mercoledì 5 novembre 2008

Recensione di Rossiniane, Pot Pourri di Claudio Maccari- Paolo Pugliese, Brilliant 2007




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Mauro Giuliani rappresenta uno dei compositori punto di riferimento per il repertorio della chitarra classica, compositore e concertista nato a Bisceglie, in provincia di Bari, nel 1781 e morto a Napoli nel 1829, fu attivo soprattutto a Vienna, dove ebbe contatti con musicisti suoi contemporanei come Hummel, Haydn, Beethoven.
L’amicizia che lo legò a Rossini è ben testimoniata, appunto, nelle Rossiniane opp. 119-124, sei brani esplicitamente ispirati, che ripropongono sulla chitarra celeberrimi temi delle opere del compositore pesarese. Questo genere di composizione rispecchia anche una pratica borghese largamente diffusa all’inizio dell’Ottocento: quella di riprodurre in una dimensione "da salotto" le musiche allora in voga. Si trattava di riuscire a stimolare, attraverso accenni e citazioni che riproducessero, in chiave imitativa, le musiche ascoltate nei grandi teatri alla moda di Vienna e Parigi, la curiosità di una borghesia che partecipava alla vita musicale di quel tempo. Dunque una sorta di gusto amatoriale, quello delle Rossiniane, che però non va confuso con una musica di scarso livello qualitativo.
In questa opera di ben tre compact disc i Maestri Claudio Maccari e Paolo Pugliese riescono bene a ricreare quel cocktaill tra le armonie di Rossini e il virtuosismo di Mauro Giuliani che ebbe così grande successo fin dall’apparizione delle musiche dalla prima metà del XIX secolo.
La foto che ritrae i due Maestri nella copertina del cd con i volti e gli occhi sorridenti in compagnia delle loro chitarre “vintage” originali dell’epoca rappresenta tutta la loro soddisfazione per un lavoro eccellente sia in termini di mole di repertorio sia per la certosina e filologica cura con cui le registrazioni sono state effettuate.
Nei tre cd infatti trovano posto non solo le Rossiniane ma anche i Pout-Pourri opp. 18-26-28-31-42-108, la Grand Ouverture op. 61 e la Gran Sonata Eroica op.150 per un totale di oltre 180 minuti di musica ad alta gradazione!
La qualità delle incisioni è notevole per l’elevata perizia dei musicisti, da tempo apprezzati specialisti nel repertorio ottocentesco, e per la cura filologica dedicata al tentativo di eseguire questi pezzi cercando il più possibile di ricreare le atmosfere e il contesto musicale in cui furono create ed eseguite. Tutte le musiche sono state registrate con strumenti originali dell’epoca: le chitarre Guadagnin 1819, Pons 1825 e Guadagni 1830 provenienti dalle collezioni dei due interpreti e , per la Pons dalla collezione di Giovanni Accornero, rigorosamente accordate in La 425 Hz.
Nel libretto e nel cd sono riportate la storia di queste chitarre e i riferimenti esatti alle arie rossiniane, delle quali a volte, a un ascolto distratto, possono sfuggire i titoli delle arie e le opere citate.
Registrazione pulita ed equilibrata che mette bene in evidenza tutti i colori di queste musiche così affascinanti.

Empedocle70

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