martedì 9 marzo 2010

Suono, Spazio, Arte, Registrazione di Empedocle70 seconda parte



Eno precisa che la registrazione ha avuto la forza di spostare la musica lontano dai suoi luoghi deputati di produzione: possiamo portarci a casa ed ascoltarci la registrazione di una sinfonia invece di dover andare alla Concert Hall. Glenn Gould aveva rinunciato ad eseguire concerti a metà degli anni '60, già col pensiero che le registrazioni avrebbero sostituito le sale da concerto. Ciò è stato dovuto in parte ad un atteggiamento egualitario da parte sua: a casa propria tutti avevano il posto migliore, e con la riproduzione domestica: “the listener is able to indulge preferences and through the electronic modifications with which he endows the listening experience imposes his own personality upon the work. And he does so, he transforms that work, and his relation to it, from an artistic to an environmental experience.” (l'ascoltatore è in grado di indulgere alle proprie preferenze e con le modifiche elettroniche che conferisce alla sua esperienza di ascolto impone la propria personalità sulla musica. E facendo così, egli trasforma il lavoro, e il suo rapporto con esso, da un’esperienza artistica a una ambientale).
In questo modo Glenn Gould concettualizzava involontariamente gli album come una sorta di installazione sonora interattiva. Non solo è possibile per l'ascoltatore godere a casa il pezzo di musica in qualsiasi momento, ma tramite la gestione del volume e dell’equalizzazione su un sistema hi-fi egli diventa effettivamente un direttore / produttore.
“Every sound has a space-bound character of his own. The same sound sounds different in a small room, in a cellar, in a large, empty hall, in a street, in a forest, or on the sea.” (Ogni suono ha uno spazio legato al suo carattere. Lo stesso suono suona in modo diverso in una piccola stanza, in una cantina, in una grande sala vuota, in una strada, in una foresta, o al mare.) Bela Lelazs



Con il giradischi in grado di sintonizzare ogni casa come una sala da concerto, e con la registrazione in grado di dare al suono una posizione centrale, hanno avuto inizio nuove indagini sulle sue specificità e caratteristiche spaziali. L'uomo già da lungo tempo viveva in sintonia con il suono di spazi architettonici e naturali. Bill Viola ha scritto sulle cattedrali gotiche: "Quando si entra in un santuario gotico, è subito evidente che il suono comanda lo spazio. Questo non è solo un semplice effetto di un eco, ma tutti i suoni, non importa quanto vicini, lontani, o forti, sembrano provenire dallo stesso luogo lontano ... Chartres e di altri edifici sono stati descritti come "musica congelata in pietra ".. "L’architettura antica abbonda di notevoli esempi di progettazione acustica, gallerie sussurranti in cui un mormorio nudo di una voce si materializza in un punto a centinaia di metri di distanza dall'altra parte del corridoio e la chiarezza perfetta degli anfiteatri greci in cui un attore, in piedi al punto focale creato dalle pareti riverberanti, si sente distintamente da tutti i membri dell'orchestra e del pubblico "
Nei tempi moderni l’architettura si è meno preoccupata di acustica; "l’idea del suono come mezzo si è persa parecchio nella nostra cultura" dice il sound artist Bill Fontana. "Gli architetti quasi non ci pensano. Disegniamo lo spazio visivamente e non pensiamo al rapporto tra i suoni che esistono negli spazi ". Viola rileva che l'acustica moderna è stata sviluppata per combattere l'incomprensibilità generata dal riverbero nella stanze elaborate dal design moderno, cosa che egli considera ironicamente perché "l’acuto riverbero nella cattedrale gotica, sebbene fosse un risultato della costruzione e non una specifica intenzione, era considerato una parte essenziale della la sua forma globale e della sua funzione ". ...


continua domani

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