sabato 25 giugno 2011

Cartoline in-spedibili



Città: Alessandria
Data: Belle Epoque
Musiche: Ettore ed Ermenegildo Carosio
Strumenti: mandolino, mandola e chitarra
Esecutori Dora Filippone, Alessio Nebiolo, Elena Parasacco
Ideazione e testi: Dora Filippone

Affidare ad una cartolina non solo immagini e testo, ma anche musica, è un'idea del tutto nuova per trasmettere al pubblico il senso di un'epoca lontana da noi e restituirla immediatamente alla realtà.
Bastano pochi ingredienti un'immagine, qualche parola e la musica: sono cartoline sonore quindi in-spedibili.
Perché la cartolina? La prima cartolina viene inventata nel 1869 come nuovo oggetto postale per sostituire le lettere a tariffa più onerosa. Veloce, immediata era quello, che oggi per noi del terzo millennio, è l'immagine nel Web.
Il soggetto delle cartoline è "donne che suonano il mandolino": una raccolta d'immagini - sono quasi un centinaio - indissolubilmente legate alla figura femminile di fine del secolo, messaggera o destinataria del messaggio d'amore. Lo strumento delle serenate passa in una sorta di insospettata rivoluzione femminista, dalle mani maschili a quelle femminili; ma la donna dea ambigua, da amata ispiratrice della serenata è sorpresa dallo scatto fotografico, assorta: contempla un suo pensiero privato ed intimo, una riflessione spesso disincantata sul tema dell'amore e della coppia.
Ho voluto restituire a questa donna le parole che poteva solo pensare all'epoca, ma non poteva per via di convenzioni sociali ancora molto forti e ben radicate, manifestare apertamente. L'uomo perenne Don Giovanni canta il suo amore in migliaia di pezzi dedicati - lo dichiara il titolo del brano - al momento, non poi tanto sublimato, dell'amore: baci roventi, t'ho sognata, rimpianto, cose lecite e poi Brunetta, Gemma, Alice ecc
L'amata ascolta ma medita disincantata, non è più l'eroina immortale dell'Amore con la A maiuscola, sa bene che non è la sola, non è più l'unica; lei pensa all'amore lui alla passione, lei vorrebbe la sua anima, lui vuole il suo corpo. La lettura attenta di alcune opere teatrali di autori francesi ambientate nella società parigina dell'epoca, ci restituisce un'immagine ironica e divertente, anche un po sacrilega della passione e della società della Belle Epoque. Il punto di forza di quell'epoca è che uomini, donne, artisti hanno il pregio di essere molto meno puritani e di ironizzare sulle debolezze dell'animo umano con leggerezza, regalandoci pagine di rara bellezza e poesia con un avvertimento: nulla è eterno!

Il pubblico destinatario di "Cartoline in-spedibili" da passivo diventa attivo ed è anche la mia risposta alla noia del CD come oggetto, che oggi il Web mette anche a dura prova: cartoline abbinabili ciascuna a mini CD, scelti esclusivamente dal pubblico con incisa una selezione straordinaria delle musiche dei fratelli Carosio, alessandrini ed instancabili animatori della vita musicale non solo di Alessandria. Ermenegildo addirittura precursore del jazz italiano, infaticabile promotore culturale fondatore della rivista musicale "Il Mandolino" con cui pubblica centinaia di pezzi non solo suoi ma di altri musicisti coetanei.
Tutto questo oggi non esiste, non è oggetto di studio: un epoca così ricca spazzata via con brutalità, da un gesto di disinteresse, solo figlio dell'ignoranza.
Troppo giovani i compositori di quell'epoca, - la Belle Epoque - per affidare la loro musica dichiaratamente "leggera" (sono quasi tutti ballabili) ai dischi che non esistevano ancora come oggetto commerciale su larga scala, e poi troppo vecchi quando la musica diventa "oggetto" - il disco - ed esplode in tutto il mondo l'industria discografica.
Restituire al presente, musica oggi sconosciuta, unita ad un oggetto artistico a basso costo che può essere regalato, raccolto, dedicato - ha una multifunzionalità intrinseca -. Non è poco il lavoro di ricerca e catalogazione fatto, che volutamente non appare in questo oggetto, senza perdere l'energia e la vitalità del passato proiettato nel presente. Un oggetto nuovo ed insolito, rivolto ad un pubblico che troppo spesso viene relegato alla noia ed addomesticato dalla quotidianità per la mancanza di idee innovative in un mercato che pensa troppo spesso alla tecnologia "tou-court" e poco al contenuto.

Dora Filippone

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