(l'intervista
è a cura di Costanza Pasquotti. La trascrizione è stata effettuata
da Gabriele Soppelsa)
Costanza
Pasquotti: Per il canale youtube del Son Ensemble abbiamo con noi il
maestro Andrea Toffolini, musicista poliedrico che nasce come
pianista e violinista classico per approdare poi in composizione con
il supporto delle nuove tecnologie e passando attraverso alla musica
elettronica ed alla direzione d’orchestra. Maestro ci può
raccontare in maniera più approfondita lo sviluppo di questo suo
percorso artistico e personale, ovviamente?
Andrea
Toffolini: Buongiorno. Allora, inizio a studiare musica circa all’età
di sette anni: questo grazie, diciamo, ad una familiarità, nel senso
che mio nonno era diplomato in pianoforte e in organo. Fin da piccolo
quindi, praticamente, mi ha fatto sedere su quel seggiolino che sta
davanti alla tastiera… all’età di undici anni inizio a studiare
violino perché entro in Conservatorio, corso di studi che ho
proseguito fino a circa diciassette anni.
Subito
dopo il diploma magistrale mi iscrivo al conservatorio di
Castelfranco Veneto, dove inizio a studiare composizione nella classe
del Maestro Pasquotti: lì proseguo gli studi, poi ovviamente il
maestro si trasferisce a Venezia e quindi lo seguo molto volentieri.
A Venezia ottengo il diploma in composizione e contemporaneamente
inizio gli studi di musica elettronica col Maestro Vidolin. Ottengo
anche il diploma di musica elettronica e quindi, per proseguire nei
nuovi ordinamenti dei corsi musicali, faccio anche la laurea di
secondo livello, sotto la guida dei maestri Pasquotti e Vidolin […].
Essendo poi entrato anche nell’ambito dell’educazione musicale,
all’interno delle scuole statali, faccio anche la laurea
all’abilitazione all’insegnamento
Questo
è stato il mio percorso, un percorso variegato che però sicuramente
ha portato ad una conoscenza abbastanza ampia, perché col violino è
vero ho abbandonato un pochino […], però ho fatto delle esperienze
anche a livello orchestrale (ad esempio nell’orchestra Alpe Adria):
sono tutte esperienze che anche ai fini compositivi aiutano molto
nello scrivere.
C:
se potessimo fare, alla luce di questo escursus, una somma
all’interno di situazione e personaggi più importanti per lei,
quali sono e perchè?
A:
Sicuramente sia il maestro Pasquotti che il maestro Vidolin sono
stati veramente delle persone molto importanti. Del maestro
Pasquotti, sicuramente, a livello compositivo, la cosa che ho
apprezzato di più è stata il fatto che lui non intervenisse mai sul
modo di scrivere o comunque proprio sulla scrittura: nel senso, lui
non ha mai scritto una nota sulla mia partitura, diciamo che il suo
obiettivo era quello di far ragionare le persone su quello che
stavano facendo, e questo, secondo me, è stato veramente importante.
Sul
maestro Vidolin, penso che tutti conoscano [quanto sia una] persona
di altissima cultura e di massima conoscenza a livello elettronico. È
un'altra persona che da questo punto di vista mi ha aiutato molto,
anche in questo caso, devo dire, facendomi ragionare su quello che
stavo facendo e cercando di approfondire fin nei dettagli più
piccoli le operazioni o, diciamo, le composizioni o i vari sistemi
che si utilizzavano per la musica elettronica.
C:
…prima invece accennava anche al fatto della sua esperienza nella
didattica: approfondiamo quindi la sua esperienza in questo campo. È
ormai da molti anni che lei insegna al liceo musicale “Percoto”
di Udine, e ha modo di far lavorare i suoi studenti su un’arte,
quella musicale, che di solito viene messa abbastanza da parte
nell’educazione formativa della scuola italiana. Qual è a suo
avviso l’approccio vincente da proporre ai ragazzi per stimolare in
loro la curiosità verso questa disciplina?
A:
Da cinque anni a questa parte, con la riforma dei vari licei,
all’interno dell’ordinamento scolastico è nato il liceo
musicale, che dopo un’esperienza a livello sperimentale all’interno
dei conservatori, diventa ordinamentale a tutti gli effetti, al di là
della sperimentazione. Questo liceo ha la fortuna di avere,
all’interno delle trentadue ore che i ragazzi fanno
settimanalmente, dodici ore adibite agli insegnamenti musicali, hanno
primo e secondo strumento, teoria e analisi della composizione…
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