Ciao Giulia, benvenuta nel Blog Chitarra e Dintorni. Quando hai iniziato a suonare la chitarra e perché?
Come succede in tante famiglie italiane,
anche nella mia si è sempre ascoltata molta musica e di tutti i
generi, dalle opere italiane di Verdi e Rossini a Radio Italia...
Inoltre i miei genitori hanno sempre partecipato alla vita musicale
della parrocchia: mia madre cantava e mio padre suonava proprio la
chitarra.
Avendone una in casa, quindi, le sono
cresciuta accanto e ad un certo punto fu proprio mio padre ad
insegnarmi i primi accordi fino a che, esaurite le sue conoscenze,
decise di mandarmi a lezione!
Che studi hai fatto e qual è il tuo
background musicale?
All'età di 11 anni fui ammessa al
Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara, città in cui
vivo. Un percorso lungo 12 anni (tradizionale, triennio e biennio di
interpretazione): i primi anni del tradizionale con il M° Francesco
Biraghi e nove anni sotto la guida del M° Guido Fichtner.
Ebbi
la fortuna di ottenere una
borsa di studio Erasmus durante l’ultimo anno del triennio
d’interpretazione e andai a studiare in Spagna, a Murcia. Lì ho
incontrato Carlos Piñana, titolare di una delle poche cattedre di
flamenco dei Conservatori spagnoli, cattedre inusuali e rare poiché
il flamenco, seppur diffusissimo, è considerato un’arte di strada.
Da questo contatto con questo genere di musica spagnola la mia
passione per la chitarra è sicuramente aumentata, ma sono anche
riuscita ad accrescere e affinare la mia tecnica!
Con che chitarre suoni e con quali hai
suonato?
La mia prima chitarra in assoluto è
stata quella della mamma, con cui suonava in oratorio. Una volta
ammessa in Conservatorio il M° Biraghi mi ha consigliato una
Alhambra mod. S.- 3C, sicuramente migliore della chitarra in
compensato che avevo e che tuttora la suono sul balcone d'estate..
Dopo avere conseguito l'esame di 5° anno
in Conservatorio, il M° Fichtner, come tutti gli insegnanti, ha
affrontato il Discorso con la mia famiglia! infatti arrivati a un
certo punto degli studi è necessario incominciare a investire molto
più denaro nell'acquisto dello strumento: crescono le capacità
tecniche e le difficoltà dei brani affrontati e bisogna essere
supportati da uno "strumento di Liuteria"; questa era la
parola magica che entrava così nel mio vocabolario (e anche nel
portafoglio di papà!). Fu così che ordinai una chitarra da Renato
Barone, seguendo il consiglio di Guido Fichtner che ne possedeva già
una … una bellissima chitarra, che uso ancora adesso per insegnare,
ma evidentemente molto fragile perché nel 2005 - stesso anno in cui
mi era stata costruita - subì un incidente alla tavola, a causa
dell’umidità, incidente subito risolto dal maestro Liutaio.
Durante il Biennio le mie conoscenze
andavano sempre più aumentando, e anche le mie esigenze! Mi rendevo
conto che non bastava studiare e studiare per delle ore: la Barone,
più di quello che già mi dava, non aveva nient'altro.. realizzai di
dover cercare qualcos'altro; ho provato tante e tante chitarre finché
un colpo di fortuna mi aiutò nella mia ricerca: un annuncio su
internet di un collezionista di Ferrara vendeva una Thomas Humphrey
del 1999, che a sua volta, dieci anni prima, aveva comprato leggendo
un annuncio sul Magazine SEICORDE.
Fu curioso ottenere questa chitarra.
Ferrara doveva essere solo la prima tappa della mia ricerca.. ma si
rivelò l'ultima: infatti, quando ero solo una ragazzina di 12 anni e
suonavo ancora l'Alhambra, sfogliando il Magazine SEICORDE, vidi la
recensione di questa strana chitarra: il piano inclinato, il fondo
bombato, una rosetta bellissima, ma, soprattutto … costava
24.000.000 di lire!! insomma era solo un sogno, e chi avrebbe mai
immaginato che, dopo 10 anni, mi sarei trovata di fronte proprio a
quello strumento!
Oggi sono ormai tre anni che suono l'
Humphrey e chissà per quanto ancora la suonerò..
.. continua domani
Nessun commento:
Posta un commento