Visualizzazione post con etichetta Elia Casu. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Elia Casu. Mostra tutti i post

domenica 1 maggio 2016

Il mio nuovo libro "Chitarre Visionarie conversazioni con chitarristi alternativi"


E' davvero con molto piacere che vi comunico che il mio nuovo libro "Chitarre Visionarie conversazioni con chitarristi alternativi" è finalmente disponibile in vendita sul sito di youcanprint.it in formato cartaceo a questo link

Questo libro è il risultato di due anni di lavoro trascorsi nell'intervistare quindici chitarristi conosciuti nel corso di questi sette anni di attività come blogger per il mio Blog Chitarra e Dintorni.

Poter frequentare musicisti come Paolo Sorge, Florindo Baldissera, Simone Massaron, Paolo Angeli, Elena Càsoli, Elia Casu, Vittorino Nalato, Gisbert Watty, Dora Filippone, Alessandra Novaga, Marco Cappelli, Maurizio Grandinetti, Donato D'Antonio, Eugenio Becherucci e Arturo Tallini è stato per me fondamentale per la mia crescita personale, sia dal punto di vista musicale che umano. Sono persone davvero speciali di cui ho imparato ad apprezzare la musica, le idee, l'istinto, il pensiero e la piacevole compagnia. Il titolo “Chitarre Visionarie” riflette proprio questo loro atteggiamento “visionario” nei confronti della loro musica e dei loro strumenti: indipendentemente dal fatto che si tratti di musica, classica, contemporanea, rinascimentale, jazz, avanguardia, blues ciascuno di loro si distingue per il particolare e innovativo approccio nei confronti della chitarra e per il libero, a tratti anarcoide, pensiero musicale.
Per mettere meglio in risalto queste loro caratteristiche ho scelto di fare solo domande aperte lasciando loro il massimo spazio possibile, si tratta in gran parte di domande indirette, come quelle dedicate all'improvvisazione (mia personale ossessione) o all'ambiente culturale in cui vivono. In altri casi sono state poste a tutti loro le stesse domande, come quelle sui generi musicali, su Zappa, sulla “trans-genericità” della chitarra e su Adorno. Come risultato ho spesso ottenuto 15 risposte diverse per ciascuno di loro, tutte ugualmente coerenti, interessanti e sincere.
Rileggendo più volte queste risposte mi sono sorpreso nel tracciare altri collegamenti e connessioni inaspettate tra chitarre, personalità e idee radicalmente diverse tra loro e credo che il risultato finale sia un libro che può presentare diverse modalità di lettura e che alla fine metta in risalto il pensiero creativo di ciascuno di loro.
Il risultato di tutto questo lavoro è un libro autoprodotto di 200 pagine, copertina retinata, carta avorio, con la gentile prefazione di Enrico Bettinello, Direttore del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia. Le immagini in copertina sono opera del Maestro Gianfranco Lai.



giovedì 16 luglio 2015

Review of Wandering by PER, Hopetone, 2015



A spectacular sound. A little gem. A pure concentration of ideas, talent, quality and intuitions. Piccolo Ensemble is back with its Reloaded version with a mini EP of four just perfect songs, carefully measured and chiseled characterized by a total attention to the sound quality. Elia Casu on guitars, bass, Matteo Muntoni on double bass and Stefano Vacca on drums generate a music that is a mix of jazz, post-rock and folk, creating haunting ballads that flow into an elegant and pleasant slow motion.
Splendid the ethereal voice by Laura Mura that adds even more charm to the music itself elegantly balanced and defined. I repeat, this is a little gem.


martedì 14 luglio 2015

Recensione di Wandering di PER, Hopetone, 2015


Un suono spettacolare. Un piccolo gioiello. Un concentrato di idee, talento, qualità e felici intuizioni. Torna il Piccolo Ensemble nella sua versione Reloaded con un mini EP di quattro brani semplicemente perfetti, sapientemente dosati e cesellati caratterizzati da una attenzione totale verso la qualità del suono. Elia Casu alle chitarre, Matteo Muntoni contrabbasso e Stefano Vacca batteria generano una musica che è un mix di jazz, post rock e folk creando ballate ammalianti che scorrono in un flusso elegante e piacevole.
Splendida la voce eterea di Laura Mura che aggiunge ancora più charme a una musica di per sé elegantemente bilanciata e costruita. Lo ripeto, un piccolo gioiello.

