giovedì 4 marzo 2010

Intervista con Fabrizio De Rossi Re, terza parte



Parlando di compositori innovativi, che ne pensi di John Zorn, dei suoi studi Book of Heads e della scena musicale downtown newyorkese così pronta ad appropriarsi e a ricodificare di qualunque linguaggio musicale, dall’improvvisazione, al jazz, alla contemporanea, al noise, alla musica per cartoni animati?

Penso che John Zorn, sia un grande artista. Il suo modo di vivere in tanti linguaggi musicali, in tante esperienze musicali diverse, rappresenta perfettamente la figura dell’artista del nostro tempo.. un artista in grado di essere un interfaccia musicale con la vita. Spero che il suo esempio, così vivace e intelligente, possa diventare un modello in grado di cambiare la nostra vecchia e stantia idea di “Compositore”. Idea purtroppo carica di pregiudizi, alimentata da pesanti distanze e differenze tra musica alta e bassa, da recinti invalicabili e inspiegabili che ancora sopravvivono in particolare nel mondo accademico. Possono esserci per fortuna esempi diversi: di recente attraverso l’amico musicologo Nicola Verzina ( direttore dell’Archivio Bruno Maderna di Bologna) ho potuto conoscere più approfonditamente l’opera di Maderna, un musicista aperto a 360 gradi. Un compositore con una concezione davvero pionieristica della musica. Maderna ha lavorato negli anni sessanta come oggi lavora Zorn. Ha composto musiche per la pubblicità, per la televisione e per il cinema, nonostante portasse avanti contemporaneamente una vivissima attività compositiva di primo piano nel panorama della musica colta contemporanea e sperimentale.. Una rara figura di artista in quel momento. Una perla rara.
Oggi per fortuna qualche segnale di rinnovamento si affaccia comunque pian pianino anche nel nostro museale e sonnolento mondo europeo.. Devo dire onestamente però che l’Italia in questo momento mi pare creativamente più interessante e libera rispetto ad altri paesi europei ancora talvolta profondamente segnati e mummificati dal dogma della musica contemporanea “difficile e complessa”dell’immediato dopoguerra.

Ho, a volte, la sensazione che nella nostra epoca la storia della musica scorra senza un particolare interesse per il suo decorso cronologico, nella nostra discoteca-biblioteca musicale il prima e il dopo, il passato e il futuro diventano elementi intercambiabili, questo non può comportare il rischio per un interprete e per un compositore di una visione uniforme? Di una “globalizzazione” musicale?

Ha ragione, ma questa caotica e dissacrante globalizzazione musicale mi esalta, purchè sia di qualità. Me ne rendo conto viaggiando in macchina.. Programmo anche nello stesso viaggio un pezzo di musica popolare sarda, poi Bach eseguito da Segovia, una canzone di Mina e magari un paio di cantate di Alessandro Scarlatti ..e arrivo a destinazione.

Quale significato ha l’improvvisazione nella sua ricerca musicale? Si può tornare a parlare di improvvisazione in un repertorio così codificato come quello classico o bisogna per forza uscirne e rivolgersi ad altri repertori, jazz, contemporanea, etc?

La mia natura jazzistica mi porta naturalmente da sempre ad avere sviluppato la pratica dell’improvvisazione. Anche le mie composizioni, fortemente plasmate da una diretta ricerca sullo strumento durante la scrittura, risentono di questo atteggiamento materico e “audiotattile” come lo definisce il musicologo Vincenzo Caporaletti , autore del libro “I processi improvvisativi nella musica”.
L’improvvisazione nel corso dei secoli, almeno fino alla prima parte del Novecento, è stata sempre considerata un corredo indispensabile per la formazione dei musicisti di ogni ordine e grado.
L’esecuzione del repertorio scritto, che prevede abilità di lettura e interpretazione, non deve porsi in contraddizione con la pratica improvvisativa, ma deve diventare piuttosto parte integrante del nostro essere musicisti. Non è un caso che un grande interprete di musica classica ci dia spesso la sensazione di eseguire un pezzo scritto come se fosse il frutto estemporaneo della sua dirompente musicalità...

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