venerdì 30 settembre 2011
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
L'arsenale 2011 Call for Scores
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martedì 27 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
Masterclass di Luigi Attademo 14 -16 ottobre
sabato 24 settembre 2011
2008: Jozef van Wissem - A Priori (Incunabulum 009/Audiomer CD/LP)
venerdì 23 settembre 2011
2001: Jozef van Wissem - Narcissus Drowning (Persephone 003
giovedì 22 settembre 2011
2000: Jozef Van Wissem - Retrograde, A Classical Deconstruction (Persephone 002)
mercoledì 21 settembre 2011
martedì 20 settembre 2011
Jozef Van Wissem
Van Wissem possiede tra l’altro è il titolare dell'etichetta discografica Incunabulum, e ha lavorato e collaborato con artisti quali Maurizio Bianchi, James Blackshaw, Tetuzi Akiyama, Current 93, David Tibet e Gary Lucas. Con Blackshaw ha formato il duo Brethren of the Free Spirit, il quale ha pubblicato due lavori con la Important Records. La rivista The Wire (nume tutelare britannico della stampa dedita alla musica di avanguandia) ha definito il suo album solista Stations of the Cross un "piccolo capolavoro".
Negli ultimi 10 anni sono usciti diversi sui lavori, creando una discografia significativa:
- 2000: Jozef van Wissem - Retrograde, A Classical Deconstruction (Persephone 002)
- 2001: Jozef van Wissem - Narcissus Drowning (Persephone 003)
- 2002: Gary Lucas e Jozef van Wissem - Diplopia (BVHaast 0103)
- 2003: Jozef van Wissem - Simulacrum (BVHaast 0104);
- 2004: Tetuzi Akiyama e Jozef van Wissem - Proletarian Drift (BVHaast 0404)
- 2004: Gary Lucas e Jozef van Wissem - The Universe of Absence (BVHaast 0105); The Wire Tapper 12, CD compilation della rivistaThe Wire; Reduce stress in just over an hour, CD compilation della stazione raido WFMU
- 2005: Lost in the Afternoon - CD compilation della stazione raido WFMU; Jozef van Wissem - Objects in Mirror are closer than they appear (BVHaast 0905)
- 2006: Jozef van Wissem - A Rose By Any Other Name, Anonymous Lute Solos Of The Golden Age (Incunabulum 001)
- 2007: Jozef van Wissem and Tetuzi Akiyama - Hymn for a Fallen Angel (Incunabulum 003)
- 2007: Jozef van Wissem - Stations of the Cross (Incunabulum 004)
- 2008: Brethren of the Free Spirit - Duetto di liuto barocco a 12 corde con James Blackshaw, CD/LP (audioMER 2008)
- 2008: Jozef van Wissem - A Priori (Incunabulum 009/Audiomer CD/LP)
- 2008: The Garden of Forking Paths - (Important Records)
- 2008: Brethren of the Free Spirit - The Wolf also shall dwell will the Lamb (Important Records)
- 2009: Jozef van Wissem - It Is All That Is Made (Important Records)
Dato il suo approccio “alla Burroughs” e una certa attitudine “Do It Yourself” quasi di estrazione underground è molto probabile che il signor Van Wiessem sarebbe risultato simpatico a Lester Bangs. In ogni modo ha suscitato la mia sincera curiosità dato che nella mia discoteca hanno trovato posto tre suoi lavori, l’iniziale Retrograde, A Classical Deconstruction, uscito su Persehone nel 2000, il seguito Narcissus Drowning del 2001 e A Priori del 2009 uscito per la sua etichetta Incunabulum.
lunedì 19 settembre 2011
Jozef Van Wissem
sabato 17 settembre 2011
Bill Frisell, Have a Little Faith
Ho una ammirazione sconfinata per Bill Frisell. Segui la sua carriera fin da quanto ho sentito il suono particolare della sua chitarra nei Naked City e anche se da qualche anno non ha fatto uscire dischi particolarmente esaltanti, sono sempre pronto a difendere la sua intelligenza musicale e la sua abilità come strumentista. Certo che negli anni ’90 dovette attraversare un periodo molto felice dal punto di vista creativo, in rapida successione aveva infatti fatto uscire una serie di dischi eccezionali di cui questo Have a Little Faith rappresenta per me il suo zenith, il suo apice.
