venerdì 7 agosto 2009

Recensione di Forestare, ATMA Classique 2007

Forestare

Le due foto in bianco e nero a pagina dodici e tredici del bel libretto di 32 pagine cha accompagna il cd mostrano i quindici chitarristi che compongono questo interessante ensemble in posa quasi marziale con le loro chitarre, lo sguardo determinato e concentrato, una leggera tensione nell’aria, quasi fossero pronti in un istante a imbracciare i loro strumenti e a suonare all’unisono.
Sono stato tentato dall’acquisto di questo disco per due motivi, il primo perché si tratta di un ensemble di chitarre e il secondo perché adoro cercare versioni diverse di quel capolavoro che è Electric Counterpoint di Steve Reich. Così ho deciso di correre il rischio e di ordinarlo in internet, ogni tanto ci vuole e comunque ne è valsa la pena. Oltre al pezzo di Reich il disco presenta una bella versione di “Acerca del cielo, el aire y la sonrisa” di Leo Brouwer e altri sei brani ci compositori residenti in Quebec: Pascal Sasseville Quoquochi, Richard Desjardins, Denis Goungeon, Francio Marcoux e Francois Gauthier, tutti molto interessanti e con parti cantate in francese (i due pezzi di Desjardins), più vicine alla canzone d’autore francese che non al cantato classico.
La cosa che colpisce subito nell’ascolto è il suono, forte, ampio, intenso, le quindici chitarre generano un’ambienza e una dinamica impressionante ben rispettate nella registrazione del cd, in Electric Counterpoint l’effetto è ancora più evidente rispetto alla “normale” esecuzione con l’ausilio delle parti pre-registrate, il pezzo acquista una portanza e una ariosità davvero piacevoli, la sensazione è davvero quella di essere al centro di una piccola orchestra superando i limiti del suono prodotto da un solo strumenti.
Bravi Forestare, il vostro nome rende davvero merito ai legni delle vostre chitarre e alla vostra abilità musicale.

Empedocle70

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