Durante l'anno scolastico che si sta concludendo è stata realizzata dalle scuole elementari 'Federigo Tozzi' e 'Baldassarre Peruzzi', di Siena, una interessante esperienza didattica dal titolo :Cantare per ricordare.
La cosa, proposta come progetto interdisciplinare , ha visto attori principali i ragazzi delle due scuole guidati ed indirizzati dai docenti, che sono stati coadiuvati in maniera sostanziale dal M.o Leonardo Angelini, versatile e valente pianista nonché direttore della scuola Music Ensemble, di Siena.
I ragazzi sono stati condotti per un itinerario musicale che li ha portati a ripercorrere tutto il novecento per mezzo delle canzoni che hanno ascoltato e imparato a cantare - di qui il titolo: Cantare per ricordare. In realtà per gli allievi più che una occasione di ricordo è stata una scoperta di radici, mentre a ricordare sono stati soprattutto i famigliari, anch'essi coinvolti nell'operazione che ,per la sua buona riuscita, contava proprio sull'apporto di tutti, soprattuto dei più anziani , con cui spesso il rapporto è frettoloso e carente. La realizzazione del progetto è divenuta quindi un fattivo momento di collaborazione fra più sinergie: l'istituzione, la famiglia e gli specialisti, in questo caso il M.o Angelini, che da anni partecipa con entusiasmo a tutte le occasioni in cui può contribuire alla diffusione della musica e della cultura musicale.
Le canzoni sono state presentate come specchio dell'epoca che le ha generate e questo, oltre a renderle oggetto di apprendimento, è servito come motivo di riflessione sulle vicende che hanno 'fatto' il novecento. Sicuramente cantare Mamma mia dammi cento lire, ha dato ai ragazzi una dimensione assai più tangibile del periodo della nostra emigrazione di quanto avrebbero potuto fare le parole dei docenti o quello che si può (qualche volta ) leggere sui libri. D'altra parte, sempre per restare in tema di emigrazione, ricordare i canti dei nostri emigranti, può far riflettere sulle mutate condizioni sociali del nostro paese -diventato oggi terra di immigrazione- e sulle aspettative di coloro che oggi compiono percorsi che noi abbiamo compiuto un secolo fa.
L'altro aspetto assai importante del progetto è stato quello più specifico dell'avvicinamento alla musica e al canto, da sempre un punto dolente dei nostri programmi scolastici . In un'epoca in cui i modelli imposti dai media sono soprattuto modelli individuali, talvolta musicalmente discutibili, è assai importante che i giovanissimi scoprano il piacere di cantare ed armonizzare le proprie voci in un coro. Cantare insieme ha una grande valenza socializzante e può divenire la maniera per trasformare molti ragazzi, da passivi fruitori di tutto ciò che viene proposto, in elementi attivi, con voglia di esprimersi e procedere nell'educazione musicale. Curare la musica d'insieme, di ragazzi e adulti, è stato da sempre uno degli obiettivi di fondo dell'associazione culturale Music Ensemble.
Un altro momento importantissimo dell'attuazione del progetto è stato quello delle esibizioni dei bambini nelle principali istituzioni cittadine per anziani. Sono stati incontri commoventi che hanno offerto agli ospiti delle case di riposo l'occasione di rivivere momenti della loro vita -cantare per ricordare- ma anche ai bambini l'opportunità di toccare con mano le radici comuni, sentendosi vicini e importanti per tutti quei 'nonni' che , prima di loro, avevano cantato quelle canzoni. Proprio quei 'nonni ' sono stati anche intervistati e i ragazzi hanno potuto apprendere da loro spaccati di vita che vanno molto indietro nel novecento, di quando gli anziani di oggi erano bambini, come si divertivano e, in sostanza, come vivevano.
Testimonianza tangibile dell'esperienza, un cd inciso dagli allievi e un opuscolo di 'storia del novecento' sul filo della canzone, frutto delle ricerche ,delle interviste ed elaborazione comune di tutti i partecipanti al progetto, cui è stato offerto un sostegno fattivo dalla Banca di Credito Cooperativo di Monteriggioni
C'è da auspicare che altre scuole vogliano fare proprio il progetto Peruzzi-Tozzi, riscoprendo e utilizzando quel patrimonio di canzoni, tutto tipicamente italiano, che le fa essere la colonna sonora della nostra vita.
Angela Cingottini
24 aprile 2008
-Un'opinione sull'importanza della musica e delle canzoni nella didattica della storia si può leggere in: A.Cingottini, Una vita difficile, ovvero: fare storia con la musica, in:L'immagine e il suono, atti del seminario di studi, Università per Stranieri di Siena, 1994, aa.vv., a cura di S. Micheli.