Qui Frisell infatti riesce a dimostrare tutta la sua originalità rielaborando e creando un disco di cover eccellenti, lontane anni luce dal classico concetto di definizione degli standards jazzistici. Non storcete la bocca, so che si può partire prevenuti leggendo nei titoli un brano come “Live to Tell”di Madonna, invero arrangiato in modo fantastico sostituendo ogni riferimento pop con un blues tagliente e malinconico come pochi, ma in realtà c'è dentro di tutto, un accozzaglia di generi che se uno non ha nervi e testa ben saldi farebbe in fretta a trasformarli in un minestrone dai sapori indigesti e grotteschi. Ma il nostro chitarrista è abituato a ben altro, ricordo che la sua militanza in quel calderone bollente stilistico che furono i Naked City risale proprio in quegli anni, un gruppo di musicisti geniali allenati a cambiare dieci stili musicali nello stesso brano in meno di mezzo minuto.
Oltre a Madonna infatti ci stanno dentro degli standard jazz tipo "When I fall in love", una marcetta militare ("Washington Post March"), un pezzo di Dylan (la celebre "Just like a woman"), uno di Sonny Rollins ("No Moe") e pure la musica contemporanea, la wilderness di "Billy the Kid" di Aaron Copland, un balletto del 1938 noto per l'eclettico miscuglio di canzoni di cowboy e di canzoni folk americane. Ad accompagnare Frisell la batteria di Joey Baron (compagno di giochi nei Naked City), il clarinetto di Don Byron, il basso di Kermit Driscoll e la fisarmonica di Guy Klucevsek. Il risultato è sensazionale: il clarinetto di Don Byron suona oltremodo fresco e ruspante, la fisarmonica di sottofondo conferisce al tutto sonorità un po' inconsuete per una formazione jazz e il modo di suonare e di arrangiare di Bill Frisell è a dir poco vario in questo disco, passando da paesaggi pazzi e lunari a arrangiamenti folk-country-bonanza a toni più prettamente jazz.
La sua versione di Have a Little Faith di John Hiatt, il brano che da il titolo al disco è poi qualcosa di epocale, e da sola vale la pena di spendere i soldi per l’acquisto del cd, che raccomando in ogni modo se in particolare se vi intrigano le maniere pazze di mescolare folk, country e jazz.
venerdì 16 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
Baden Powell e Vinicius De Moraes, Os Afro-Sambas
Per parlare di questo disco cominciamo facendo un po’ di storia: verso la fine degli anni cinquanta, nacque la bossanova. Per convenzione si fa partire questo genere musicale con la pubblicazione di "Chega de Saudade", scritta da Tom Jobim e Vinicius De Moraes e interpretata da João Gilberto, mentre per i critici musicali si fa coincidere la fine del movimento stesso nel '65, con il primo festival di musica popolare brasileira, vinto da Elis Regina con "Arrastão" composta da Edu Lobo e dal proprio Vinicius. Nacque cosí la MPB o musica popolare brasileira che comincia la sua traiettoria verso un pubblico piú vasto, incastonando nella matrice bossanovista e nelle musiche tradizionali (come il samba), dei tasselli estratti da altre influenze musicali, raggiungendone l´apice di questa tendenza nella fase tropicalista di fine anni sessanta.
