Tango. Un pensiero triste che si balla. Una parola. Sensazione. Emozione. Musica. Atmosfera. Un compositore. Piazzolla. Difficile trovare un altro termine che con una sola parola sia in grado di comunicare immediatamente questi concetti, questo insieme di patos, storia, musica, sudore, danza e musica, riuscendo contemporaneamente a slegarlo dal suo luogo di origine e rendendolo patrimonio culturale mondiale. Jazz? Troppi sotto generi. Rock? Quale? Pop? Sì, ma quando c’era ancora Andy Warhol. Blues? Ecco sì il blues va bene. Ma il Tango ha ancora una marcia in più, perché il blues è il blues, ma il Tango ha Piazzolla come suo poeta e massimo campione.
Perché ci vuole un genio, un vero Genio per prendere un genere musicale nato nei postriboli, fonderlo col jazz, la musica classica e il klezmer e dargli uno spirito, un’anima talmente forte da renderlo universale e immortale.
E ci vogliono nervi, muscoli, talento e tanta passione per interpretare al meglio la sua musica sia nel ballo che con una chitarra.
Matteo Mela, Per Arne Glorvigen, Lorenzo Micheli, Ivan Ramaglia e I Solisti di Parma di talento, di passione, di intuizione ne hanno e ne hanno da vendere. Questo disco è un monolite, solido, compatto, senza una sola sbavatura, senza un solo cedimento, senza un solo attimo di flessione nella tensione emotiva e musicale. Lascia senza fiato, stordisce, per la devozione e per la passione. 74 minuti di puro talento.
Qui non c’è spazio per il fumo, qui c’è solo l’arrosto: le Tango Suite for two guitars, l’Histoire du Tango for violin and guitar, i Cinco Piezas e il Double Concerto “Hommage a Liege”. Tutte interpretate al meglio, con un controllo sugli strumenti e una tecnica talmente superlativa che non intralcia minimamente l’emotività, il sentimento e i colori che i musicisti trasmettono con la semplicità e la bravura di chi ha tanto studiato, suonato.
Comprate questo disco. Ascoltate questo disco. Regalate questo disco. Aprite le porte al Tango. Non ve ne pentirete. Matteo Mela e Astor Piazzola Complete Guitar Music, Volume nro 13 della Guitar Collection della Stradivarius non vi deluderanno.
Empedocle70
Perché ci vuole un genio, un vero Genio per prendere un genere musicale nato nei postriboli, fonderlo col jazz, la musica classica e il klezmer e dargli uno spirito, un’anima talmente forte da renderlo universale e immortale.
E ci vogliono nervi, muscoli, talento e tanta passione per interpretare al meglio la sua musica sia nel ballo che con una chitarra.
Matteo Mela, Per Arne Glorvigen, Lorenzo Micheli, Ivan Ramaglia e I Solisti di Parma di talento, di passione, di intuizione ne hanno e ne hanno da vendere. Questo disco è un monolite, solido, compatto, senza una sola sbavatura, senza un solo cedimento, senza un solo attimo di flessione nella tensione emotiva e musicale. Lascia senza fiato, stordisce, per la devozione e per la passione. 74 minuti di puro talento.
Qui non c’è spazio per il fumo, qui c’è solo l’arrosto: le Tango Suite for two guitars, l’Histoire du Tango for violin and guitar, i Cinco Piezas e il Double Concerto “Hommage a Liege”. Tutte interpretate al meglio, con un controllo sugli strumenti e una tecnica talmente superlativa che non intralcia minimamente l’emotività, il sentimento e i colori che i musicisti trasmettono con la semplicità e la bravura di chi ha tanto studiato, suonato.
Comprate questo disco. Ascoltate questo disco. Regalate questo disco. Aprite le porte al Tango. Non ve ne pentirete. Matteo Mela e Astor Piazzola Complete Guitar Music, Volume nro 13 della Guitar Collection della Stradivarius non vi deluderanno.
Empedocle70
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