giovedì 26 febbraio 2009

Speciale Teatro Fondamenta Nuove: Intervista con Enrico Bettinello di Empedocle70 parte seconda

Empedocle70: Quali sono le vostre proposte previste per il 2009?

Enrico Bettinello: A Marzo parte la seconda parte di stagione, rimando al sito http://www.teatrofondamentanuove.it/ o al nostro Facebook per aggiornamenti sempre freschi, ma posso già anticiparti che per "Risonanze" avremo un alternarsi di jazz d’avanguardia e elettronica, con nomi come Fennesz, Vladislav Delay e Steve Beresford, ma anche molti altri… Anche "Movimenti" avrà nuovi appuntamenti, che coinvolgeranno alcune tra le più interessanti compagnie di teatro di sperimentazione.

E.: Come pensi che questa crisi economica mondiale impatterà con la programmazione del Teatro? Ci sono segnali negativi dagli sponsor?

E.B.: La situazione è difficile in ogni settore e la cultura tra quelli che ne risentono maggiormente, anche se paradossalmente sarebbe proprio questo il momento di spingere, perché solo dalla cultura possono venire gli spunti per cambiare, crescere, confrontarsi. L’Assessorato alla Produzione Culturale del Comune, così come quello della Provincia, hanno dimostrato negli anni una grande sensibilità nel sostenere il nostro lavoro: chiaramente la crisi colpisce fortemente gli enti locali, ma spero che nel dialogo costante con questi nostri interlocutori, riusciremo assieme a trovare le modalità per non far scendere qualità e numero di progetti.

E.: Come vedi la crisi del mercato discografico, con il passaggio dal supporto digitale al download in mp3 e tutto questo nuovo scenario?

E.B.: È una domanda che richiederebbe risposte molto lunghe e non facili: diciamo che oggi la crisi mi appare come inevitabile e forse ce ne saremmo potuti accorgere tutti anche prima. Diciamo che basta farsi una chiacchierata con un ragazzo di 18 anni per vedere sgretolare anni di convinzioni: la musica per come l’abbiamo concepita noi, in termini di oggetto, di mito, di culto, di argomento, non esiste più e non esisterà più. Le nuove tecnologie, così come è stato in passato con altre rivoluzioni, sono sempre una sfida e io sono ansioso di immergermi in quello che porterà. Il mercato del cd, così come quello del vinile, verrà progressivamente e rapidamente marginalizzato, ma non eliminato. La musica ha comunque bisogno di togliersi da una serie di cronicità – di buona e cattiva fede – che la affliggono e qualche scossone non farà male.

E.: Come deve fare un artista che vorrebbe venire a suonare da voi per proporsi? Che cosa chiedete agli artisti?

E.B.:Ci arrivano mediamente decine di proposte ogni settimana, di tutti i tipi, dalla più irraggiungibile rockstar all’improbabile cantautore di condominio! Abbiamo ovviamente negli anni sviluppato una rete di rapporti di grande fiducia e qualità, nonché una nostra linea artistica, ma siamo sempre curiosi di sentire nuove cose. Chi è interessato può mandare un cd al nostro indirizzo che trova sul web. Dagli artisti io attendo sempre di venire sorpreso, non amo molto chi non si prende dei rischi e questo capita ahimè molto più spesso di quanto si creda, anche nei musicisti più talentuosi.

E.: Ultima domanda .. qual’è per te il disco migliore di un chitarrista uscito nel 2008?

E.B.: Accidenti, dovrei andare a ripescare nella memoria di un anno che non mi è sembrato proprio indimenticabile, come dischi. Mi limito quindi a segnalare Paolo Angeli e Enrico Terragnoli come chitarristi, quest’ultimo troppo sottovalutato.

2 commenti:

PEJA ha detto...

Complimenti per l'intervista amico, e buone domande quelle più prettamente "pratiche", dato che ora c'è ne bisogno...

Andrea Aguzzi ha detto...

con questa crisi le attività culturali sono le prime ad avere il fiato corto ...
speriamo tolgano il bollino SIAE ai cd darebbe una scossa a chi vuole autoprodursi la propria musica!