Quando si parla di bossanova, i personaggi che vengono subito in mente sono sempre Jobim e Gilberto. Non possiamo peró dimenticare che Vinicius é un personaggio chiave. Se infatti i primi due si sono trascinati dietro lo spirito della bossanova per il resto della loro carriera, Vinicius lo esorcizza rinnovando, grazie anche al suo ecclettismo che lo vede impegnato su vari fronti artistici fra i quali il giornalismo e la drammaturgia. Gli anni sessanta in Brasile sono poi anni di grande ricchezza, freschezza e rinnovamento culturali, anche perché se la bossanova é riuscita ad influenzare il jazz americano, quella freschezza e libertá strumentale tipiche del jazz entrarono pesantemente in una nicchia di musicisti brasiliani, per non parlare di quello che successe poi con il tropicalismo. "Os Afro-Sambas", esce nel '66, un anno dopo "Arrastão". Vinicius rimase affascinato dalla musicalitá afro-brasileira nelle sue manifestazioni piú ancestrali; nel Candomblé, la più diffusa religione africana, nel samba di roda e nella capoeira. Cosí, dopo una accurata ricerca in territorio baiano, che più di ogni altro ha saputo mantenere viva la cultura africana, Vinicius e Baden, mettono insieme tutto il materiale raccolto e lo fondono con maestria alla loro bossanova. Per la prima volta si sente il battito degli atabaques accompagnare il suono del flauto, l´agogó scandire il tempo per la chitarra, egregiamente suonata da Baden Powell. Sicuramente Vinicius e Baden, hanno voluto rendere omaggio alla tradizione afro-brasileira senza la quale la bossanova non sarebbe mai esistita e non avrebbe potuto cosí deliziare i salotti della borghesia carioca, aiutando un poco la società brasiliana a volgere lo sguardo alla cultura afro-popolare perseguita e ghettizzata. Un album che a distanza di oltre 40 anni rimane attuale e coinvolgente, tecnicamente ineccepibile, ben arrangiato e prodotto: Baden Powell si sente perfettamente a suo agio, lui che é abituato ad unire il classico con il popolare e Vinicius canta in modo gentile e confidenziale.
mercoledì 14 settembre 2011
Presentazione Aristofane in Blue Maurizio Pisati
Presentazione Aristofane in Blue
Stagione 2011/2012
Milano - 14 settembre 2011
Sala Stampa di Palazzo Marino h. 11.30
Piazza della Scala, 2
interverranno
Stefano Boeri, Assessore alla Cultura, Expo, Moda e Design del Comune di Milano
Novo Umberto Maerna, VicePresidente Provincia di Milano, Assessore alla Cultura
Massimo Buscemi, Assessore alla Cultura Regione Lombardia
Annig Raimondi, Direttore Artistico
Maria Eugenia D'Aquino, Legale Rappresentante
Presentazione della Stagione 2011/12
e anticipazioni sulla nuova opera
ARISTOFANE in BLUE
opera teatrale musicale in un atto
di Maurizio Pisati
produzione PACTA-ZONE-StarCopying/GDPackaging srl
martedì 13 settembre 2011
Piero Bittolo Bon & His Original Pigneto Stompers: Mucho Acustica
lunedì 12 settembre 2011
Ricerca musicisti per Inaugurazione anno accademico e Bando Sound Scape Composition
Cari studenti,
nella speranza di fare cosa gradita vi scriviamo per comunicarvi due novità relative al nuovo anno accademico 2011/2012.
1) la possibilità di partecipare, in qualità di musicisti, all'inaugurazione dell'anno accademico di Ca' Foscari (prevista per il 2 ottobre);
2) la possibilità di partecipare a un interessante corso di formazione dedicato alla "Sound Scape Composition".
1)
Per l'inaugurazione dell'anno accademico Musicafoscari parteciperà proponendo diverse attività:
- un'esecuzione di In C di Terry Riley (grazie alla proposta di Carlo Siega);
- una musicazione dal vivo di un video di un'artista russo contemporaneo;
- un'eventuale composizione di standard improvvisativi proposti dagli studenti.
Tutte e tre le attività saranno eseguite dagli studenti che vorranno partecipare.
Per questo vi scriviamo per dirvi che, se lo desiderate, potrete contattarci per partecipare esprimendo eventualmente le vostre preferenze (potrete scegliere di partecipare ad una o più attività qui proposte).Il brano di Riley potrà essere eseguito da un numero potenzialmente infinito di persone ed è ammessa la partecipazione di qualsiasi strumento musicale, ferma restando la conoscenza di ritmo e solfeggio.
