Nel 1968 Derek Bailey chiese a Steve Lacy di definire in 15 secondi la differenza tra improvvisazione e composizione, la risposta fu “In 15 secondi la differenza tra composizione e improvvisazione è che nella composizione uno ha tutto il tempo di decidere che cosa dire in 15 secondi, mentre nell’improvvisazione uno ha 15 secondi” .. la risposta di Lacy era troppo ironica o corrisponde a verità?
Gli do ragione!
Lei ha realizzato per AlchEmistica un suo Guitar Improvvisation Project, ci vuole parlare di questa esperienza e di come si è trovato con questa nuova realtà discografica?
Esperienza bellissima in toto: per le foto che sono servite per il video di presentazione, per la registrazione dei brani e per i brani stessi. Spero nella crescita di Alchemistica come punto di riferimento della nostra speciale scena musicale e gli auguro di avere sempre maggior diffusione.
Qual è il ruolo dell’Errore nella sua visione musicale? Dove per errore intendo un
procedimento erroneo, un’irregolarità nel normale funzionamento di un meccanismo, una discontinuità su una superficie altrimenti uniforme che può portare a nuovi sviluppi e inattese sorprese...
Qualcuno ha detto: “E' diabolicamente affascinate” e io mi sono ritrovato in questa frase. Si può pensare all’errore come il passeggiare e poi cosi all'improvviso, inciampare, cadere per mille motivazioni. Voglio pensarla cosi: quando tutto è bello, perfetto, “lindo e pinto” risulta poco realistico per il modo che ho di intendere la vita e la musica.
Come vede la crisi del mercato discografico, con il passaggio dal supporto digitale al download in mp3 e tutto questo nuovo scenario? Tutta questa passiva tendenza ad essere aggiornati e di possedere tonnellate di mp3 che difficilmente potranno essere ascoltati con la dovuta attenzione non comporta il rischio di trascurare la reale assimilazione di idee e di processi creativi?
Non possiamo cambiare il processo e la velocità degli eventi e come dicevo nella domanda precedente, sta soltanto nella nostra intelligenza ma sopratutto nelle nostre responsabilità, essere bravi a capire cosa è buono o meno per noi.
Gli do ragione!
Lei ha realizzato per AlchEmistica un suo Guitar Improvvisation Project, ci vuole parlare di questa esperienza e di come si è trovato con questa nuova realtà discografica?
Esperienza bellissima in toto: per le foto che sono servite per il video di presentazione, per la registrazione dei brani e per i brani stessi. Spero nella crescita di Alchemistica come punto di riferimento della nostra speciale scena musicale e gli auguro di avere sempre maggior diffusione.
Qual è il ruolo dell’Errore nella sua visione musicale? Dove per errore intendo un
procedimento erroneo, un’irregolarità nel normale funzionamento di un meccanismo, una discontinuità su una superficie altrimenti uniforme che può portare a nuovi sviluppi e inattese sorprese...
Qualcuno ha detto: “E' diabolicamente affascinate” e io mi sono ritrovato in questa frase. Si può pensare all’errore come il passeggiare e poi cosi all'improvviso, inciampare, cadere per mille motivazioni. Voglio pensarla cosi: quando tutto è bello, perfetto, “lindo e pinto” risulta poco realistico per il modo che ho di intendere la vita e la musica.
Come vede la crisi del mercato discografico, con il passaggio dal supporto digitale al download in mp3 e tutto questo nuovo scenario? Tutta questa passiva tendenza ad essere aggiornati e di possedere tonnellate di mp3 che difficilmente potranno essere ascoltati con la dovuta attenzione non comporta il rischio di trascurare la reale assimilazione di idee e di processi creativi?
Non possiamo cambiare il processo e la velocità degli eventi e come dicevo nella domanda precedente, sta soltanto nella nostra intelligenza ma sopratutto nelle nostre responsabilità, essere bravi a capire cosa è buono o meno per noi.
continua domani
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