sabato 21 novembre 2009

Recensione di La Suave Melodia, Stradivarius 2008, Lorenzo Micheli, Matteo Mela, Massimo Lonardi

Andrea Falconieri La suave melodia

A volte, nel corso di una giornata, torna la voglia, come cantava Battiato, di tornare a vivere a un’altra velocità. Un ritmo meno concitato, un tempo più rilassato, per meglio gustare le cose e vivere in modo pieno la vita. Non è facile, anzi è molto difficile, pressati come siamo da mille impegni, ma a volte succede che qualcosa, l’incontro con una persona speciale, una lettura interessante o un ascolto particolare ci aiutano a rientare su una giusta carreggiata.

E’ il caso di “La Suave Melodia”, ovvero l’ultima uscita della Stradivarius, casa discografica particolare nel panorama italiano che è riuscita a diventarne un punto di riferimento grazie a delle scelte coraggiose: cd monografici, monografie dettagliate anche di autori poco famosi ma di indubbio valore, prime o nuove esecuzioni moderne di partiture antiche da tempo dimenticate o sottovalutate.

Il cd, in edizione cartonata con annesso libretto di 26 pagine in italiano e in inglese, tratta musiche del Seicento italiano, suonate con meravigliosa dedizione da Massimo Lonardi all’arciliuto, Matteo Mela alla chitarra barocca e Lorenzo Micheli alla tiorba e chitarra barocca. Gli autori trattati sono Andrea FALCONIERI, Giovanni Girolamo KAPSBERGER, Giulio BANFI, Girolamo FRESCOBALDI e Alessandro PICCININI, sono 29 tracce per quasi 66 minuti di musica dolce e soave.

Ciò che traspare da queste musiche, magistralmente eseguite dai tre interpreti, è la loro assoluta contemporaneità, è musica del ‘600 e sembra arrivare attraverso un quantum leap temporale eppure fin dal primo ascolto suona familiare, intima e racconta la vita, anche la nostra attraverso le emozioni che riesce a suscitare: gioia, malinconia, ironia, tristezza e soprattutto la vita stessa, che traspare e scorre tersa e limpida nelle note dei tre interpreti.

E’ un flusso, una corrente di musica che ti avvolge e sembra ricordarti che esiste un’altra bellezza, discreta, forse nascosta ma così intima da farti sorridere e lasciarti alla fine dei 66 minuti sazio e appagato. La vita di tutti i giorni torna a chiamare, per fortuna esiste il tasto re-play … click.

Registrazione semplicemente ineccepibile.

Empedocle70

Massimo Lonardi

(Milano, 1953) Ha studiato composizione con Azio Corghi e chitarra classica con Ruggero Chiesa, diplomandosi presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Si è poi specializzato in liuto rinascimentale, frequentando seminari tenuti da Hopkinson Smith. Svolge un'intensa attività concertistica con il liuto rinascimentale, la chitarra rinascimentale, la vihuela e l'arciliuto, con una particolare attenzione al repertorio rinascimentale italiano, del quale ha curato alcune edizioni critiche.Ha effettuato registrazioni per le case Ricordi, Erato, Tactus, Jecklin, Edelweiss, Agorà, Nuova Era e Stradivarius, tra le quali numerosi CD monografici dedicati alle opere per liuto di Francesco Canova da Milano, Pietro Paolo Borrono, Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola e John Dowland, come pure alle opere per vihuela di Luis Milán. Il CD dedicato alle opere per liuto di John Dowland (Agorà) ha vinto il primo premio per la musica strumentale della rivista “Musica e Dischi” nel 1999. Ha insegnato in numerosi corsi di perfezionamento in tutta Italia ed è docente di liuto presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Franco Vittadini" di Pavia e presso la Scuola di Musica Antica di Venezia.


SoloDuo
Matteo Mela e Lorenzo Micheli

Matteo Mela e Lorenzo Micheli si sono incontrati nell’autunno del 2000: da allora hanno condiviso innumerevoli idee, progetti musicali, viaggi. Nel 2003 hanno formato un duo che ha già percorso centinaia di migliaia di chilometri attraverso l’Europa e tutto il Nord America, suonando in sale come la Carnegie Hall di New York, il Lingotto di Torino e la Konzerthaus di Vienna. Di loro ha scritto il Washington Post: “Extraordinarily sensitive, with effortless command and an almost unbearable delicacy of touch, the duo’s playing was nothing less than rapturous – profound and unforgettable musicianship of the highest order”. Oltre al repertorio per chitarra, Matteo e Lorenzo – in trio con il liutista Massimo Lonardi – esplorano da qualche anno la letteratura italiana del ’600 e ’700 per arciliuto, chitarra barocca e tiorba.
 All’instancabile attività concertistica, da soli e in duo, Matteo e Lorenzo affiancano un non meno febbrile impegno in sala di incisione: la loro discografia comprende, tra l’altro, i tre Quartetti op. 19 di François de Fossa (Stradivarius), i Duos Concertants di Antoine de Lhoyer (Naxos), un’antologia di capolavori per due chitarre del XX secolo (Solaria, Pomegranate), un DVD dal vivo (Mel Bay) e un disco sulla musica di Andrea Falconieri e del ’600 italiano con Massimo Lonardi (Stradivarius), oltre a una decina di lavori solistici per le etichette Paragon/Amadeus, Brilliant, Kookaburra, Mel Bay, Naxos e Stradivarius. Per ulteriori informazioni visitare www.soloduo.it, www.matteomela.it e www.lorenzomicheli.com.