2)
Al fine di valorizzare l’uso consapevole e creativo del mezzo informatico nelle attività musicali la Fondazione Giorgio Cini, con il contributo della Regione Veneto e in collaborazione con l'Università Ca' Foscari, la Fondazione e Scuola di San Giorgio e il Conservatorio di Musica B. Marcello, intende promuovere una serie di iniziative formative e performative (compositive, esecutive, improvvisative) che coinvolgano i giovani in attività laboratoriali alternate ad attività didattiche ed esecuzioni musicali. Affiancato all’uso delle tecnologie digitali è previsto l’utilizzo di strumenti acustici tradizionali e di registrazioni di suoni ambientali che interagiscano con il mezzo informatico dal vivo e in studio.
Il percorso spazia fra insegnamenti di acustica ed elettroacustica, elaborazione digitale del suono, storia della musica digitale, registrazioni sul campo e in studio etc. (per ulteriori dettagli si veda il bando)
Qualora siate interessati troverete il bando in allegato (attenzione alla data di scadenza).
Nell'augurarvi dunque un nuovo anno accademico vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
A presto,
lo staff di MusiCaFoscari.
sabato 10 settembre 2011
Guitarra flamenca de Concierto
Il Comune di Borgo di Terzo (Bg)
con la partecipazione del Museo della Val Cavallina
e la collaborazione della Associazione Bergamo Chitarra
p r e s e n t a
domenica 11 settembre 2011 , ore 16.00
Nell’ambito della quarta edizione [ aprile – dicembre 2011 ] della rassegna itinerante:
Liuto Chitarra Mandolino a Bergamo
Un Concerto dedicato ai Liutisti Terzi di Borgo de Tertio (sec. XVI)
“ Guitarra flamenca de Concierto ”
Il Concerto sarà integrato da percorsi di storia e cultura musicale in terra bergamasca
con note esplicative sui luoghi - le musiche - gli autori - gli interpreti – gli strumenti musicali
Juan Lorenzo
chitarrista flamenco internazionale
direttore artistico: Maestro Giacomo Parimbelli
info 347 88 94 703
i n g r e s s o l i b e r o
profilo artistico
JUAN LORENZO, chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo.
Di origini spagnole, compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città. In vent' anni di attività, ha tenuto 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del flamenco internazionale, quali i chitarristi José Luis Postigo, Victor Monge "Serranito", Manitas de Plata, Merengue de Corboba, Oscar Herrero, i cantaores José de la Tomasa, Carmen Sanchez, Feliz de Lola e Javier Hidalgo, i bailaores José Greco, Antonio Marquez, Joaquin Grilo, "El Junco", Juan Ortega, Joaquin Ruiz, Miguel Angel Espino e Carmen Reina.
Frequenti, inoltre, le sue collaborazioni con artisti pop, tra cui Andrea Bocelli, Mario Reyes dei Gipsy Kings, Jethro Tull, Tony Esposito, Al di Meola, Pino Daniele.
Nel 1996 fonda la propria compagnia "Flamenco Libre", con cui si esibisce in Italia, Spagna, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera, Ex Juogoslavia, Tunisia, continuando parallelamente l'attività come solista, in duo col chitarrista classico Flavio Sala e con orchestra in tutta Europa, Stati Uniti e Russia.
Nel 1997 partecipa alla registrazione del video "La Feria de Abril" in una delle più importanti istituzioni di arte flamenca, la "Fundacion Cristina Heeren" di Siviglia, da cui partirà il tour europeo. Nel 2008-2009 con il progetto per chitarra sola “flamenco de concierto”si esibisce in alcune delle più prestigiose sale internazionali come: Tchaikovsky hall (Mosca), Palazzo Pitti (Firenze), Teatro Parioli (Roma), Blutenburger Konzerte (Monaco di Baviera), Teatro Comunale Di Lugano (Svizzera), War Memorial and Performing Arts Center di San Francisco (California), Teatro Politeama (Palermo), ecc….
