paolo Pegoraro, Adriano Del Sal e Arturo Tallini. Inoltre
mi interessa molto la prassi esecutiva barocca e l’esecuzione della
musica antica su strumenti originali. Al di fuori della musica
classica, i miei gusti musicali spaziano dai Dire Straits alla
Bossanova…
Cosa
ti ha spinto a entrare in Supernova?
Il
piacere di suonare con degli amici, l’entusiasmo e la competenza di
Arturo Tallini, l’interesse per le possibilità sonore che un
ensemble di questo tipo riesce a creare.
Quali
sono i tuoi futuri altri progetti?
Il
mio progetto attuale è di portare la chitarra in luoghi che
solitamente sono destinati ad altre attività artistiche, ad esempio
i teatri. Per questo motivo ho ideato uno spettacolo dal nome
“Dialoghi in Musica”, con la collaborazione dell’attrice Marina
Polla de Luca, che in passato ha lavorato con Carmelo Bene:
attraverso un repertorio che spazia da “Platero e io” di
Castelnuovo-Tedesco e “Ultima Rara” di Sylvano Bussotti,
perseguiamo l’obiettivo della fusione
tra la parola e il suono, tra la declamazione poetica e il gesto
musicale. “Dialoghi in Musica” ha appena debuttato a Roma per il
festival “Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea”.
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