http://www.alterazioni.net/per-wandering/

venerdì 5 dicembre 2014

Recensione di Mirco Salvadori sul numero di dicembre di Rockerilla del mio nuovo libro "Chitarre Visionarie conversazioni con chitarristi alternativi",


Bella recensione di Mirco Salvadori sul numero di dicembre di Rockerilla del mio nuovo libro "Chitarre Visionarie conversazioni con chitarristi alternativi", quindici interviste con Paolo Sorge, Florindo Baldissera, Simone Massaron, Paolo Angeli, Elena Casoli, Elia Casu, Vittorino Nalato, Gisbert Watty, Dora Filippone, Alessandra Novaga, Marco Cappelli, Maurizio Grandinetti, Donato D'Antonio, Eugenio Becherucci e Arturo Tallini

http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/chitarre-visionarie-conversazioni-con-chitarristi-alternativi.html

venerdì 18 ottobre 2013

Piccolo Ensemble Elettroacustico, OSTinLOOP “a tribute to Morricone”


Dear Maestro Morricone

I know that you are always very busy. Despite your old age You continuous to give us every year new music and new emotions nearly feeding a boundless discography as it is testified by the list of OST composed by you, always adjourned on your internet website.
The point is that, dear Maestro, You have become a myth, your music will survive to your person keeping on marking in indelible way new generations music and cinema’s lovers, and keeping on inspiring new generations of musicians and composers. How did you succed in this? How is possible that you have met and make acceptable and agreeable contemporary music to legions of people that have never entered a concert hall and that rarely buy a cd?
A great talent, the ability to create some catchy and simple motives back which to hide a not common musical complexity, an explosive creativeness fed with discipline and daily laboriousness. I believe you are current of the fact, dear Maestro, that in the last years around You is exploded a real record cult: reprints and above all homages and remixes of your works starting from that masterpiece that it was "The Big Gundown" by John Zorn. From there in then Dj, jazz players, classical orchestras, underground and alternative rockers, all of them, have homaged you with a recording, a cd, at least a concert in your honor. For some time I have also tried to be work behind this record-demografic explosion.. then I have capitulated for excess of inflation.
Today, however I allow myself to show you this cd by the Piccolo Ensemble Elettroacustico, the trio formed by Elia Casu (guitars and electronics), Matteo Muntoni (bass and prepared bass) and Stefano Vacca (drums, percussion). And it's a beautiful job: three excellent musicians that elaborate re-play again your music with a grim and non common intelligence. They are indeed first of all three excellent musicians, not afraid of anybody or anything and then .. I would not want to exaggerate for excess of guitar enthusiasm but their trascriptions of your music have more gain.
For instance let’s get their version of “Here's to you”.. they have thickened it into a Naked City’s march style of one minute and forty, without the (I would say this without being offensive) melodious and annoying vibrato in hippy 60’s years style of Mrs Baez and what about the arrangements by " Il buono, il brutto e il cattivo”? And Vanzetti's speech? And "For a fist of dollars?" Not so bad isn’t it? With that saturated and distorted guitar and the drums that runs better than one hundred drums machine set on drum & bass rhythms, beautiful, saturated by sounds, swaying on a carpet of white noise that, perhaps, remanin you to the period witch you were playing in the period in Nuova Consonanza. Beutiful, indeed beautiful the idea to replay with a spoken word the scenes of the films, anchoring this homage to a kinematic idea, elaborating again but without never betraying the melodies for which they were born. Indeed a beautiful cd, Maestro, you have worked so hard, an indefatigable life of job, I think it will be a pleasure for you to listen to this tribute and to feel that someone continues on the way you have traced.

