Giacomo Parimbelli, Bergamo 1964,
si avvia alla conoscenza della chitarra da bambino, in famiglia.
Dopo i Diplomi Umanistico ed in Chitarra conseguito al Conservatorio di Verona“ Felice Evaristo Dall’Abaco” , segue i Corsi Internazionali di Perfezionamento del Maestro Stefano Grondona presso Ponte in Valtellina e Conegliano Veneto.
Nel 2001 riceve il Premio “ Nino Zucchelli “ dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, pubblicando la prima biografia su Benvenuto Terzi (Bergamo 1892 – 1980): “ Benvenuto Terzi: un chitarrista - compositore interprete del Novecento” (pubblicata in Atti dell’Ateneo di Bergamo, 2003).
Dal 2002 pubblica sue composizioni didattiche ed opere per chitarra di autori dell'800 e del '900 con introduzioni storico-musicologiche, per le Edizioni EurArte di Varenna (Lc).
La sua attività di ricerca musicale è pubblicata sulle riviste Il Fronimo, Seicorde, Suonare, Guitart, Classical Guitar, Liuteria Musica Cultura, Gendai Guitar.
Ha suonato presso la prestigiosa Sala Piatti di Bergamo le musiche di presentazione del suo cd “ Citarodia Bergomense” (Ed. Eurarte, 2004), prima antologia musicale dedicata agli autori storici del liuto e della chitarra a Bergamo.
Ha poi inciso le Suite per chitarra di Lodovico Antonio Roncalli (Bergamo, 1654 – 1713), opera monografica ( Tactus, Bologna 2005).
Ha pubblicato l'opera “ Liuto, chitarra a Bergamo nei secoli, Benveturo Terzi” (Edizioni Villadiseriane, Bergamo, 2005 ), ritenuto un caposaldo storico-musicologico locale ed italiano.
Ha tenuto concerti presso il Casinò Municipale di San Pellegrino, il Museo Rubini di Romano di Lombardia per le celebrazioni mozartiane 2006 e presso i maggiori centri della bergamasca; presso il Museo Musicale bresciano per il 50° di fondazione (2006), in prestigiose rassegne musicali di Massa, Trento, Ancona, Casa Rosmini di Rovereto ed in molte altre città italiane, udito pure con lode da insigni autorità culturali e religiose. Nella sua attività didattica, numerosi suoi allievi hanno ottenuto riconoscimenti a concorsi e scuole musicali italiane e straniere.
Tiene masterclass sulla Storia della chitarra e Corsi di Perfezionamento Internazionali (presso le Accademie di Treviglio e Brescia Chitarra, 2008). E' autore della prima ristampa moderna e restaurata del Dizionario dei “Chitarristi e Liutai italiani” del 1937 (Ed. Villadiseriane, Bergamo 2008), il cui lavoro gli ha valso riconoscimenti e conferenze ai convegni chitarristici e liutari più prestigiosi d'Italia (Fiuggi, Cento, Alessandria). E' fondatore e presidente dell’Associazione “ Bergamo Chitarra – Centro Studi e Ricerche “La Chitarra” – Archivio Chitarristico Italiano “.
Nel settembre 2009, presso lo storico Musikzentrum Kamerariat della città bavarese di Ingolstadt, ha tenuto un concerto dedicato al repertorio per chitarra dell'epoca di Giovanni Simone Mayr.
Nel 2009, per il Comune di Solero (Al), ha inciso il primo cd nazionale “La Chitarra di Pietro Gallinotti, liutaio di Solero” con un repertorio e documentazione inedita sul chitarrismo italiano del primo '900 eseguito sulla chitarra storica del celebre liutaio.
Nel 2010 consegue l'idoneità all'insegnamento della “Storia della chitarra ed analisi del repertorio chitarristico” per l'Istituto musicale “Gaetano Donizetti” di Bergamo.
Nel settembre 2010, nell'antica chiesa di Sandefjord “ Velkomemen til Vallo kirke” ( Oslo, Norvegia) ha tenuto un'acclamatissimo recital di chitarra italiana novecentesca.
Sensibile interprete, tiene concerti in Italia ed Europa e conferenze sulla storia della chitarra italiana, scegliendo di volta in volta lo strumento dalla sua pregiata collezione, costituita da circa 20 insigni chitarre classiche storiche d'autore dell' 800 e del '900.
E' Direttore Artistico delle Settimane Chitarristiche Italiane che si tengono presso Martinengo ( Bg) e della Rassegna annuale Bergamo Chitarra.
Nel 2009 è stato inserito nell’importante "Enciclopedia de la Guitarra" di Francisco Herrera, enciclopedico mondiale della cultura musicole-chitarristica (Edizione Piles -Valencia-Espana) con il quale ha collaborato alla sua realizzazione.
Parimbelli si colloca così poeticamente, tecnicamente e musicologicamente, fra tradizione ed innovazione.
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