domenica 13 settembre 2009

Recensione di Guido Santorsola di Antonio Rugolo, Stradivarius 2007 di Empedocle70

Antonio Rugolo Santorsola
Seconda prova discografica per il Maestro Antonio Rugolo e volume numero 15 per la serie Guitar Collection della casa discografica Stradivarius. Si tratta di una pregevole incisione monografica dedicata interamente al compositore di origini pugliesi Guido Santorsola, un’opera di assoluto interesse anche in considerazione del fatto che sia disponibile solo un’altra opera monografica dedicata a Santorsola registrata dalla chitarrista argentina Maria Isabel Siewers nel 2003 per la etichetta BIS.
Guido Santorsola nacque a Canosa il 18 novembre 1904 e si trasferì con la famiglia in Brasile a San Paolo nel 1909, dove ricevette una formazione culturale e musicale improntata all’accademismo di stampo europeo. Allievo del violinista Zaccaria Autuori, ricevette anche una valida istruzione come compositore come compositore alla scuola di Agostino cantù e del direttore d’orchestra Lamberto Baldi. Nel 1936 si trasferì a Montevideo, assumendo anche la cittadinanza uruguaiana, dove visse fino alla morte avvenuta il 24 settembre 1994.
Quest’opera monografica inizia con il Concerto a Cinque composto nel 1978 e interpretato da Antonio Rugolo accompagnato dal Quartetto Paul Klee, nel quale la voce della chitarra si intreccia a quelle dei violini, della viola e del violoncello in un perfetto equilibrio musicale disegnando elaborate architetture e passando con disinvultura dal recitativo, all’aria, alla danza.
Segue il Choro nro 1 composto nel 1944, in cui sembrano eccheggiare arie brasiliane miscelate alla musica italiana di fine ottocento, riproposte nel Valsa-Choro, composto nel 1960, meravigliosamente melodico.
Composta nel 1971 è la Sonata nro 2 per chitarra sola (Hispanica), il cui sottotitolo fa riferimento più alle circostanze che determinarono il lavoro (una commissione del chitarrsta spagnolo Gabriel Estrellas) che a delle affinità con la musica spagnola. Si tratta invece di una composizione basata sulla musica seriale, stile a cui Santorsola si dedicò a partire dal 1960.
A chiudere le splendide Cuatro Pieza latino-americanas che riavvicinano Santorsola alla musica tonale , suddivise tra Brasile (Choro e Valsa chorosta) e Argentina (Vidalita e Malambo).
Il cd è davvero notevole e aggiunge un altro tassello alla già notevole serie Guitar Collection che si sta dimostrando sempre di più un punto di riferimento per interpreti e appasionati di buona musica. La chitarra del Maestro Rugolo è semplicemente perfetta con un suono sicuro e personale a dimostrazione di una grande abilità, personalità e maturità artistica che, ne sono sicuro ci daranno altre soddisfazioni in futuro.
Registrazione perfettamente curata, secondo lo stile Stradivarius, una menzione di lode per il libretto che ospita un breve ma significativo saggio del Maestro Angelo Gilardino.

Empedocle70

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