martedì 27 aprile 2010

Intervista a Walter Rosso, prima parte


Caro Walter, raccontaci un po’ come è iniziata la tua attività e quando hai deciso che avresti fatto il liutaio…


Allo stesso tempo che finivo il mio diploma di Tecnico Aeronautico, facevo anche il 3 anno di chitarra classica al conservatorio, ed è successo che a scuola , visto l'imminente passo successivo verso l'università, decisero di portarci a fare il test di orientamento vocazionale alla università, allora dopo aver riempite tutte le caselle del test l'insegnate mi dice ....tu hai pari percentuali fra tecnica e musica......dovresti aggiustare i pianoforti ..!!
Un po’ di tempo dopo ho conosciuto il liutaio della mia città facendogli visita con mio padre per provare una chitarra di liuteria, sono rimasto impressionato dal colore dei legni nudi, palissandro e abete di una chitarra in costruzione, non avevo mai visto una chitarra così ...
Il Liutaio era Felix Moyano, ed era il fidanzato della nonna del mio amico Jorge Mariano.......fu facile trovarlo spesso a casa di Jorge, dove cominciai a parlare con lui di liuteria
Felix Moyano mi apri le porte del suo laboratorio prestandomi quasi tutto, forme, dimme, legni, etc, si beveva il The, si suonava Tarrega, e si parlava di legni e di fisica acustica .Insieme a lui ho costruito le mie prime chitarre classiche


Che differenza c’è tra le tue prime chitarre e quelle ultime uscite riprese nelle foto?


Basicamente nessuna tranne le decorazione e la qualità dei materiali , infatti questo ultimo strumento è stato frutto di una richiesta da parte dei miei amici argentini collezionisti di chitarre antiche Luis Soria e Lucas de Antoni e dai Maestri Guido Fichner e Giulio Giuffredi verso un suono antico e puramente spagnolo di chitarra classica, una specie di paletta di colori e timbri a disposizione del musicista, io ci ho aggiunto la decorazione e il diapason 610, richiesta specialmente da Enza Scioto per una sua allieva con mano piccola.
I miei strumenti primi sono nati frutto di una inspirazione nata dagli strumenti di Simplicio e Garcia , in Argentina li si trova tuttora nelle collezione e presso anche i chitarristi.


Con quali materiali preferisci lavorare?


I miei materiali preferiti sono l’Abete rosso della foresta di Bergùn (Florinett - Svizzera) , Le Dalbergie molto stagionate, e il mogano rosso e stagionato per il manico.
Oltre a questo per me non c’è altro che il carbonio-aramidico, avendo un back ground di materiali aeronautici posso lavorare tranquillamente qualsiasi composito aramidico e resina a mio volere, creando artigianalmente anche le mie proprie reticole strutturali
.

Quanto riesci a soddisfare le richieste dei tuoi clienti? Mi spiego meglio facendoti un esempio banale .. se ti chiedo una chitarra classica con sette corde, a spalla mancante, diapason 66 cm .. magari amplificata .. ci sono problemi?


No, in Sudamerica si suona musica folcloristica da sempre e lo si fa in festival e grossi palcoscenici, tutti da anni usano i piezoelettrici sulle chitarre classiche ne ho costruite anche da portare in uno zaino , il mio maestro di chitarra classica Jorge Jewsbury, amava ritrarsi in montagna per comporre.... faceva anche da tester per le mie "creazioni"
Oltre a questo , La Scuola di liuteria di Milano insegna la costruzione degli strumenti antichi a pizzico , se nel liuto si può scegliere la tensione , il diametro, il materiale, il diapason , perchè no nella chitarra classica ?
Io sono stato allievo di questa scuola e metto in pratica i concetti appressi a favore della ergonomia e personalizzando ogni strumento .
I musicisti devono sapere che il liutaio è obbligato a fare ciò che serve a loro su misura come se fosse un sarto.


continua domani

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