
Prima incisione discografica per il Quartetto Santorsola, ensemble formatosi nel 2006 “come coronamento di una lunga amicizia tra” Antonio Rugolo, Angelo Gillo, Vincenzo Zecca e Livio Grasso e il cui nome è dedicato al compositore Guido Santorsola di nascita pugliese come i quattro musicisti che lo compongono.
Un esordio decisamente interessante che mette bene in luce sia le notevoli capacità tecniche e strumentali dei quattro musicisti che la loro ottima intesa artistica e musicale, le loro musiche (si tratta delle prime registrazioni assolute dei Sonetti giuliani per quattro chitarre e della Sinfonietta per quattro chitarre del Maestro Angelo Gilardino e di Andalucia di Ernesto Leccona nella trascrizione sempre di Gilardino) scorrono gentili e serene, senza sforzo, senza nessuna sensazione di un forzato virtuosismo tecnico ma con la tranquilla consapevolezza artistica e musicale di chi ha dietro di se anni di completa dedizione allo strumento e alla musica.
Si sente che questo cd non arriva dal nulla e non è frutto di un veloce incontro ma di un lavoro portato avanti con costanza e impegno dai quattro musicisti ed esce a testimonianza della loro notevole capacità di interazione musicale da loro raggiunta: è difficile a volte accorgersi quali e quante chitarre (tutte realizzate dal liutaio Roberto De Miranda) stanno suonando in quel dato momento.
Conclusione: un disco davvero piacevole che apre nuovi spazi a una visione più ampia della chitarra da strumento tradizionalmente solista a ensemble integrato e armonicamente più ricco e complesso. Seguite il Quartetto Santorsola, sono già bravi, miglioreranno ancora.
Empedocle70
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