lunedì 14 ottobre 2013

Recensione di Caravaggio di Matteo Muntoni, Improvvisatore Involontario



Che vita quella di Caravaggio. Trentanove anni passati tra arte, amori, zuffe, depistagli, sregolatezze, perfino la condanna per un omicidio e la fuga perpetua per evitare la decapitazione. Da una vita così uno potrebbe aspettarsi un disco a dir poco nervoso, ma così non è. Questo disco non è figlio del Caravaggio uomo, di cui alla fine poco ci importa, ma dell’Artista, del genio assoluto, della vertigine creativa, del lirismo e della drammaticità pittorica per eccellenza.
Che importa cos'era l’uomo dopo così tanto tempo, l’uomo è carne, è ossa e alla fine è polvere, forse ricordo, forse maledizione. Ma l’artista, l’artista rimane, rimangono i suoi segni, la sua arte, la sua bravura, il suo saper cogliere e rappresentare la vita, il suo saper congelare le sue emozioni interne per continuare a emozionare noi, noi che di lui nulla sappiamo se non quello riportato nei libri di storia. Ecco, sì, le emozioni, perché alla fine cosa altro conta? Cosa può superare il tempo e i secoli se non le emozioni? Sono loro la misura di un artista, le emozioni e la poesia che egli ha saputo tramandare nel tempo, costringendo il tempo a rendergli omaggio, a accettarne la sconfitta, a dichiararlo immortale, eterno tra gli uomini.
Ed è forse questa l’idea alla base di questo disco, Caravaggio, disco che non so definire jazz, ma poetico, coraggioso, melodico, drammatico e lirico sì. Un Ensemble dotato di rara e raffinata integrazione e unione, Matteo Muntoni al comando coi suoi contrabbasso e basso elettrico, Francesco Ganassin, delicato e ispirato al clarinetto e all'ocarina, Enrico Cocco, meditabondo e sognante al violoncello, Andrea Ruggeri, scoppiettante alla batteria e percussioni, Elia Casu, nervoso, inquieto e tormentato alla chitarra.
Ogni brano, il titolo di un dipinto, ogni brano, pensieri, riflessioni, intuizioni, ispirazioni …. poesie. Da lasciarsi ammaliare, senza nessuna speranza, senza nessuna paura.

venerdì 4 ottobre 2013

Recensione di The Sleepwalker di Massimo Spano Rural Electrification Orchestra, Improvvisatore Involontario, 2013


 

A ascoltare un disco così direi che il jazz italiano non gode di buona salute ... scoppia di ottima salute. Disco sonnambulo per la Rural Electrification Orchestra (nome in se già geniale) di Massimo Spano per l'ottimo collettivo Improvvisatore Involontario. Ma come fa il jazz italiano ad andare avanti in questi tempi bui? Collettivo sembra essere la parola magica, gioco di squadra, affiatamento, supporto reciproco non solo nelle note degli strumenti ma anche e soprattutto nella produzione e promozione discografica.
E così che nascono dischi così, scusate se cito uno a uno i musicisti coinvolti: Massimo Spano (basso elettrico, contabbasso), Matteo Marongiu (contrabbasso), Maurizio Piasotti (tromba), Marcello Carro (sax contralto, soprano), Alessandro Angiolini (sax tenore), Francesco Sangiovanni (sax baritono), Maurizio Floris (sax basso), Roberto Migoni (batteria) e Elia Casu (chitarra).
Una orchestra rurale va bene ma compatta, con un amalgama saldo e elettricamente ben carburata e carica con un muro di fiati che dialoga incessantemente con una chitarra dai bordi taglienti e nervosi su una base ritmica pulsante di batteria e contrabbassi. Una orchestra dalla formazione insolita è vero ma che lavora a tutto vapore, con sincerità operaia e contadina e la ruvida affidabilità del trattore che fa bella mostra nella bellissima copertina del cd, opera di Laura Ciranna, che è giusto citare perché per me è la migliore cover del 2013.
State leggendo il Blog Chitarra e Dintorni quindi concludo citando l'ottimo lavoro della chitarra di Elia Casu, i suoi assoli in Green Street e in Canto del Vento sono da manuale.