Curioso. Questo disco mi ha riportato alla mente una amichevole discussione vecchia di quasi vent’anni con un amico pianista, in sostanza il mio amico bonariamente accusava i chitarristi (classici e elettrici indistintamente) di essere dei feticisti mono mandatari, cioè alla fine di ascoltare solo e soltanto musica e dischi che riguardassero la chitarra e di mostrare il più banale disinteresse verso gli altri strumenti. Ovviamente diversamente da lui, pianista, che invece era portatore di una visione musicale più ampia. Tralasciando lo sfottio e il fatto che non si può fare di ogni erba un fascio forse il mio amico non aveva tutti i torti avendo io deciso l’acquisto di questo cd unicamente per la presenza della chitarra di Marco Cappelli.
Però. Se il mio amico a distanza di 20 anni avesse avuto ragione ora dovrei dirmi deluso in quanto il bravissimo Marco suona solo in due brani assieme all’Ensemble, la Sestina d’autunno “Veni Creator Igor” e la Seconda Serenata Trio di Goffredo Petrassi, due brani sulle 24 tracce che complessivamente compongono il disco che vede il napoletano Ensemble Dissonanzen confrontarsi anche con il Quaderno Musicale di Annalibera per solo pianoforte, la Tartiniana Seconda per violino e piano e le Parole di S.Paolo di Dalla Piccola e il Dialogo Angelico per due flauti di Detrassi. E invece… e invce il disco mi piace, lo trovo decisamente interessante e confesso quasi quasi (molto quasi quasi) di essermi goduto di più i brani dove la chitarra è assente. Al di la della mia povera opinione è comunque vero che non è facile reperire in circolazione incisioni di questo livello dei due compositori italiani e che è un vero piacere sentire suonare l’intero Ensemble che dimostra una notevole perizia tecnica e un forte affiatamento tra i vari strumentisti. Piace il gioco di squadra, piace la bravura del direttore Claudio Lugo, piace la qualità di incisione e il bel libretto di 20 pagine con testi di Giordano Montecchi che lo accompagna. Musica di nicchia? Per iniziati? Ma quanto la pianteremo di utilizzare le categorie del marketing anche per l’arte e cominceremo a rilassarci un po’?
Empedocle70
Però. Se il mio amico a distanza di 20 anni avesse avuto ragione ora dovrei dirmi deluso in quanto il bravissimo Marco suona solo in due brani assieme all’Ensemble, la Sestina d’autunno “Veni Creator Igor” e la Seconda Serenata Trio di Goffredo Petrassi, due brani sulle 24 tracce che complessivamente compongono il disco che vede il napoletano Ensemble Dissonanzen confrontarsi anche con il Quaderno Musicale di Annalibera per solo pianoforte, la Tartiniana Seconda per violino e piano e le Parole di S.Paolo di Dalla Piccola e il Dialogo Angelico per due flauti di Detrassi. E invece… e invce il disco mi piace, lo trovo decisamente interessante e confesso quasi quasi (molto quasi quasi) di essermi goduto di più i brani dove la chitarra è assente. Al di la della mia povera opinione è comunque vero che non è facile reperire in circolazione incisioni di questo livello dei due compositori italiani e che è un vero piacere sentire suonare l’intero Ensemble che dimostra una notevole perizia tecnica e un forte affiatamento tra i vari strumentisti. Piace il gioco di squadra, piace la bravura del direttore Claudio Lugo, piace la qualità di incisione e il bel libretto di 20 pagine con testi di Giordano Montecchi che lo accompagna. Musica di nicchia? Per iniziati? Ma quanto la pianteremo di utilizzare le categorie del marketing anche per l’arte e cominceremo a rilassarci un po’?
Empedocle70
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