Da sempre particolarmente attento alla didattica flamenca, ha pubblicato numerosi saggi su riviste di settore, libri e metodi sulla chitarra flamenca, oltre a diverse incisioni discografiche tra cd e dvd distribuite in Europa, Stati Uniti e Giappone. Innumerevoli sono i suoi corsi e masters in importanti centri musicali (Conservatorio Santa Cecilia di Roma, il "Cherubini" di Firenze, ecc...).
Attualmente è docente presso il conservatorio di Terni (ITALY) .
Musiche in ascolto:
Ramon Montoya:
solea, granaiana, guajira, tiento, malaguena
Sabicas:
farruca alegrias
J.Lorenzo:
fandango, solea, buleriars
venerdì 9 settembre 2011
Derek Bailey & DJ Ninj - Guitar, Drums N' Bass
giovedì 8 settembre 2011
IX edizione della Giornata della Chitarra Classica
Si terrà Sabato 10/09/2011 nel "Borgo di Vigoleno", all'interno delle mura di un antico castello medievale in provincia di Piacenza.
La Giornata questa volta sarà associata alla rassegna "Vigolenote" già svoltasi nel 2010.
Suoneranno: Matteo Leoni, Marianna Grassi, Giorgio D'Ambrosio e Andrea Ferrario. (sul sito c'è un errore, Beatrice Maggi non suonerà)
Prima dell'aperitivo si esibirà come solista Betty Trevisan Veroes (13 anni).
In serata ci sarà il Recital del duo chitarristico: Rozado-Ghiglione.
mercoledì 7 settembre 2011
Stefano Pilia, Action Silence Prayers
martedì 6 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
Stefano Pilia, Healing memories and other scattering times, Lastvisible Dog,
domenica 4 settembre 2011
sabato 3 settembre 2011
settembre con ArsPublica
Elisa Spermulli violino
venerdì 2 settembre 2011
Recensione di No Time (at all) di Diego Castro Magas
Sembra non passi giorno che la chitarra non dimostri il profondo interesse che suscita nei compositori contemporanei. Il cd di Diego Castro Magas evidenzia questo interesse presente anche dall'altra parte dell'oceano e più precisamente in Cile. Disco molto interessante questo No Time (at all) per diversi motivi, innanzitutto per lo notevole abilità strumentale di Diego Castro Magas, eccellente chitarrista che qui dimostra tutta la sua perizia tecnica, in secundis per la notevole qualità delle composizioni qui registrate che dimostrano la presenza di una scuola cilena per la chitarra contemporanea.
Il cd, autoprodotto dal chitarrista direttamente su CdBaby, inizia con un classico della chitarra contemporanea come i due brani “Algo” del compositore italiano Franco Donatoni e si conclude con No Time (at all) di Brian Ferneyhough, compositore inglese legato alla “nuova complessità”, assieme alle musiche di cinque compositori cileni: Pablo Aranda, Cristian Morales Ossio, Alejandro Guarello, Hilda Paredes e Francisco Silva.
La dissoluzione del tempo, un nuovo concetto di suono nello spazio, la chitarra usata in modo non convenzionale sembrano queste essere le basi delle musiche suonate in questo cd, così come lo sono le idee di Walter Benjamin, filosofo, scrittore, critico letterario e traduttore tedesco, più volte citato nel bel libretto che accompagna il disco.
Una dimensione di viaggio nel tempo e nello spazio aleggia nelle note suonate dalla splendida chitarra di Diego Castro Magas, un disco che non deve mancare nella discoteca di chi è alla ricerca di materiale nuovo e interessante da ascoltare e, perchè no, da suonare.
Piccola nota: questo cd è interamente autoprodotto dall'interprete e in vendita direttamente su Cd Babe a questo link:
http://www.cdbaby.com/cd/diegocastromagas
La qualità di registrazione curata e di ottima qualità.