mercoledì 26 novembre 2008

Iper-strumenti



Quando si parla di iper-strumenti non si fa riferimento ai nostri comuni strumenti migliorati bensì a nuovi strumenti, evoluti.
Per fare musica l’uomo da secoli ricorre a interfacce, a corpi esistenti in natura o da lui stesso costruiti: nel caso degli iper-strumenti l’interfaccia è rappresentata dallo stesso corpo umano, attraverso l’impiego di dispositivi gestuali touchless.
Il Cnr di Pisa lavora da anni al miglioramento di questa tecnologia, in particolare tramite il lavoro svolto da Leonardo Taraballa, che si preoccupa di rivelarne il più possibile il lato artistico.Gli esempi del loro impiego sono diversi: il Palm Driver, una tavoletta a infrarossi che tramite il gesto è in grado di plasmare il suono. Una curiosa barra di plexiglass: il suono viene regolato tramite le angolazioni che si fanno assumere alla barra nello spazio, con i movimenti letti da una lampada Uv.. Il pianoforte immaginario: i movimenti delle mani del musicista vengono rilevati da una normale videocamera e i suoni del pianoforte elaborati dal computer. Piccolo particolare: il pianoforte .. non c’è. Ovviamente non ci si deve aspettare una riproduzione così attendibile del suono originale né di potervi eseguire tutto il repertorio conosciuto: l’obiettivo è quello di esplorare nuove possibilità sonore. Pensate solo al cambiamento nella spazialità: le macchine ci consentono di decidere da soli a quale gesto e a quale luogo nello spazio assegnare un suono.. un iper-strumento è quindi uno strumento dinamico, con possibilità di taratura sonora pressoché infinite, in base alle necessità dell’artista e rivalutandone e ampliandone il ruolo dello spazio nella performance musicale.


Empedocle70

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caspita, non sapevo minimamente di questo progresso scientifico!
Con questa tecnica, i campioni di 'air guitar' potrebbero diventare i più blasonati chitarristi del futuro.

Andrea Aguzzi ha detto...

Beh già non scherzano con Guitar Hero, no? :-D