Matteo Mela
ha iniziato gli studi musicali guidato da Renzo Doria Miglietta. In seguito ha definito la propria formazione strumentale con Giovanni Puddu, frequentando inoltre i corsi di Angelo Gilardino, Alirio Diaz, Oscar Ghiglia, David Russell, Sergio e Odair Assad. Sul versante cameristico si è perfezionato con Dario De Rosa, Alexander Lonquich e Pier Narciso Masi all’Accademia Pianistica di Imola.
Il suo interesse per la musica d’insieme lo ha portato a costituire il duo di chitarre Bandini-Mela, che tra il 1991 e il 1998 ha vinto molti importanti concorsi di musica da camera: la Selezione Aram, il Concorso F. Cilea di Palmi, la Selezione della GMI, il Concorso Internazionale Città di Gubbio, il Concorso Internazionale Città di Caltanissetta e il Concorso Perugia Classico.
Nel 2000 Matteo Mela incontra Lorenzo Micheli: il loro si afferma in breve tempo come uno dei duo di chitarre più apprezzati in tutto il mondo. Il Washington Post ne ha scritto: “Extraordinarily sensitive, with effortless command and an almost unbearable delicacy of touch, the duo’s playing was nothing less than rapturous – profound and unforgettable musicianship of the highest order”. Nel 2004 esce per Stradivarius il primo disco del duo, dedicato ai Quartetti di François de Fossa, seguito dai Duos Concertants di Antoine de Lhoyer (Naxos), dall’album Solaria (Pomegranate) e da un disco sulla musica di Andrea Falconieri e del ’600 italiano per tiorba, arciliuto e chitarra barocca (Stradivarius).
Matteo Mela si è esibito, da solo e in formazioni cameristiche, per le più autorevoli istituzioni musicali di numerose città europee e nordamericane. Come solista ha inciso il disco Virtuosi italiani dell’Ottocento (Kookaburra) e l’integrale delle opere per chitarra di Astor Piazzolla (Stradivarius). Matteo vive a Ginevra, dove è docente presso il Conservatoire Populaire de Musique.

Definito dalla critica musicale “l’esecutore ideale dello strumento” (Enzo Siciliano, Il Venerdì di Repubblica) e “prodigious talent” (Soundboard), Lorenzo Micheli, chitarrista e tiorbista, ha vinto alcuni tra i più importanti concorsi di interpretazione del mondo (Gargnano, Alessandria, Guitar Foundation of America). Dopo gli studi con Paola Coppi a Milano, Frédéric Zigante a Losanna e Oscar Ghiglia alla Musik-Akademie di Basilea, Lorenzo ha intrapreso un’intensa attività artistica – come solista e con orchestra – che lo ha portato in tutta Europa, in Canada e in oltre cento città statunitensi, in Africa, in Asia e in America Latina. Tiene regolarmente masterclass per Università e Festival americani ed europei, ha registrato per radio e televisioni di tre continenti e pubblicato saggi e contributi su riviste specializzate italiane e straniere, quali Il Fronimo e Guitar Forum. Insieme a Matteo Mela, Lorenzo Micheli ha suonato nelle sale da concerto di tutto il mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna: il Washington Post ha salutato il loro duo come “nothing less than rapturous”.
Per Stradivarius Lorenzo ha registrato una monografia sulle opere per chitarra sola di Dionisio Aguado, una sui Quartetti op. 19 di François de Fossa e un disco sulla musica di Andrea Falconieri e del ’600 italiano per tiorba, arciliuto e chitarra barocca; per NAXOS sono usciti un CD dedicato alla musica di Mario Castelnuovo-Tedesco, i Duos Concertants di Antoine de Lhoyer e l’integrale delle opere di Miguel Llobet; Brilliant Records ha dato alle stampe la sua registrazione integrale dei Concerti di Castelnuovo-Tedesco, la rivista Amadeus un doppio disco sulla musica da camera di Mauro Giuliani e l’etichetta Pomegranate Music un’antologia di opere del Novecento per due chitarre. Lorenzo Micheli insegna presso l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta.

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