sabato 6 marzo 2010

Intervista con Fabrizio De Rossi Re, quinta parte



Ci consigli cinque dischi per lei indispensabili, da avere sempre con se.. i classici cinque dischi per l‘isola deserta.. Che musiche ascolta di solito?

Cinque sono davvero troppo pochi.. Non saprei vivere in un’isola deserta con soli 5 dischi..
Ma per gioco rispondo con piacere:
1) Le Variazioni Golberg di J.S.Bach ( eseguite da Wilhelm Kempff)
2) Atom Heart Mother dei Pink Floyd
3) Undercurrent di Bill Evans & Jim Hall
4) Le sacre du printemps di Igor Stravinsky ( dir. L.Bernstein)
5) Musique de la Grece Antique ( Atrium Musicae di Madrid dir. Gregorio Paniagua)


Quali sono invece i suoi cinque spartiti indispensabili?

Sarebbe difficile sceglierne 500 di partiture.. ma ci provo..
1) I fiori musicali di G.Frescobaldi
2) Quartetto d’archi in fa di Ravel
3) Turandot di Puccini
4) Metamorphosen di R.Strauss
5) Aura di Bruno Maderna


Il Blog viene letto anche da giovani neodiplomati e diplomandi, che consigli si sente di dare a chi, dopo anni di studio, ha deciso di iniziare la carriera di musicista?

Io insegno Elementi di composizione per la didattica ( i bienni abilitanti all’insegnamento) al conservatorio di Fermo e ho quindi tutti allievi giovani neodiplomati.
E’ difficile dare un consiglio generico a tutti.. La carriera musicale è qualcosa di simile ad un abito su misura tagliato da un sarto..un destino unico. Mi pare che la cosa importante sia quella di costruirsi una particolare personalità musicale, proponendo un repertorio particolare e , se possibile, unico. E’ necessario, in particolare oggi, essere aperti a 360 gradi perché un musicista di qualsiasi estrazione deve conoscere altre musiche.. altri mondi. Conosco chitarristi di jazz che non conoscono i pezzi di Sor e Giuliani, e chitarristi classici che non conoscono Joe Pass o Pat Metheny. Entrambi i musicisti vivono la musica in maniera limitata, un giardino chiuso, una prigione musicale.. oggi non è possibile.

Quali sono i suoi prossimi progetti? Su cosa sta lavorando?

Sto scrivendo un’opera dal titolo King Kong, amore mio, che verrà rappresentata nel 2010..
Mi sto divertendo moltissimo, il testo è di Luis Gabriel Santiago, con il quale ho lavorato già in varie avventure di teatro musicale.. è un’opera grottesca e antropologica.. una riflessione delirante in musica sull’evoluzione della specie..
A breve dovrò registrare un CD per Solo Piano con tutte mie composizioni.. e tante altre cose previste per quest’anno.. ma mi piacerebbe a breve scrivere un quartetto per chitarre dedicato a un caro amico e collega chitarrista (Claudio Marcotulli) che suona in quartetto ( Guitalian quartet) con dei musicisti straordinari.. Mi ha chiesto da tempo un pezzo Claudio, ma sono spaventato, non essendo chitarrista, dall’organico diabolico.. ah ..brutta bestia la chitarra.. :-D


- parte prima- parte seconda- parte terza- parte quarta- parte quinta

Grazie Maestro!
Empedocle70

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