venerdì 23 aprile 2010

Intervista a The Infant T(h)ree, quarta parte


Con chi vi piacerebbe suonare e chi vi piacerebbe suonare? Quali sono i vostri prossimi progetti? Su cosa state lavorando?

M. Berizzi: Mi piacerebbe suonare comunque e molto più spesso, non è facile insieme per gli impegni di ciascuno, ma dovremo impegnarci a farlo. Un altro progetto è quello in duo con Gigi, al quale tengo e dal quale ho ricavato alcune indicazioni sonore, affinandomi alle sue frequenze.
M. Salvadori: abbiamo un live in previsione nel breve periodo ed una serie di progetti in rete assai interessanti. Per quanto mi riguarda amerei moltissimo riuscire a 'far suonare' (rimixare n.d.r.) Infants a personaggi come Coniglio, Errante, Diacci ma anche vecchie glorie come uno Steven Brown per esempio, giusto per ascoltare cosa questi musicisti riuscirebbero a tirar fuori di diverso rispetto alla versione originale...staremo a vedere.


Ultima domanda, proviamo a voltare verso la musica le tre domande di J.P.Sartre verso la letteratura: Perché si fa musica? E ancora: qual è il posto di chi fa musica nella società contemporanea? In quale misura la musica può contribuire all’evoluzione di questa società?

M. Berizzi: perché è inevitabile. Per chi ne ha passione è una forma espressiva universale, si fa musica perché è una pulsione dell’animo, perché si cerca una strada semisconosciuta fatta di emozioni, di momenti esaltanti e sconfortanti. E ancora: qual è il posto di chi fa musica nella società contemporanea? Se parliamo della realtà italiana, salvo eccezioni, il posto è men che minimo, basta uscire dai confini perché sia un pò meglio. In quale misura la musica può contribuire all’evoluzione di questa società? Io parto dal presupposto che chi ama la musica possiede e sviluppa una sensibilità particolare anche umana, importante quantomeno per se stessi. Un ruolo sociale dovrebbe averlo l’educazione musicale e la divulgazione nelle scuole e nei media, da noi quasi inesistente.
G. Masin: la musica è un linguaggio e una maniera di affermare la propria esistenza….
M. Salvadori: “Sorpassiamo il tempo e ci portiamo appresso ciò che il tempo ci lascia suoni...forse,per ricordare cosa abbiamo vissuto” (Il Suono...Forse – The Infant T(h)ree)

grazie ragazzi...

Empedocle70

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