RISONANZE 2009
Rassegna di nuove musiche contemporanee
Venezia, Teatro Fondamenta Nuove
Giovedì 16 aprile 2009 ore 21
FENNESZ
"Black Sea"
Fennesz chitarra, elettronica
A cinque anni di distanza dall'emozionante anteprima veneziana del suo capolavoro "Venice", Fennesz ritorna sul palcoscenico del Teatro Fondamenta Nuove per presentare il nuovo, attesissimo disco, "Black Sea".
Tra i più importanti protagonisti della scena elettronica internazionale, il musicista austriaco ha, in questi anni, vissuto da protagonista assoluto le possibilità dell'esplorazione sonora contemporanea, collaborando con nomi che spaziano da Ryuichi Sakamoto agli Sparklehorse, da Mike Patton Keith Rowe, da Jim O'Rourke a David Sylvian. Creata con chitarre e elettronica, la sua musica, inconfondibile, immette l'ascoltatore in un mondo che sembra apparire come in un sogno e scomparire quando si cerca di afferrarlo, per poi riaffiorare come sulla superficie di una laguna su cui si riflettono migliaia di raggi colorati, che sembrano provenire dalla musica concreta come dall'ambient, dalle inaspettate asperità glitch alla melodia più struggente.
"Black Sea", il nuovo disco uscito da pochi mesi e già acclamato da pubblico e critica come una delle esperienze sonore più suggestive degli ultimi anni, utilizza chitarre che raramente suonano come chitarre, trasformandosi piuttosto in un'orchestra, grazie anche all'utilizzo dell'elettronica, di sintetizzatori e di software per l'improvvisazione istantanea.
Ne deriva un lavoro che oltrepassa i riferimenti alla forma canzone presenti nei precedenti "Venice" e "Endless Summer", e che si muove piuttosto secondo un lento e stupefacente sviluppo di gusto quasi "classico", che avvolge l'ascoltatore in un'incantata caligine sonora
Rassegna di nuove musiche contemporanee
Venezia, Teatro Fondamenta Nuove
Giovedì 16 aprile 2009 ore 21
FENNESZ
"Black Sea"
Fennesz chitarra, elettronica
A cinque anni di distanza dall'emozionante anteprima veneziana del suo capolavoro "Venice", Fennesz ritorna sul palcoscenico del Teatro Fondamenta Nuove per presentare il nuovo, attesissimo disco, "Black Sea".
Tra i più importanti protagonisti della scena elettronica internazionale, il musicista austriaco ha, in questi anni, vissuto da protagonista assoluto le possibilità dell'esplorazione sonora contemporanea, collaborando con nomi che spaziano da Ryuichi Sakamoto agli Sparklehorse, da Mike Patton Keith Rowe, da Jim O'Rourke a David Sylvian. Creata con chitarre e elettronica, la sua musica, inconfondibile, immette l'ascoltatore in un mondo che sembra apparire come in un sogno e scomparire quando si cerca di afferrarlo, per poi riaffiorare come sulla superficie di una laguna su cui si riflettono migliaia di raggi colorati, che sembrano provenire dalla musica concreta come dall'ambient, dalle inaspettate asperità glitch alla melodia più struggente.
"Black Sea", il nuovo disco uscito da pochi mesi e già acclamato da pubblico e critica come una delle esperienze sonore più suggestive degli ultimi anni, utilizza chitarre che raramente suonano come chitarre, trasformandosi piuttosto in un'orchestra, grazie anche all'utilizzo dell'elettronica, di sintetizzatori e di software per l'improvvisazione istantanea.
Ne deriva un lavoro che oltrepassa i riferimenti alla forma canzone presenti nei precedenti "Venice" e "Endless Summer", e che si muove piuttosto secondo un lento e stupefacente sviluppo di gusto quasi "classico", che avvolge l'ascoltatore in un'incantata caligine sonora
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