“Muse non parlano tra loro ma danzano insieme: la compenetrazione tra diversi linguaggi non avviene a livello formale e strutturale ma segue percorsi imprevedibili a volte anche intuitivi.” Paul Valéry
Disco della maturità questo per il quartetto Chaque Object, ovvero Pablo Montagne e Adolfo La Volpe alle “qualsiasitipodichitarra”, Francesco Massaro ai sax e Alessandro Tomassetti alle percussioni, disco bello e interessante e realizzato con la casa discografica Evil Rabbit Records, label indipendente e particolarmente interessata al mondo dell’improvvisazione.
Colpisce in questo disco di musiche così vicine a certe forme di improvvisazione tipiche del free e a certi ambiti di musica contemporanea astratta, la notevole capacità di interazione dimostrata dai membri del gruppo: anche senza vederli suonare è facile immaginarli concentrati sui loro strumenti, gli sguardi tesi che si cercano, una comunicazione sottile e silenziosa che li avvolge in una rete di collegamenti ipertestuali. Che sia questa una nuova possibile strada per chi si occupa di avanguardia e di musica contemporanea? La musica del passato è linguaggio, vicenda, mediazione, comunicazione, forma, opera strutturata, quella di oggi puro divenire, immediatezza, atto, annullamento della distinzione, identificazione mistica, feticismo del materiale sonoro, quasi iconica nella sua nudità comunicativa. Forse dopo l’”action painting” è arrivato il momento dell’ ”action music” … che è un’altra cosa rispetto all’improvvisazione jazzistica.
Molto bello l’artwork del cd: un semplice cartonato dalle linee minimaliste che traduce anche nella confezione le idee registrate tra i bit del cd che contiene.
Empdocle70
Disco della maturità questo per il quartetto Chaque Object, ovvero Pablo Montagne e Adolfo La Volpe alle “qualsiasitipodichitarra”, Francesco Massaro ai sax e Alessandro Tomassetti alle percussioni, disco bello e interessante e realizzato con la casa discografica Evil Rabbit Records, label indipendente e particolarmente interessata al mondo dell’improvvisazione.
Colpisce in questo disco di musiche così vicine a certe forme di improvvisazione tipiche del free e a certi ambiti di musica contemporanea astratta, la notevole capacità di interazione dimostrata dai membri del gruppo: anche senza vederli suonare è facile immaginarli concentrati sui loro strumenti, gli sguardi tesi che si cercano, una comunicazione sottile e silenziosa che li avvolge in una rete di collegamenti ipertestuali. Che sia questa una nuova possibile strada per chi si occupa di avanguardia e di musica contemporanea? La musica del passato è linguaggio, vicenda, mediazione, comunicazione, forma, opera strutturata, quella di oggi puro divenire, immediatezza, atto, annullamento della distinzione, identificazione mistica, feticismo del materiale sonoro, quasi iconica nella sua nudità comunicativa. Forse dopo l’”action painting” è arrivato il momento dell’ ”action music” … che è un’altra cosa rispetto all’improvvisazione jazzistica.
Molto bello l’artwork del cd: un semplice cartonato dalle linee minimaliste che traduce anche nella confezione le idee registrate tra i bit del cd che contiene.
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