So che nel tuo curriculum c’è anche una collaborazione con Bjork, ce ne vuoi parlare?
Collaborazione è una parola grossa, anche se suona bene. Se poi confrontata con le molte bugie presenti nelle biografie di alcuni musicisti pare pure poco. Un gruppo elettronico tedesco (To Rococo Rot) ha campionato, a mia insaputa, un mio pezzo pubblicato nel 1989. Bjork se n’è invaghita e ne ha fatto l’ossatura per la sua ‘It’s in Our Hands’ (la trovate nel suo ‘Greatest Hits’) ma scoprendo, nel frattempo, che quella musica non era teutonica ma bensì ..veneziana. Così il mio nome è scritto tra gli autori di Bjork, a pieno titolo direi. Ma quanta gelosia ha scatenato questa vicenda non puoi immaginare, non puoi… Ti fai dei nemici con un niente, nella musica.
Ci consigli cinque dischi per te indispensabili, da avere sempre con se.. i classici cinque dischi per l‘isola deserta..
Ma non erano cento, i dischi da portare nell’isola deserta? Forse troppi, i dischi che dico io sono ancora i vinili, neri e pesanti… Senza pensarci troppo: ‘Inside Out’ - John Martyn, ‘Open to Love’ – Paul Bley, ‘Maritime Rites’ – Alvin Curran, ‘Mindif’ – Abdullah Ibrahim, ‘Live at Willisau’ - Chris McGregor and Brotherhood of Breath, e un sesto, dai!..’Azymuth’ – Wheeler, Taylor, Winstone.
Con chi ti piacerebbe suonare e chi ti piacerebbe suonare? Che musiche ascolti di solito?
Faccio prima a dirti con chi non vorrei suonare… Più scorrono gli anni e più cresce la voglia di suonare e girare il mondo. Poiché passo, in gran parte, il tempo disponibile a cercare ed ascoltare cose altre e nuove, ho tutta una serie di meravigliosi musicisti di cui mi innamoro di volta in volta.
Non sono il tipo di persona che ama suonar da solo, ma il percorso singolo diventa una condizione senza alcuna contromisura. Ho spesso condiviso il palco con amici poeti e scrittori (tra tutti il caro Massimo Palladino) con una chitarra o un pianoforte. Non mi interessa essere un solista, mi piace condividere e costruire assieme. E’ questo il caso, fortunato, del recente progetto ‘The Infant T(h)ree’ con Mirco Salvatori e Massimo Berizzi, che pare nato con forza e bellezza, come forti e belle sono le loro menti. Vedremo.
Rimorsi e/o rimpianti? Quali saranno le tue prossime uscite e le prossime iniziative?
Un mare di rimpianti, perché no? Navighiamo, prima o poi un’isola si trova…. Per il futuro, fatta salva la corsa comune degli ‘Infant T(h)ree’ che ti dicevo e la bella banda di Laverna che macina idee e progetti, vorrei tornare presto a pubblicare nuova musica.
Collaborazione è una parola grossa, anche se suona bene. Se poi confrontata con le molte bugie presenti nelle biografie di alcuni musicisti pare pure poco. Un gruppo elettronico tedesco (To Rococo Rot) ha campionato, a mia insaputa, un mio pezzo pubblicato nel 1989. Bjork se n’è invaghita e ne ha fatto l’ossatura per la sua ‘It’s in Our Hands’ (la trovate nel suo ‘Greatest Hits’) ma scoprendo, nel frattempo, che quella musica non era teutonica ma bensì ..veneziana. Così il mio nome è scritto tra gli autori di Bjork, a pieno titolo direi. Ma quanta gelosia ha scatenato questa vicenda non puoi immaginare, non puoi… Ti fai dei nemici con un niente, nella musica.
Ci consigli cinque dischi per te indispensabili, da avere sempre con se.. i classici cinque dischi per l‘isola deserta..
Ma non erano cento, i dischi da portare nell’isola deserta? Forse troppi, i dischi che dico io sono ancora i vinili, neri e pesanti… Senza pensarci troppo: ‘Inside Out’ - John Martyn, ‘Open to Love’ – Paul Bley, ‘Maritime Rites’ – Alvin Curran, ‘Mindif’ – Abdullah Ibrahim, ‘Live at Willisau’ - Chris McGregor and Brotherhood of Breath, e un sesto, dai!..’Azymuth’ – Wheeler, Taylor, Winstone.
Con chi ti piacerebbe suonare e chi ti piacerebbe suonare? Che musiche ascolti di solito?
Faccio prima a dirti con chi non vorrei suonare… Più scorrono gli anni e più cresce la voglia di suonare e girare il mondo. Poiché passo, in gran parte, il tempo disponibile a cercare ed ascoltare cose altre e nuove, ho tutta una serie di meravigliosi musicisti di cui mi innamoro di volta in volta.
Non sono il tipo di persona che ama suonar da solo, ma il percorso singolo diventa una condizione senza alcuna contromisura. Ho spesso condiviso il palco con amici poeti e scrittori (tra tutti il caro Massimo Palladino) con una chitarra o un pianoforte. Non mi interessa essere un solista, mi piace condividere e costruire assieme. E’ questo il caso, fortunato, del recente progetto ‘The Infant T(h)ree’ con Mirco Salvatori e Massimo Berizzi, che pare nato con forza e bellezza, come forti e belle sono le loro menti. Vedremo.
Rimorsi e/o rimpianti? Quali saranno le tue prossime uscite e le prossime iniziative?
Un mare di rimpianti, perché no? Navighiamo, prima o poi un’isola si trova…. Per il futuro, fatta salva la corsa comune degli ‘Infant T(h)ree’ che ti dicevo e la bella banda di Laverna che macina idee e progetti, vorrei tornare presto a pubblicare nuova musica.
Grazie Gigi!
1 commento:
amico mio...
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