lunedì 16 gennaio 2012

Per Stefano Scodanibbio da parte di un suo sincero ammiratore …


Avevo già recensito due dischi di Stefano Scodanibbio, My New Adress e From The New World qualche anno fa. La sua recente scomparsa, il 10 gennaio di questo già triste 2012 dopo una lunga malattia (la sclerosi laterale amiotrofica) all’età di 55 anni mi ha spinto a rimetterli sul piatto e a riascoltarli nuovamente e a scrivere queste poche righe come mio personale commiato e omaggio.
La figura di Scodanibbio si aggiunge a quella di altri grandi a cui le Parche, figlie di Zeus e Temi, hanno voluto tagliare il filo della vita. Nomi come quelli di Romitelli e di Maderna, giganti sconosciuti ai più, giganti in confronto a una italietta sordida e parlamentare, becera e volgarmente salottiera e televisivamente ignorante e pure fiera dei bunga bunga e dei celoduristi manganellari e dei privilegiati vaticani e dell’impunità degli evasori fiscali e dei fascisti inneggianti alla morte di chi combatte il terrorismo.
Scusate non ho mai fatto politica sul mio Blog ma la morte di Scodanibbio ha aggiunto ulteriore amarezza al mio sconforto per come vedo la mia “Povera Patria” massacrata e umiliata dalle tante iene che la circondano e dai tanti vampiri che la depredano.
Parliamo di musica, parliamo di Arte e cerchiamo di risollevarci il morale e di costruire qualcosa di positivo per noi e per i nostri figli. Ho un grande rammarico, volevo intervistare Scodanibbio per il Blog, mi stavo preparando, piano piano stavo acquistando i suoi dischi, costruendo la sua discografia all’interno della mia biblioteca musicale, volevo prepararmi bene, ma non ce l’ho fatta maledizione. La vita, la morte, il destino sono stati più veloci, Le chiedo scusa Maestro, non ce l’ho fatta ed è questo il mio più grande rammarico e rimpianto, pensavo di avere tempo … sono stato sciocco, la vita mi ha ricordato una volta di più di quanto fosse necessario che “we are only immortal for a limited time” per citare i Rush di “Dreamline”.
Lei è stato un grande, scriveva giustamente Luigi Nono che niente come un grande interprete può spingere i compositori a creare musica per uno specifico strumento e Lei ha dimostrato di saper travalicare i limiti del suo contrabbasso raggiungendo nuove vette di virtuosismo e di intelligenza e creatività musicale, per Lei hanno scritto in tanti: Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough,Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis … un elenco lunghissimo, Lei ha saputo unire l’America e l’Europa della musica contemporanea sotto la bandiera della grande Musica.
Tutti Le dobbiamo tanto .. per esempio … Sa come ho saputo della Sua scomparsa? Un post su facebook di quel pazzo geniale di Paolo Angeli ….
Di Lei Cage ha detto: "Stafano Scodanibbio is amazing. I haven't heard better double bass playing than Scodanibbio's. I was just amazed. And I think everyone who heard him was amazed. He is really extraordinary. His performance was absolutely magic."
Io non mi sento di aggiungere altro … completerò la Sua discografia Maestro, e mi impegno a scrivere qualcosa di serio, di intelligente, di vero e di umano su di Lei. E’ il minimo che posso fare.

Con sincerità e rispetto.

Andrea Aguzzi

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