lunedì 18 giugno 2012
Recensione di A Day with The Guitar di Sergio Sorrentino, guitart
I 2010-2011 devono essere stati due anni decisamente intensi per Sergio Sorrentino che ora comincia a vedere realizzarsi i frutti del suo lavoro. Questa è infatti la terza recensione che pubblichiamo su sui cd in pochi mesi e credo che non ci fermeremo qui. Dopo due cd di improvvisazioni (in solo e in trio) per l’etichetta Setola di Maiale e l’uscita sulla netlabel AlchEmistica, l’etichetta guitart pubblica questo suo A Day with the Guitar dove ascoltiamo musiche di Hentri Sauguet, Leo Brouwer e delle composizioni dello stesso Sorrentino.
Sarà perché Sergio ormai lo conosciamo ma non ci stupiamo delle sua abilità tecnica e strumentale, come interprete infatti conferma le qualità già espresse come improvvisatore, dimostrando di trovarsi a suo agio su territori così diversi come la musica atonale di Brouwer che le melodie pulite e ordinate del francese Hentri Sauguet che le proprie composizioni così ispirate dalle sue terre di origine e dai luoghi dove lui ha abitato.
Molto bella infatti la sua Serenata e Danza per chitarra battente e chitarra francese dove viene accompagnato da Francesco Langone, così come ispirata è la sua suite Volumnia.
La strttura del cd è concepita come il percorso di una giornata, un giorno di una chitarra che in sé riassume il tempo dell’universo, una visione panteistica alla Borgess dove la chitarra di Sorrentino definisce e scandisce un Prologo, la nascita dell’Universo e l’inizio del tempo, l’alba di un nuovo giorno, il pomeriggio, la sera che porta con se i ricordi e la notte con i suoi sogni. Il tempo passa e la musica ne scandisce le proporzioni e i flussi entrando e uscendo dal silenzio che è queite ma è anche assenza, vuoto.
Un disco poetico caratterizzato dall’ uso delicato e non eccessivo della melodia e dall’abilità di Sorrentino nel saper pescare nelle sue radici popolari dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la chitarra battente è una strumento bellissimo, da rivalutare e scoprire, lui poi è un interprete bravissimo.
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