La cosa, proposta come progetto interdisciplinare , ha visto attori principali i ragazzi delle due scuole guidati ed indirizzati dai docenti, che sono stati coadiuvati in maniera sostanziale dal M.o Leonardo Angelini, versatile e valente pianista nonché direttore della scuola Music Ensemble, di Siena.
I ragazzi sono stati condotti per un itinerario musicale che li ha portati a ripercorrere tutto il novecento per mezzo delle canzoni che hanno ascoltato e imparato a cantare - di qui il titolo: Cantare per ricordare. In realtà per gli allievi più che una occasione di ricordo è stata una scoperta di radici, mentre a ricordare sono stati soprattutto i famigliari, anch'essi coinvolti nell'operazione che ,per la sua buona riuscita, contava proprio sull'apporto di tutti, soprattuto dei più anziani , con cui spesso il rapporto è frettoloso e carente. La realizzazione del progetto è divenuta quindi un fattivo momento di collaborazione fra più sinergie: l'istituzione, la famiglia e gli specialisti, in questo caso il M.o Angelini, che da anni partecipa con entusiasmo a tutte le occasioni in cui può contribuire alla diffusione della musica e della cultura musicale.
Le canzoni sono state presentate come specchio dell'epoca che le ha generate e questo, oltre a renderle oggetto di apprendimento, è servito come motivo di riflessione sulle vicende che hanno 'fatto' il novecento. Sicuramente cantare Mamma mia dammi cento lire, ha dato ai ragazzi una dimensione assai più tangibile del periodo della nostra emigrazione di quanto avrebbero potuto fare le parole dei docenti o quello che si può (qualche volta ) leggere sui libri. D'altra parte, sempre per restare in tema di emigrazione, ricordare i canti dei nostri emigranti, può far riflettere sulle mutate condizioni sociali del nostro paese -diventato oggi terra di immigrazione- e sulle aspettative di coloro che oggi compiono percorsi che noi abbiamo compiuto un secolo fa.
L'altro aspetto assai importante del progetto è stato quello più specifico dell'avvicinamento alla musica e al canto, da sempre un punto dolente dei nostri programmi scolastici . In un'epoca in cui i modelli imposti dai media sono soprattuto modelli individuali, talvolta musicalmente discutibili, è assai importante che i giovanissimi scoprano il piacere di cantare ed armonizzare le proprie voci in un coro. Cantare insieme ha una grande valenza socializzante e può divenire la maniera per trasformare molti ragazzi, da passivi fruitori di tutto ciò che viene proposto, in elementi attivi, con voglia di esprimersi e procedere nell'educazione musicale. Curare la musica d'insieme, di ragazzi e adulti, è stato da sempre uno degli obiettivi di fondo dell'associazione culturale Music Ensemble.
Un altro momento importantissimo dell'attuazione del progetto è stato quello delle esibizioni dei bambini nelle principali istituzioni cittadine per anziani. Sono stati incontri commoventi che hanno offerto agli ospiti delle case di riposo l'occasione di rivivere momenti della loro vita -cantare per ricordare- ma anche ai bambini l'opportunità di toccare con mano le radici comuni, sentendosi vicini e importanti per tutti quei 'nonni' che , prima di loro, avevano cantato quelle canzoni. Proprio quei 'nonni ' sono stati anche intervistati e i ragazzi hanno potuto apprendere da loro spaccati di vita che vanno molto indietro nel novecento, di quando gli anziani di oggi erano bambini, come si divertivano e, in sostanza, come vivevano.
Testimonianza tangibile dell'esperienza, un cd inciso dagli allievi e un opuscolo di 'storia del novecento' sul filo della canzone, frutto delle ricerche ,delle interviste ed elaborazione comune di tutti i partecipanti al progetto, cui è stato offerto un sostegno fattivo dalla Banca di Credito Cooperativo di Monteriggioni
C'è da auspicare che altre scuole vogliano fare proprio il progetto Peruzzi-Tozzi, riscoprendo e utilizzando quel patrimonio di canzoni, tutto tipicamente italiano, che le fa essere la colonna sonora della nostra vita.
Angela Cingottini
24 aprile 2008
-Un'opinione sull'importanza della musica e delle canzoni nella didattica della storia si può leggere in: A.Cingottini, Una vita difficile, ovvero: fare storia con la musica, in:L'immagine e il suono, atti del seminario di studi, Università per Stranieri di Siena, 1994, aa.vv., a cura di S. Micheli.
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