lunedì 7 settembre 2009
Recensione di I maestri della chitarra del Quartetto Santorsola, Seicorde 2009
Prima incisione discografica per il Quartetto Santorsola, ensemble formatosi nel 2006 “come coronamento di una lunga amicizia tra” Antonio Rugolo, Angelo Gillo, Vincenzo Zecca e Livio Grasso e il cui nome è dedicato al compositore Guido Santorsola di nascita pugliese come i quattro musicisti che lo compongono.
Un esordio decisamente interessante che mette bene in luce sia le notevoli capacità tecniche e strumentali dei quattro musicisti che la loro ottima intesa artistica e musicale, le loro musiche (si tratta delle prime registrazioni assolute dei Sonetti giuliani per quattro chitarre e della Sinfonietta per quattro chitarre del Maestro Angelo Gilardino e di Andalucia di Ernesto Leccona nella trascrizione sempre di Gilardino) scorrono gentili e serene, senza sforzo, senza nessuna sensazione di un forzato virtuosismo tecnico ma con la tranquilla consapevolezza artistica e musicale di chi ha dietro di se anni di completa dedizione allo strumento e alla musica.
Si sente che questo cd non arriva dal nulla e non è frutto di un veloce incontro ma di un lavoro portato avanti con costanza e impegno dai quattro musicisti ed esce a testimonianza della loro notevole capacità di interazione musicale da loro raggiunta: è difficile a volte accorgersi quali e quante chitarre (tutte realizzate dal liutaio Roberto De Miranda) stanno suonando in quel dato momento.
Conclusione: un disco davvero piacevole che apre nuovi spazi a una visione più ampia della chitarra da strumento tradizionalmente solista a ensemble integrato e armonicamente più ricco e complesso. Seguite il Quartetto Santorsola, sono già bravi, miglioreranno ancora.
Empedocle70
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