venerdì 1 agosto 2008

Speciale Christian Saggese: Intervista di Angelo Barricelli parte seconda

Angelo Barricelli: Cosa pensa delle sue incisioni, stupende a mio avviso.

Christian Saggese: Si, sono soddisfatto di alcune mie registrazioni, ma credo molto di più nelle registrazioni live, sono meno manipolabili con editing e trucchi vari. Mi è capitato di ascoltare cd meravigliosi poi non confermati dall'ascolto live del chitarrista. Consiglio sempre di andare ai concerti, si possono imparare molte cose...

AB: Collabora con musicisti di altissimo livello anche di estrazioni culturali diverse e/o alternative alla chitarra classica,ce ne può parlare?

CS: Diciamo che ho avuto la fortuna di collaborare con musicisti da cui ho imparato moltissimo, ricordo piacevolmente Jerry Marotta, Pat Mastelotto (batterista dei King Crimson), ma l'esperienza più emozionante fin ora è stato conoscere e lavorare con compositori come M.Kagel e G.Kurtag

AB: La cosa che mi ha spinto a farle questa intervista,oltre alla sua eccellenza musicale,è stata sicuramente la sua apertura a 360 gradi e la disponibilità che ha con tutti,è solamente il segreto dei grandi chitarristi oppure c'è altro?

CS: Non ho mai considerato la musica "classica" come l'unica degna di essere chiamata musica con la M maiuscola, e posso aggiungere che ho imparato molto più sul suono ascoltando Jaco Pastorius, Stan Gets e Django Reinhardt... che consumando cd di chitarristi classici famosi

AB: Chitarrista classico preferito?

CS: Ida Presti

AB: attualmente come vede il livello chitarristico italiano? E' una mia impressione,oppure ci sono chitarristi bravi,pochi, che si esprimono soprattutto all'estero e nel nostro paese rare volte?

CS: Si, chitarristi bravi ce ne sono tantissimi.... ma è molto più difficile trovare "musicisti" che suonano la chitarra. Trovo che ci siano tanti cloni, che imitano i divi del momento (a volte anche le pettinature ed il vestito) e che manchi in molti casi l'originalità e la consapevolezza di quello che la chitarra classica può offrire.Molti sono ossessionati dalla continua ricerca del "bel suono" (solitamente scuro) ma penso che il nostro strumento sia molto di piu... Non c'è cosa più noiosa ed irritante di un solo colore, sempre "bello" e "pulito".

AB: I suoi progetti per il futuro,sono sicuramente di grande livello,vuole parlarne?

CS: Preparare il mio prossimo lavoro discografico, studiare nuova originale per decacordo, lavorare sulle mie trascrizioni ed uno studio approfondito sulla musica per chitarra sola di Angelo Gilardino.

AB: Cosa pensi dei concorsi?

CS: Penso che siano utilissimi come banco di prova per i propri nervi, ma è importante capire subito che vincerne molti non vuol dire essere bravo più bravo di altri, le giurie esprimono soltanto un giudizio, ma non è la verità assoluta. Ho assistito a numerose eliminazioni di chitarristi strepitosi, soltanto perchè non si avvicinavano al modo di suonare di Russel o Barrueco, o perchè proponevano un programma troppo "raffinato" per la commissione. Una cosa importante da dire, non ho mai modificato il mio modo di suonare per vincere una competizione, mai!.... e potevo farlo facilmente.Grazie molte e auguri per il futuro!

Angelo Barricelli

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