Promozione. Perché è così difficile trovare un valido veicolo o messaggio capace di spiegare l’arte? Cerco di spiegarmi meglio: perché è piuttosto facile trovare validi giornalisti (anche televisivi) o trasmissioni o mezzi di stampa capaci di diffondere il verbo della scienza e far capire quanto la ricerca sia importante per la società mentre è altrettanto difficile articolare un qualsiasi tipo di paradigma utile per spiegare la funzione dell’arte?
Non dico che gli artisti debbano spiegare il loro lavoro o che i giornalisti lo debbano fare in loro vece ma che potrebbe e dovrebbe esistere una discussione pubblica e comprensibile su quello che è l’arte per la persona, per la società, su cosa si impara da essa, su cos'è che rende possibile fare, pensare o sentire in modo diverso e innovativo.
Gran parte della critica d'arte mi sembra a volte solo un sincero tentativo di porre questioni ermeneutiche per addetti ai lavori, atte a suscitare polemiche e a evitare risposte dirette, mentre penso non sarebbe una cattiva idea cominciare a dare qualche risposta.
La scienza ha raccolto questa sfida e il successo di vendite di cui godono alcuni autori, i loro libri, le loro trasmissioni indicano un interesse sorprendentemente diffuso nei confronti dei problemi complessi, che ha prodotto un allargamento de1 dialogo sociale intorno ai concetti di potere, di bellezza e di limiti della scienza. In arte non esiste, praticamente, un modo equivalente. Eppure penso che la creazione di nuova cultura possa essere considerata come l'unica industria suscettibile di espansione illuminata, coerente e sostenibile (a parte il patrimonio nazionale spaghetti-pizza-mandolino). Ma la mancanza di una chiara connessione tra tutta questa atti¬vità creativa e la vita intellettuale della società condanna l'intero insieme dell’arte (e di chi dentro ci lavora) a una comprensione, un appoggio e uno sfruttamento davvero minimi e frustranti.
Se ci aspettiamo che la gente sostenga l'arte, attraverso tasse o lotterie, ci dobbiamo sentire obbligati a spiegare il valore che l'arte potrebbe avere per quelle stesse persone.
Empedocle70
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