giovedì 13 dicembre 2007

Risultati Concorso di Composizione Francesc Jalenti 27 ottobre 2003

Grande successo per le due manifestazioni chitarristiche organizzate dal Centro Studi Francesco Jalenti e dedicate al giovane chitarrista ternano prematuramente scomparso.

di Roberto Fabbri

Risultati Concorso di Composizione Francesco Jalenti 2007-10-2003
Il 27 ottobre scorso, presso l’Istituto Musicale Pareggiato Giulio Briccialdi di Terni, si sono svolti i lavori del primo concorso di composizione chitarristica Francesco Jalenti, dedicato alla figura del giovane chitarrista compositore ternano.
Questo concorso si pone l’obiettivo di dare la possibilità alle nuove leve di chitarristi-compositori di veder pubblicate ed eseguite, in ambiti anche Istituzionali, le proprie opere.
Il concorso era diviso in tre categorie: la prima per composizioni solistiche, la seconda per ensamble di chitarre, la terza per musica da camera con chitarra.
A tutti i vincitori di ciascuna categoria veniva assicurata la pubblicazione della composizione in gara. Per la prima categoria la pubblicazione sarebbe stata ad opera della Carisch con distribuzione internazionale all’interno di un antologia di grande tiratura, per le altre due composizioni le pubblicazioni sarebbero state curate dalla casa editrice romana EROM.
Tutti i brani sarebbero poi stati eseguiti nell’ambito delle manifestazioni musicali dell’Istituto Briccialdi di Terni nonché usati come eventuali futuri pezzi d’obbligo dell’omonimo concorso di esecuzione chitarristica Francesco Jalenti.
La giuria era composta da: Presidente Pierluigi Arcangeli (musicologo, Direttore dell’Istituto Musicale Pareggiato “Briccialdi” di Terni), commissari: Marco Gatti (docente di Composizione dell’Istituto Musicale Pareggiato “Briccialdi” di Terni), Fabio Maestri (docente Direzione d’orchestra dell’Istituto Musicale Pareggiato “Briccialdi” di Terni), i chitarristi Carlo Carfagna, Mario Jalenti, Francesco Taranto (EROM) e Roberto Fabbri (Carisch).
Dopo l’apertura delle buste contenenti i motti, presa visione delle composizioni pervenute la giuria ha deciso che, sebbene il concorso fosse alla prima edizione, i brani della categoria “A” non risultassero qualitativamente idonei ad una pubblicazione editoriale di livello internazionale, così come previsto dal bando. Si è deciso pertanto di non assegnare alcun premio per la categoria “A” (composizione per chitarra sola). Ad avvenuto esame delle composizioni della cat. “B” (composizioni da due a quattro chitarre) si è invece ritenuta idonea all’assegnazione del premio la composizione dal titolo “96 HP” (motto: I topi non hanno nipoti), il cui autore è Paolo Saltalippi di Assisi. Si tratta di una composizione molto originale, che usa numerosi effetti chitarristici, come ad esempio i glissati, per ricostruire i “rumori” di un viaggio in motocicletta. Per la categoria “C” l’unica composizione pervenuta (Un pezzo per chitarra e orchestra) non è stata ritenuta idonea alla pubblicazione ed alla sua esecuzione con l’orchestra dell’Istituto Briccaldi di Terni.
Pertanto la composizione vincitrice “96 HP” di Paolo Saltalippi, verrà pubblicata dalla casa editrice EROM ed eseguita nell’ambito delle manifestazioni musicali in programmazione dall’Istituto Briccialdi per il prossimo anno. Anche se il concorso di composizione, nonostante la grande affluenza di brani pervenuti, ha laureato solamente la splendida composizione per quattro chitarre di Paolo Saltalippi, io ho pensato di proporre sulla nostra rivista un brano più “leggero” ma secondo me delicato e molto piacevole di Nicola Albano. Questa composizione non avendo un grande sviluppo ed essendo anche breve non si è potuta “laureare” al nostro concorso ma ritengo sia interessante e piacevole da suonare per voi lettori di Chitarre. Dal prossimo numero continueremo a pubblicare brani inediti di chitaristi compositori che verranno fatti pervenire alla nostra rivista, dopo averli naturalmente selezionati. Non si tratta di un concorso, ma è solamente un occasione in più per conoscervi e far conoscere cosa compongono i nostri lettori.

Roberto Fabbri

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