venerdì 18 dicembre 2015
Manuel Göttsching e l'avanguardia divertente
"... se non altro Manuel Göttsching era ancora vivo. A quell'album seguì un disco di stratificazioni chitarristiche, intitolato Inventions for Electric Guitar. E' un disco facile e irrilevante, per quanto a metà degli anni Settanta forse non fosse cosa da poco."
Julian Cope, Krautrocksampler pag.141
Come stroncatura non è decisamente male: certe parole dette e scritte da guru psichedelico del Kraut Rock Julian Cope pesano come macigni, ma non è detto che dei guru bisogna sempre fidarsi. Difficilmente un esperto e un musicista rock avrebbe ammesso che i suoi dischi Inventions fo Electric Guitar del 1975 e E2-E4 del 1984 avrebbero così tanto influenzato la scena della musica techno anni dopo. Ma andiamo per gradi. Siamo agli inizi degli anni '70 e la Germania post bellica viene colpita in pieno dal "flower power", dagli hippy e dalla LSD. Sapete come sono fatti i tedeschi: fanno le cose seriamente anche quando decidono di sballare e comunque lo fanno alla grande. Nel giro di pochi anni la Germania partorisce tutta una serie di gruppi che faranno storia proponendo una loro versione personalissima del rock che passerà alla storia col nome di KrautRock e la cui epopea sarà poi cantata nel bellissimo libro Krautrocksampler ad opera del bardo lisergico Julian Cope. Grupi come i Can, i Kraftwerk, i Tangerine Dream, i Neu!, i Popol Vuh, gli Amon Duul, i Cluster e gli Ash Ra Temple, per citare i nomi più famosi riusciranno i ricavarsi una nicchia importante all'interno della musica popolare del '900 presentando una loro personalissima, originale e avveniristica rilettura dei canoni della musica rock, del beat, del free jazz, della musica elettronica e della musica contemporanea creando un blend assolutamente unico e, a distanza di oltre quarant'anni suonati, ancora attuale e fonte di riletture e ispirazioni per generazioni di altri musicisti.
Abbiamo parlato di Ash Ra Temple. Questa band di rock sperimentale (chiamiamolo così per ora) era capitanata dal chitarrista Manuel Göttsching e, per un certo periodo, ebbe tra i suoi componenti anche l'ex membro dei Tangerine Dream, Klaus Schulze.
Band di corrieri cosmici gli Ash Ra Temple, che nel 1971 pubblicavano già il loro primo disco, omonimo, che li poneva in buona di altri gruppi psichedelici più blasonati come i Pink Floyd di Sid Barrett e che si reggeva sulle improvvisazioni chitarristiche di Göttsching e sul senso impressionista e sui colori generati dalle tastiere di Schulze. A questi disco fece seguito l'ottimo Schwingungen del 1972), il capolavoro del gruppo, in cui collabora anche Damo Suzuki, cantante dei Can. Mentre Seven Up del 1973 vede l'arrivo della festa lisergica al massimo livello coinvolgendo nel gruppo lo stesso leader maximo della diffusione del LSD, TImothy Leary, disco che però, sinceramente, ha retto male l'usura del tempo e che oggi mi appare piuttosto infantile e fiacco di idee musicali valide.
Gli Ash Ra chiudono i battenti con Starring Rosi del 1973, ovvero Göttsching con la cantante Rosi Mueller, il bassista Dieter Dirks e il batterista Harald Grosskopf. Non ve lo consiglio neanche: Göttsching si perde e il gruppo manca di compattezza e ... beh, con la droga puoi imbroccarla una volta, ma non sempre.
Finito il gruppo Göttsching intraprende una carriera solistica coraggiosa, una vera e propria saga cosmica di cui ci interessano due dischi Inventions for Electric Guitar la cui copertina lo ritrae sorridente e orgoglioso del lavoro svolto, il disco esce nel 1975 e ad ascoltarlo oggi suona sì un po' naif e ingenuo ma non perde il suo smalto minimalista, divertente e interessante. Göttsching fa quello che gli riesce meglio: creare elaborate fughe cosmiche e ipnotiche basate su loop ripetuti di ninna nanne melodiche che escono dalla sua chitarra elettrica. Pensateci siamo nel 1975 e Göttsching attinge a piene mani a strutture minimalistiche, anticipando di diversi anni i lavori di tape loop di Brian Eno e Robert Frip e le chitarre in delay su cui David Gilmour dei Pink Floyd e The Edge degli U2 creeranno delle solide carriere e reputazioni.
Fino alla ristampa in cd del 1991 da parte della Spalax il vinile di Inventions for Electric Guitars verrà scambiato tra i Dj della techno di Detroit e della house di Chicago a prezzi da Christie.
Sono loro infatti a "capire" questo disco e a utilizzarlo nelle feste house assieme ai dischi dei Kraftwerk definendolo un incredibile matrimonio tra ingegneria tedesca, black music e futurismo da Guerre Stellari che porterà alla nascita della techno e della house music.
Göttsching ritorna sui suoi passi , o meglio, sulle elaborate stratificazioni dei suoi loop chitarristici nel 1981, lo scrive lui stesso nelle note che accompagnano la ristampa del 25esimo anniversario di E2-E4 del 2006: "At the end of 1981, when I came back from a long tour (with Klaus Schultze) I still felt in a "concert mood" for a few days and so one evening I gave a "Manuel Göttsching solo concert" in my studio - just for myself. I luckly had the reflex to press the red record button on the tape machine. It was the 12th of december 1981... Nothing was too loud or too quiet. Over the years I'd made many session recordings in my studio, but none of them produced such a perfect and rounded result over this duration and breadth. I found it almost uncanny. And a problem."
Un problema che verrà risolto con la pubblicazione del disco E2-E4 nel 1984, titolo emblematico che prende il nome dalla nota apertura delle partite di scacchi, il gioco preferito dal padre di Göttsching. Quando il disco esce diventa immediatamente il link tra il Krautrock psichedelico e cosmico degli anni '70 e la musica elettronica degli anni'80, quasi un'ora di minimalismo chitarrista basato su intersezioni, ripetizioni e stratificazioni di loop chitarristici pulsanti basati su solo due accordi: Steve Reich e Afrika Bambaataa che vanno a un party cyberpunk assieme, solo che il cyberpunk allora era ancora solo nella mente di William Gibson. Nel 1989 questo disco rappresenterà la base da cui partirà la disco italica di Sueño Latino ad opera di Andrea Gemolotto, Claudio Collino, Davide Rizzatti e Riccardo Persi. A cui si unirà in seguito lo stesso Göttsching aggiungendo alcune parti di chitarra e che sarà remixato a sua volta dal genio di Derrick May nella algida vertigine techno del suo Derrick May Illusion First Remix.
Göttsching in seguito non raggiungerà più i livelli di creatività raggiunti in questi due dischi seminali e anticipatori, continuando però una onesta carriera di musicista. Riascoltare questi dischi oggi, così abituati come siamo alle possibilità offerte da sintetizzatori e computer e effetti vari per chitarra può far sorridere, ma di una cosa però sono assolutamente certo: l'avanguardia non è mai stata così divertente.
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