"Quale musica può rappresentare il mondo contemporaneo? Senza dubbio dovrebbe essere una musica moderna, una musica che affonda le sue radici nella realtà quotidiana, che rende conto dei rivolgimenti sociali e del fatto che la gran massa del pubblico non sa che farsene della musica. Nello stesso tempo dovrebbe anche — come ogni verità — avere qualcosa di sensazionale, e a tal fine basterebbe che questa musica non fosse falsa, come lo è invece quella che circola ora nella vita culturale, che impone al pubblico falsi sentimenti e relazioni, e costituisce un perenne ostacolo ai rapporti fra l'uomo e il suo tempo." Fred K. Prieberg, Musica Ex Machina, Berlino, 1960.
Setola di Maiale - musiche non convenzionali è un network ed etichetta radicale che coinvolge musicisti indipendenti — per la maggior parte improvvisatori — lontani dalle regole del mercato musicale, più o meno ufficiale. Nasce nel gennaio 1993 per esigenza dei musicisti Stefano Giust e Paolo De Piaggi, che abbandonerà qualche anno più tardi. Lo scopo principale è cercare di colmare un'esigenza molto diffusa nella comunità dei musicisti sperimentali, cioè quella di dare corpo e continuità alle musiche creative prodotte eminentemente nel nostro paese, autoproducendo lavori che per mancanza di opportunità discografiche, o per limitate disponibilità economiche degli stessi artisti, andrebbero perduti. Setola di Maiale si fonda sulla partecipazione attiva e sulla creatività peculiare di ciascun musicista coinvolto: sono nati così progetti di collaborazione, contatti, festivals, le performances alla 48ma Biennale di Venezia oppure presso la storica radio inglese Resonance del London Musicians' Collective. E naturalmente ha preso forma il catalogo, che è possibile consultare ed eventualmente acquistarne i titoli che documenta la musica e le esperienze prodotte in tutti questi anni, proponendo lavori ufficiali di solisti e gruppi nell'ambito dell'improvvisazione creativa — non solo di derivazione jazzistica — e della musica contemporanea nella sua espressione più ampia. In altre parole Setola di Maiale tratta musiche di improvvisazione, free jazz, musica elettronica, jazz contemporaneo, musica sperimentale. I lavori presentati sono opere musicali realizzate in edizioni limitate con supporto cdr, molto curati e professionali. Setola di Maiale non è un'etichetta commerciale a fini di lucro e nemmeno un'associazione; è piuttosto un laboratorio/archivio di libera coagulazione che opera nella più totale libertà creativa e gestionale, il cui intento è documentare e diffondere musiche d'avanguardia. La cultura dell'autoproduzione DIY diventa inevitabilmente l'unica forma di supporto possibile, affinchè certa musica possa esistere in un mercato che evidentemente manca o è stereotipato. È anche un'alternativa ad un modo di fare musica basato sul denaro, sulla mercificazione, sulla diffusione ad ogni costo, sul distacco tra musicista e pubblico a dispetto delle quantità di copie vendute. In altre parole — e nostro malgrado — questa è ancora utopica arte underground.
Nessun commento:
Posta un commento